Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo

Una giornata di sole

Racconta fratel Teodoreto: " Guidata dagli scritti e corroborata dalle ferventi preghiere del Servo di Dio, l'Unione metteva "robuste radici", secondo alcune parole da lui udite e fattemi pervenire come spinta al mio impegno.

Per darle sempre maggiore solidità, si pensò di fare un ritiro spirituale alla Villa S. Giuseppe a Pessinetto, a 40 chilometri da Torino in Val di Lanzo.

Il ritiro venne fissato per la domenica 31 maggio 1914, solennità di Pentecoste, ma incominciò subito un periodo di piogge dirotte e insistenti tanto da mettere in tutti il dubbio sulla possibilità di farlo.

Arrivato il giovedì 28 maggio, visto che continuava a piovere, mi recai da fra Leopoldo e gli parlai della necessità di far preparare a Pessinetto la Cappella, i letti, la cucina … e terminai con il dirgli: "Preghi la Madonna e il Signore perché facciano cessare questa pioggia, se no è impossibile fare il ritiro.

Il 29 maggio, pregando fra Leopoldo, la SS. Vergine, udì queste parole: "Cesseranno le piogge e avranno una bella giornata domenica".

Fu veramente così; l'acqua cessò verso mezzogiorno del sabato e alle ore 16 dello stesso giorno, mentre alla stazione si aspettava la partenza del treno, spuntarono i raggi del sole attraverso le nubi diradate.

I 30 giovani, ardenti e coraggiosi, recitarono il S. Rosario sul treno, cantarono lodi sacre e arrivarono a Villa S. Giuseppe, sotto un cielo interamente limpido e sereno.

Domenica 31 maggio 1914 fu veramente splendida; il contorno dei monti con le cime cariche di neve e illuminate dal sole, la bellezza e la pace della Villa, armonizzarono con le elevazioni delle anime e con i doni dello Spirito Santo profusi nei cuori di questi giovani fortunati.

Quel ritiro, nel giorno di Pentecoste, fu il Cenacolo e la vera nascita dell'Unione, perché le grazie e le interne attrattive portarono i giovani a stabilire di fare ogni mese un ritiro spirituale.

Fu aperta così la sorgente di vita per tutti i membri dell'Unione ".

In quei giorni, Gesù dice a fra Leopoldo tutta la sua approvazione per l'Opera nascente.

Coraggio, il mondo attende il Crocifisso e dei giovani apostoli come consacrati a Lui, sulle orme di Leopoldo e di Teodoreto.

Come se Gesù dica loro: "Ragazzi, partiamo insieme a conquistare il mondo a Me.

Anche per mezzo vostro, Io, innalzato da terra, attirerò tutti a Me".

La luce non mancherà e sarà sempre più chiara.

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