Dentro di noi, deve parlare il Signore

6-2-2009

Don Mauro Agreste

Indice

1) Dentro di noi, deve parlare il Signore. Deve poter lasciare nel nostro cuore il Suo messaggio, anche quello che Lui si aspetta da ciascuno di noi
2) Credete alle parole che Gesù ha detto! Perché le ha dette Lui, che è sempre stato fedele
3) Vorrei che da questo momento, come San Paolo, cominciassimo a desiderare, di lasciarlo vivere, di lasciarlo emergere
4) Una persona che ha incontrato Gesù, è una persona che vive nel mondo ma immagina come Lui, agisce come Lui

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo gli undici discepoli andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro fissato.

Quando lo videro gli si prostrarono innanzi, alcuni però dubitavano, e Gesù, avvicinandosi disse loro: « Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra, andate dunque e ammaestrate ….»

Omelia

1) Dentro di noi, deve parlare il Signore. Deve poter lasciare nel nostro cuore il Suo messaggio, anche quello che Lui si aspetta da ciascuno di noi

Una breve riflessione che ci serve per fare il punto della situazione in questa serata così importante in cui, dentro di noi, deve parlare il Signore.

Deve poter lasciare nel nostro cuore il Suo messaggio, quello che ci vuol dire, che è anche quello che Lui si aspetta da ciascuno di noi.

Allora abbiamo sentito quando San Paolo scrive ai Gàlati, che dice una cosa importantissima: « Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me ».

Questo è la fine di un cammino che Paolo ha percorso durante tutta la sua esistenza e che non è nato improvvisamente, che però ci indica che chiunque lo voglia può raggiungere questo medesimo scopo, questo ideale.

Il problema è: chi lo vuole? Chi vuole veramente che sia Cristo a vivere dentro di sé, e non il proprio io?

Eppure lo vedremo anche oggi nel tempo dell'Adorazione, quando avremo modo di soffermarci a riflettere sulla preghiera di potenza, che se questo non avviene, non accade proprio nulla nella nostra vita.

Ora il Signore ci fa capire che quello che Lui desidera è essere accolto e prendere il controllo della situazione.

Lui ha preso su di sé tutte le nostre trafitture, tutte le nostre lividure, che sono i peccati, li ha presi su di sé in un modo cruento ed è morto sulla croce per questo.

Ma ha fatto tutto questo per qualche ragione, perché prendendo su di sé tutto ciò che ci opprime, noi potessimo accogliere Lui con tutto il cuore.

Ora che cosa accade? Che diverse persone chiedono il Battesimo, ma nello stesso tempo non chiedono di avere una vita nuova, una vita diversa, pensano che il Battesimo sia come un vestito che si mette, si può cambiare il colore, la foggia ecc… quindi il Battesimo rimane sempre un qualche cosa al di fuori della vita della persona, mentre il Signore dice: « Hai dimenticato quello che io ho fatto di te? Hai dimenticato chi sei tu grazie al sangue che io ho versato per te?

Hai dimenticato che tu non appartieni più a te stesso ma appartieni a me? Perché io ti ho pagato a caro prezzo.

La tua salvezza mi è costata il mio sangue.

Gli insulti che ho ricevuto, gli sputi, le flagellazioni, il dolore fisico, l'emarginazione e il sentirsi abbandonato da tutti.

Questo ti può dare una pallida idea di quanto io tenga a te.

Forse tu a te stesso non ci tieni così tanto, ti sei rassegnato pensando che nella tua vita non ti puoi aspettare nulla di diverso, ti sei rassegnato nelle tue abitudini, nei tuoi modi di fare, nelle tue convinzioni, magari anche nel tuo peccato e dici: non potrà mai cambiare niente nella mia vita ».

Ebbene, cari fratelli e sorelle, è pericoloso un modo di ragionare di questo tipo, perché Gesù, ve l'ho ricordato tante volte, dice alle persone che vanno da Lui: « Cosa vuoi che io ti faccia? » e le persone dicono: « Signore ho bisogno di questo, ho bisogno di quell'altro » e Lui risponde: « Avvenga di te secondo la tua fede ».

Hai fede? In cosa? Hai fede nelle tue capacità? Non è una cosa negativa, puoi avere fede nelle tue capacità.

Hai fede nel futuro? Ma vediamo tutti cosa sta accadendo intorno a noi.

Hai fede nella bontà degli uomini? Direi che dobbiamo essere molto prudenti nel fidarci degli uomini, hai fede in Dio? Sì?

Quanta? Questo è il punto dolente; questo è il punto in cui noi dobbiamo soffermarci in questa Eucaristia per chiedere a Dio il carisma della fede.

2) Credete alle parole che Gesù ha detto! Perché le ha dette Lui, che è sempre stato fedele

Dite con me: Signore voglio credere, dammi la potenza del credere, ne ho bisogno.

Allora la potenza del credere significa non solo credere alle parole che Gesù ha detto, vi sembra strano?

Guardate che noi non crediamo alle parole che Gesù ha detto, è vero o no?

Mi dite di sì perché io ve lo faccio in questo modo.

Credete alle parole che Gesù ha detto? Si!

Perché? Perché le ha dette Lui, che è sempre stato fedele a tutto ciò che ha detto, quello che ha detto lo ha fatto sì o no? Sì.

Quindi è sincero? È credibile? È fedele? Possiamo mettere la nostra fiducia in Lui? Sì!

Allora noi crediamo non alle Sue parole ma a Lui che ha detto quelle cose.

Se io credo a Lui allora vuol dire che non tratto la parola di Dio come una magia: « C'è scritto così, deve succedere così » no.

Dio ha detto così, e dato che io credo a Lui, allora mi aspetto che Lui, che è fedele, mantenga le Sue promesse.

E se riceviamo il Battesimo e il sacerdote dice: « Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo » io ci credo che da quel momento tutto Dio dimora dentro di me? Si che ci credo.

Ma se ci credessi veramente, fino in fondo, permetterei a Dio di vivere dentro di me in modo libero, cioè: Lui parla e io lo seguo.

Lui suggerisce e io metto in pratica i Suoi suggerimenti.

Quanto diversa è, purtroppo, la vita di tanti che anche si fanno vanto di dire: « Sono credente … non praticante », allora mi domando a che cosa credi.

Credi a quello che ti fa piacere, non credi a Gesù Cristo; non vai nella chiesa per incontrare le persone, vai nella chiesa per incontrare Gesù Cristo che è presente quando tutti sono riuniti nel Suo nome, amen.

3) Vorrei che da questo momento, come San Paolo, cominciassimo a desiderare, di lasciarlo vivere, di lasciarlo emergere

Non voglio dilungarmi molto perché sento che stasera il Signore desidera che il nostro cuore si apra nella Sua presenza quando ci sarà il tempo dell'adorazione, della lode e del ringraziamento, vorrei solo che da questo momento noi cominciassimo a fare come San Paolo, cominciassimo a desiderare, nel profondo del nostro cuore, di lasciarlo vivere, di lasciarlo emergere.

« Signore non sono più io che vivo, sei Tu che vivi dentro di me ».

Se tu non lo conosci non glielo dirai mai.

Signore fatti conoscere a me, ho bisogno d'incontrarti.

Incontrare te realmente come tu sei, nel profondo nel mio cuore, concludo con questa breve riflessione: quando una persona ha incontrato veramente Gesù te ne accorgi, perché quella persona anche se dovesse avere delle difficoltà, non si sente mai sola.

Quando hai incontrato Gesù, Egli è diventato il centro dei tuoi pensieri.

4) Una persona che ha incontrato Gesù, è una persona che vive nel mondo ma immagina come Lui, agisce come Lui

Una persona che ha incontrato Gesù, è una persona che vive nel mondo ma come vivrebbe Gesù, è una persona che sa vivere nel mondo ma ragiona come ragiona Gesù.

Pensa come Lui, immagina come Lui, agisce come Lui.

Una persona che vive così, è una persona che ha incontrato Gesù, e tu te ne accorgi guardandola negli occhi.

Forse questa persona non ha bisogno di dirti tante parole, però sicuramente ha un fascino straordinario, è il fascino di Gesù.

E io mi auguro che da questa sera vi possano dire, a ciascuno di voi: « Hai qualcosa di strano, hai qualche cosa di luminoso nel tuo cuore; cosa è successo? Che cos'è che ti lascia questa pace, questa serenità?

Questa capacità di andare oltre? É come se tu vivessi nella terra ma con il cuore nei Cieli », allora tu potrai dire: « Sì, nella mia vita ho fatto un'incontro straordinario, ho percepito la presenza di Gesù che mi vuole bene, nonostante me stesso ».

Ecco il messaggio di questa sera: Gesù ti ama, dillo a te stesso: « esù mi ama, Gesù vuole bene a me; e io voglio imparare a voler bene a Lui ».

Sia lodato Gesù Cristo.

Tempo dell'Adorazione

Gloria a te Signore, a te la gloria, l'onore, la potenza

( Canto ) "Sia gloria a te…"

Signore, è bello per noi stare alla tua presenza, e immergerci nel tuo cuore misericordioso.

Lascia che il nostro sguardo si posi su di te.

Lascia che possiamo trovare riposo sul tuo cuore.

Guardiamo verso di te Signore e sappiamo che troviamo il tuo aiuto, la tua forza, la tua luce.

Quale gioia stare davanti a te Signore.

Il mio cuore ti adora.

( Canto ) "Quando ammiro il Tuo gran splendor, la tua luce mi circonda e le ombre svaniscono.

Quale gioia contemplare il tuo cuore, esaltare il tuo amor, la tua luce mi circonda e le ombre svaniscono.

Io ti adoro, io ti adoro, io ti amo … "

Signore, siamo nuovamente davanti a te, al trono della Tua gloria, i nostri occhi si sono appoggiati sul mistero che è vivo e vero sulla mensa dell'altare, sei Tu.

Tu sei qui in mezzo a noi, i nostri occhi vedono un'ostia ma il nostro cuore sa che sei tu.

Siamo così deboli, o Signore, che senza il tuo aiuto non possiamo fare nulla, eppure tu nel Vangelo che ha scritto il tuo evangelista Giovanni, al capitolo 14, versetto 13, dici: « Se chiederete qualcosa nel mio nome io la farò ».

Allora Signore veniamo verso di te ricordando quello che tu hai detto, però tu conosci la nostra debolezza e sai che tante volte, mentre preghiamo, dentro di noi una voce sottile dice: « Chissà se il Signore mi ascolta davvero? Chissà se riceverò davvero? Saranno vere queste parole? »

E così mentre ci rivolgiamo a te, in pratica non stiamo pensando a te, stiamo pensando ai nostri problemi e ai dispiaceri che proveremmo se non succedesse niente.

Eppure tu Gesù nel Vangelo ci hai detto chiaramente: « Se crederete nel vostro cuore e aveste la fede grande quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo monte: spostati; e questo lo farebbe ».

Tu ci chiedi non di avere tanta fede, ma la fede che può essere contenuta in un granellino di senape, ma forse noi non abbiamo neanche quella.

Allora Signore, per noi, le tue parole saranno solo delle belle parole o avremo la gioia di vederle realizzate?

Noi sappiamo, sappiamo che tu dici la verità, e vogliamo imparare a credere veramente.

Signore se non abbiamo una fede sufficiente per presentarci davanti al trono del Padre, questa sera abbiamo capito una cosa importante: che dato che tu sei il Corpo della Chiesa e noi siamo parte del Tuo corpo, vuol dire che davanti a Dio Padre noi verremo non con la nostra piccola fede, ma con la tua grande certezza che qualunque cosa tu dirai quella cosa accadrà, grazie.

E poiché tu hai detto, se chiedete nel mio nome io la farò, noi veniamo davanti al tuo trono Signore, con tutte le nostre necessità.

È scritto nel N.T. nella lettera ai Filippesi al capitolo 4, dal versetto 9 in poi, è scritto pressappoco così: ma io so che il nostro Dio supplirà a tutte le vostre necessita secondo l'abbondanza della sua ricchezza in Cristo Gesù, nostro salvatore.

E quindi sappiamo Signore che Tu verrai incontro a noi, come è scritto lì, in tutte le nostre necessità, tutte, qualunque esse siano.

E allora te le presentiamo tutte Signore, dai problemi più gravi e spinosi, alle nostre piccole cose di tutti i giorni.

In primo luogo ti presentiamo la nostra sorella Eluana, che tu sai, uomini senza tanti scrupoli si stanno preparando a mandarla verso di te.

Signore stendi il tuo braccio santo, perché tu sei il Dio della vita, ed è vero che se il chicco di frumento non cade nella terra e non muore, non può germogliare, ed è anche vero che solo tu sei in grado di tirar fuori il bene da ciò che è un crimine.

Manifesta la tua potenza Signore, e ti presentiamo le necessità di tutti coloro che soffrono.

Preghiamo adesso fratelli e sorelle, mettiamo nel cuore di Gesù che il nostro Signore Salvatore, mettiamo tutte le persone che si sono raccomandate alle nostre preghiere; chiudete gli occhi fatele passare di fronte alla vostra mente.

Aprite le vostre bocche, unitevi a questo canto di lode e di intercessione, e nel vostro cuore dite: Signore aiuta queste persone che mi hanno chiesto di pregare per loro.

Sono ricevute delle immagini, al momento dell'elevazione del calice, durante la Messa, dal calice si sprigionava un fascio potentissimo di luce che si irradiava verso l'alto della chiesa, e poi ricadeva sull'assemblea.

Dall'ostia consacrata un altro fascio di luce che toccava i cuori di coloro che sono qui presenti, e una parola del Signore che invita una persona a non piangere più, perché con la sua vicinanza Egli porterà consolazione e pace. Grazie o Signore.

Lode a te. Benedetto sei Tu.

Ora preghiamo per tutti coloro che hanno delle malattie fisiche.

( Canto ) "Scendi su di noi guariscici o Spirito di Dio … "

Continuate la preghiera in lingue, è molto importante.

Chi non ha la preghiera in lingue invochi il nome di Gesù.

Padre nel nome di Gesù veniamo accanto a Te e sgridiamo tutte le nostre malattie; in questo momento sottovoce sgrida la tua malattia, adesso e dì così: nel nome di Gesù ti sgrido, vai via da me subito per la gloria di Gesù mio Signore e Salvatore, per le sue piaghe noi siamo già stati guariti.

Pregate.

C'è il problema di una cartilagine ad un ginocchio, il Signore vuole rinsaldare questa cartilagine.

Grazie o Signore. Lode a te, benedetto sei Tu. Lode al Tuo nome.

Ci sono dei problemi ossei, il Signore sta guarendo dei problemi ossei, grazie Signore. Lode a Te o Signore.

Cominci a sentire un calore, specialmente nei punti dove ti faceva male, prepara la tua testimonianza.

Un problema di sangue, gloria al Signore, vuole intervenire per un grave problema di sangue; il Signore sta purificando un problema al sangue, che potrebbe essere sia una malattia infettiva ma potrebbe anche essere una forma di cancro del sangue. Gloria a te Signore.

Il Signore tocca il braccio dolorante e gonfio di una persona, da questa sera ti accorgerai che è sgonfiato e non ti farà più male. Prepara la tua testimonianza.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, sta toccando il cuore di alcune persone che sono oppresse dalla tristezza, dalla malinconia, dall'angoscia e dalla depressione. Grazie o Signore, Tu porti la pace. Lode ed onore a Te.

Anche in questo incrocio della tua vita io ti stavo aspettando e ti chiamo, ascoltami, voglio che tu viva, seguimi.

Il Signore sta portando la pace in una famiglia.

Quando tornerai a casa, tua moglie sarà serena, sveglia e sorridente, comincia la guarigione della tua famiglia.

Sarà lunga, ma non temere, io sono a casa tua.

Il Signore fa capire, conosce tutte le vostre intenzioni che sono in quel cestino, ma aggiunge: « Voglio prima il tuo cuore. Io vi ho dato me stesso perché tu viva, tu dammi te stesso perché tu possa vivere ». Grazie Signore.

Fratelli e sorelle il tempo a nostra disposizione, come vedete, sta volgendo al termine, forse abbiamo già superato l'orario, ma siamo sicuri che il Signore continua la Sua opera di salvezza perché Lui è buono. Amen.

Lui è buono e quando c'invita a un cammino di conversione, non è per toglierci la nostra libertà, ma è per darci una gioia più grande, più vera, più duratura.

Cosa faremo in questo mese? Cominceremo a pregare mettendo la nostra fiducia in Gesù, parleremo con Lui; e cerchiamo di capire se veramente crediamo a Lui oppure abbiamo solo paura, e Gli diremo: « Signore io credo in Te e credo che basta che tu dica una cosa e quella cosa accadrà. Ti presento, dunque Signore, la mia necessità » e direte al Signore i vostri problemi, tutti i giorni, e poi subito dopo vi ricorderete una frase di Gesù, per esempio quella che vi ho detto prima: « Se chiederete nel mio nome una cosa, io la farò ».

Se vi sentite deboli nella fede, dite subito: « Signore, non ho abbastanza fede, se non mi aiuti tu, non riuscirò a credere che tu lo farai ».

Poi invocate lo Spirito Santo. Dopo di che ringraziate il Signore.

Farete così ogni giorno, in modo particolare tutti quelli che hanno messo il foglietto nel cestino.

Noi preghiamo con voi e preghiamo per voi, ma non preghiamo al posto vostro, amen.

Ci facciamo accompagnare dalla mamma di Gesù in questo cammino, vi ricordo il prossimo incontro, le testimonianze, se non osate farle al microfono - sarebbe meglio - ma se uno non osa, non osa; se non osate a farle al microfono preparate un biglietto o un foglietto che si possa leggere facilmente, e lo consegnate a Gabriella, in modo tale che possiamo dare gloria al Signore per la Sua infinità bontà e misericordia, a Lui un grande applauso.

( Canto ) "Grande e degno di ogni lode è il Signor … "