Summa Teologica - II-II

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Articolo 3 - Se il peccato di bestemmia sia il più grave dei peccati

III, q. 80, a. 5; In 4 Sent., d. 9, a. 3, sol. 3; De Malo, q. 2, a. 10

Pare che il peccato di bestemmia non sia il più grave dei peccati.

Infatti:

1. Stando a S. Agostino [ Enchir. 12 ] « il male è ciò che nuoce ».

Ora, nuoce di più il peccato di omicidio, che toglie la vita a un uomo, che il peccato di bestemmia, che non può arrecare alcun danno a Dio.

Perciò il peccato di omicidio è più grave del peccato di bestemmia.

2. Chi fa uno spergiuro porta Dio come testimone di una menzogna, e così pare asserire che egli è falso.

Invece chi bestemmia non sempre arriva ad affermare che Dio è falso.

Quindi lo spergiuro è un peccato più grave della bestemmia.

3. Commentando quell'espressione del Salmo [ Sal 75,4s ]: « Non alzate la testa », la Glossa [ ord. ] afferma: « Il vizio più grave è lo scusare i peccati ».

Perciò il peccato più grave non è la bestemmia.

In contrario:

La Glossa [ ord. ], spiegando quel passo di Isaia [ Is 18,2 ]: « Al popolo terribile », ecc., afferma: « Qualsiasi peccato, a confronto della bestemmia, è più leggero ».

Dimostrazione:

Sopra [ a. 1 ] abbiamo detto che la bestemmia si contrappone alla confessione della fede.

Perciò ha in sé la gravità della miscredenza.

E il peccato si aggrava se vi si aggiunge la detestazione della volontà; e più ancora se lo si esprime con parole: esattamente come cresce il merito della fede con l'amore e la confessione.

Essendo quindi la miscredenza nel suo genere il peccato più grave, come si è visto [ q. 10, a. 3 ], anche la bestemmia è il peccato più grave, appartenente al medesimo genere e con in più delle aggravanti.

Analisi delle obiezioni:

1. Se confrontiamo l'omicidio e la bestemmia secondo i loro oggetti è chiaro che la bestemmia, offendendo direttamente Dio, è più grave dell'omicidio, che è un peccato contro il prossimo.

Invece in rapporto al danno che arrecano è più grave l'omicidio: infatti è più dannoso al prossimo l'omicidio di quanto non sia dannosa a Dio la bestemmia.

Ma nel considerare la gravità della colpa si deve badare più all'intenzione della volontà perversa che agli effetti dell'atto che viene compiuto, come sopra [ I-II, q. 73, a. 8 ] si è detto.

Perciò assolutamente parlando chi bestemmia pecca più gravemente di chi uccide, poiché intende menomare l'onore di Dio.

Tuttavia l'omicidio è il primo tra i peccati contro il prossimo.

2. La Glossa [ ord. di Agost. ], a commento di quella raccomandazione di S. Paolo [ Ef 4,31 ]: « Sia bandita da voi ogni bestemmia », afferma: « È peggio bestemmiare che spergiurare ».

Infatti lo spergiuro non afferma e non pensa nulla di falso su Dio, come fa il bestemmiatore, ma soltanto porta Dio come testimone di una menzogna: e ciò non perché pensi che Dio sia un falso testimone, ma perché spera che egli non dia una testimonianza su tale fatto con un segno evidente.

3. Lo scusare i peccati è una circostanza che aggrava tutti i peccati, compresa la bestemmia.

E si dice che è il più grave peccato nel senso che rende più grave qualsiasi peccato.

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