Isaia

Libro di ...

Libro profetico della Bibbia.

Il libro, che raccoglie le profezie attribuite a Isaia ( in ebraico Jeshahjahu: JHWH salva ), acquistò la sua configurazione attuale al termine di una storia redazionale assai complessa.

Si propende oggi a ritenere che all'origine di tale raccolta vi siano diversi autori, vissuti nell'arco di vari secoli.

Si distinguono innanzitutto tre raccolte: Is 1-39 ( Protoisaia ); Is 40-55 ( Deuteroisaia ); Is 56-66 ( Tritoisaia ).

Ma anche all'interno di queste tre raccolte principali è possibile individuare collezioni minori, risalenti ad autori ed epoche differenti; queste diverse collezioni furono intenzionalmente riunite in un'opera unica attribuita al profeta Isaia, vissuto a Gerusalemme nella seconda metà dell'VIII sec. a.C.

Protoisaia: Is 1-39.

Vi troviamo la predicazione di Isaia, arricchita da testi redatti in un'epoca successiva.

La raccolta si presenta così strutturata: oracoli di sventura su Giuda e Gerusalemme ( Is 1-12 ); oracoli di sventura sulle nazioni ( Is 13-23 e Is 24-27 ); parole di promessa ( Is 28-32 ).

La vocazione di Isaia avviene nel Tempio, durante la liturgia; JHWH si manifesta come il Santo dinanzi al quale Isaia non può che confessarsi "uomo dalle labbra impure" che abita "in mezzo a un popolo dalle labbra impure" ( Is 6,5a ).

Ma nonostante la sua radicale impurità, nonostante non sia migliore dei suoi fratelli, il Signore gli si è manifestato; "i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti" ( Is 6,5b ).

L'affermazione della santità e della regalità di JHWH saranno temi propri della sua predicazione profetica; Isaia annuncia ai suoi fratelli quella salvezza dall'impurità, dal peccato, di cui lui per primo ha fatto esperienza.

"Eccomi, manda me!" ( Is 6,8 ) è la sua risposta al Signore che cerca un suo messaggero.

Sotto il regno di Iotam ( 740-736 a.C. ), in una fase di prosperità economica e di pace, Isaia denuncia l'ingiustizia sociale, l'accumulo della ricchezza nelle mani di pochi, la falsità di una fede ridotta a semplice ritualismo e priva di incidenza sulla vita quotidiana.

Il profeta annuncia la parola del Signore che dice: "Quando stendete le mani, io allontano gli occhi da voi.

Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto.

Le vostre mani grondano sangue" ( Is 1,15 ).

Tra il 734 e il 732 a.C. il Regno di Giuda, che si è rifiutato di partecipare a una coalizione contro l'Assiria, è invaso da quello di Israele e di Damasco e, in un secondo momento, dagli edomiti e dai filistei.

Il re di Giuda, Acaz, cerca aiuto presso il re di Assiria; la sudditanza all'Assiria porta quale conseguenza una contaminazione della fede in JHWH con i culti pagani.

Isaia interviene ripetutamente invitando a confidare nel Signore, abbandonandosi con piena fiducia ai suoi disegni.

Dinanzi all'affanno di chi cerca di salvarsi con le proprie forze risuona l'invito alla fede in JHWH, il Santo, il re e signore degli uomini e della storia ( Is 7,9b; Is 28,16; Is 30,1-5.15; Is 31,1 ).

Isaia proclama: "Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell'abbandono confidente sta la vostra forza" ( Is 30,15 ).

Dio si è riservato "un resto" in mezzo al suo popolo, alcuni che gli sono rimasti fedeli in un tempo di infedeltà dilagante; sono coloro che si appoggiano sul Signore ( Is 10,20 ), sono i poveri, gli umili ( Is 14,30-32; Is 29,19 ), sono quei discepoli a proposito dei quali è detto: "Si chiuda questa testimonianza, si sigilli questa rivelazione nel cuore dei miei discepoli" ( Is 8,16 ).

Isaia invita alla speranza, anche nell'apparente silenzio di Dio: "Io ho fiducia nel Signore, che ha nascosto il suo volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui" ( Is 8,17 ).

La speranza è sostenuta dall'attesa del Messia, un re liberatore, nuovo Davide, colmo di tutti i doni divini ( Is 9,5-6; Is 11,1-5 ).

La nascita di Ezechia, figlio del re Acaz ( Is 7,1-17 ), alimenta la speranza, il desiderio di un re giusto, che inaugurerà un tempo di pace per tutto il creato ( Is 11,1-9 ).

La profezia riguardante la vergine ( così viene tradotto nel greco dei Settanta il termine ebraico 'almah: giovane donna in Is 7,14 ) viene riferita dal Vangelo di Matteo alla nascita di Gesù da Maria ( Mt 1,23 ).

Dio che si è mostrato fedele al suo popolo con la nascita di Ezechia, che avrà il nome simbolico di Emmanuele, cioè "Dio con noi", mostra la sua fedeltà con la nascita di Gesù, l'Emmanuele.

Deuteroisaia: Is 40-55.

v. Deuteroisaia

Tritoisaia: Is 56-66.

Anche questa collezione è il risultato di un lavoro redazionale che ha raccolto e ordinato testi profetici risalenti ad autori ed epoche differenti, ma il cui nucleo principale va datato negli anni immediatamente successivi al ritorno dall'esilio ( 538-510 a.C. ca ).

Il profeta anonimo di Isaia 61,1-3 dichiara di essere stato inviato dal Signore a "consolare tutti gli afflitti".

Il messaggio del Tritoisaia è sintetizzabile nel tema della consolazione.

Il ritorno dall'esilio è stato un'esperienza deludente: i ruderi del Tempio e della Città Santa rispecchiano la situazione dell'intero popolo, ridotto a ruderi e rovine dopo tanti anni di esilio.

Le profezie del Tritoisaia portano consolazione annunciando che il Signore rinnoverà la città di Sion, immagine dell'intero popolo, manterrà per essa un affetto perenne, ne farà la sua sposa ( Is 54; Is 62 ); egli stesso è il suo consolatore ( Is 51,12-13 ). 

Sion così rinnovata dall'amore del Signore adempirà la sua missione nei confronti di tutte le genti ( Is 56,1-8; Is 58,13-14; Is 66,18-21 ).