Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo

Orante per i defunti

La santità è perfezione della carità: verso Dio prima di tutto, e per suo amore, per il prossimo, per i vivi e per i defunti.

Mosso da questa carità, prega per la salvezza di vivi e in suffragio dei defunti, affinché liberi dalle pene del Purgatorio, possano al più presto vedere Dio.

Ritornato nell' estate 1896, di nuovo a Viale, per la solita villeggiatura, si accorge che la chiesa edificata nel 1875 nel cimitero del paese e dedicata a S. Andrea, non è ancora stata benedetta, pur essendo trascorsi più di vent'anni.

Ne discorre con i suoi amici, con la gente di Viale, che lo stima.

Alcuni gli suggeriscono: "Lei, Luigi, che è in ottima relazione con il Parroco, gli dica di far venire il Vescovo a benedirla".

I medesimi rinnovano più volte la richiesta a don Gambino.

Luigi li sostiene presso di lui.

Sembra sordo all'invito, il buon prete, fino a quando Luigi, un giorno, gli dice: " Quando lei sarà morto, non verrà anima viva a recitare un requiem: il camposanto è pieno d'erba da sembrare un prato e la chiesa è inutile, perché non è benedetta ".

L'argomento addotto è piuttosto forte e il prete si smuove: " Il Signore picchiò forte alla porta del suo cuore - annota Luigi - ecco, detto fatto, scrive a Mons. Giuseppe Ronco, Vescovo di Asti; in tre giorni giunse la risposta che delegava il signor Arciprete a benedirla lui stesso ".

Sono tutti contenti a Viale.

Pietro Conti, con i soldi che non gli mancano mai, invita Luigi Musso a preparare gli addobbi come già aveva fatto per la chiesetta di S. Rocco: lui avrebbe pagato il necessario.

Luigi si mette subito all'opera: è la terza chiesa a cui provvede.

È l'esercizio della virtù che comprende tutte le virtù: la religione che dà gloria a Dio e trasforma la vita a sua immagine e somiglianza e assicura il Paradiso.

È missione grande, - la più grande - dei santi, dagli apostoli a S. Francesco d'Assisi … a Luigi Musso.

Non si vive per altro che per incontrare Dio.

Il resto è fumo, anzi è nulla.

Alla virtù della religione, si oppone, chi per primo si oppone a Dio.

Racconta Luigi: " Il demonio non riposava, incominciò di nuovo a farmi guerra …

Una sera, era l'ora di servire il pranzo, avevo fatto dei crostini per la minestra.

Nel momento di portarli in tavola, sentivo in cuor mio una voce che mi diceva: "Guarda, in mezzo ai crostini, c'è un pezzo di vetro".

Guardo minutamente e trovo realmente un pezzo di vetro …

La bontà somma di Dio mi venne in aiuto ".

Nelle ore libere dal lavoro, prepara gli addobbi e si reca spesso anche al cimitero.

"Non ha paura - gli domanda una volta, una buona vecchietta - che i morti la prendano per le gambe?".

Risponde: " Mi fanno più paura i vivi che rimangono lontani dalla Chiesa.

Io godo della compagnia dei defunti per mezzo della preghiera, prego il Signore che liberi le loro anime dal Purgatorio " .

Lavorando senza risparmiarsi, come cuoco al suo posto, e nel tempo libero per la chiesa del cimitero, compie l'opera: " Venne poi il giorno in cui si benedisse la chiesa di S. Andrea, s'andò processionalmente, si fece una bella festa, fu giorno di giubilo, molte preghiere si innalzarono in quel giorno per le anime dei trapassati, ai quali il Signore, nella sua misericordia, conceda la pace e la luce eterna! ".

La solennità di "Tutti i Santi" di quell'anno - 1° novembre 1896 - per suo merito, è particolarmente solenne, con processione e molte preghiere di suffragio al cimitero.

Il Parroco, anche per l'invito di Luigi, in quell'occasione "ha esortato e preparato quei popolani ad accostarsi ai Sacramenti".

Luigi annota, con il cuore in festa: "Un numero grandissimo s'accostò a ricevere il Pane degli Angeli …

"Quante anime saranno salite alla gloria celeste per le preghiere di quei semplici popolani! ".

Se l'anno precedente, è stato simile ad Elia nel far scendere la pioggia, adesso ha imitato Giuda Maccabeo che promosse il suffragio per i giovani caduti in guerra contro i dominatori pagani, perché "è santo e salutare il pensiero di pregare per i defunti affinché siano liberati dai loro peccati" ( 2 Mac 12,45 ).

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