Geremia

Indice

Capitolo 51

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Il Signore contro Babilonia

1 Così dice il Signore: « Ecco susciterò contro Babilonia e contro gli abitanti della Caldea un vento distruttore;
2 io invierò in Babilonia spulatori che la spuleranno e devasteranno la sua regione, poiché le piomberanno addosso da tutte le parti nel giorno della tribolazione ».
Ger 4,11
3 Non deponga l'arciere l'arco e non si spogli della corazza.
Non risparmiate i suoi giovani, sterminate tutto il suo esercito.
Gs 6,17+
4 Cadano trafitti nel paese dei Caldei e feriti nelle sue piazze,
5b perché la loro terra è piena di delitti davanti al Santo di Israele.
5a Ma Israele e Giuda non sono vedove del loro Dio, il Signore degli eserciti.
6 Fuggite da Babilonia, ognuno ponga in salvo la sua vita; non vogliate perire per la sua iniquità, poiché questo è il tempo della vendetta del Signore; egli la ripaga per quanto ha meritato.
Ger 50,8.15
Ap 18,4
7 Babilonia era una coppa d'oro in mano del Signore, con la quale egli inebriava tutta la terra; del suo vino hanno bevuto i popoli, perciò sono divenuti pazzi.
Ger 25,15-29
Is 51,17+
Ap 18,3
8 All'improvviso Babilonia è caduta, è stata infranta; alzate lamenti su di essa; prendete balsamo per il suo dolore, forse potrà essere guarita.
Ap 18,2
Ger 50,23
9 « Abbiamo curato Babilonia, ma non è guarita.
Lasciatela e andiamo ciascuno al proprio paese; poiché la sua punizione giunge fino al cielo e si alza fino alle nubi.
Ger 50,16
10 Il Signore ha fatto trionfare la nostra giusta causa, venite, raccontiamo in Sion l'opera del Signore nostro Dio ».
Ger 50,34
11 Aguzzate le frecce, riempite le faretre! Il Signore suscita lo spirito del re di Media, perché il suo piano riguardo a Babilonia è di distruggerla; perché questa è la vendetta del Signore, la vendetta per il suo tempio.
Is 13,17
12 Alzate un vessillo contro il muro di Babilonia, rafforzate le guardie, collocate sentinelle, preparate gli agguati, poiché il Signore si era proposto un piano e ormai compie quanto aveva detto contro gli abitanti di Babilonia.
13 Tu che abiti lungo acque abbondanti, ricca di tesori, è giunta la tua fine, il momento del taglio.
Ap 17,1.15
Ger 50,37-38
14 Il Signore degli eserciti lo ha giurato per se stesso: « Ti ho gremito di uomini come cavallette, che intoneranno su di te il canto di vittoria ».
15 Egli ha formato la terra con la sua potenza, ha fissato il mondo con la sua sapienza, con la sua intelligenza ha disteso i cieli.
Ger 10,12-16
16 Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo.
Egli fa salire le nubi dall'estremità della terra, produce lampi per la pioggia e manda fuori il vento dalle sue riserve.
Sal 135,7
17 Resta inebetito ogni uomo, senza comprendere; resta confuso ogni orefice per i suoi idoli, poiché è menzogna ciò che ha fuso e non ha soffio vitale.
18 Esse sono vanità, opere ridicole; al tempo del loro castigo periranno.
19 Non è tale l'eredità di Giacobbe, perché egli ha formato ogni cosa. Israele è la tribù della sua eredità, Signore degli eserciti è il suo nome.

Il martello del Signore e il monte colossale

20 « Un martello sei stata per me, uno strumento di guerra; con te martellavo i popoli, con te annientavo i regni,
Ger 50,23
21 con te martellavo cavallo e cavaliere, con te martellavo carro e cocchiere,
22 con te martellavo uomo e donna, con te martellavo vecchio e ragazzo, con te martellavo giovane e fanciulla,
23 con te martellavo pastore e gregge, con te martellavo l'aratore e il suo paio di buoi, con te martellavo governatori e prefetti.
24 Ma ora ripagherò Babilonia e tutti gli abitanti della Caldea di tutto il male che hanno fatto a Sion, sotto i vostri occhi.
Oracolo del Signore.
25 Eccomi a te, monte della distruzione, che distruggi tutta la terra.
Io stenderò la mano contro di te, ti rotolerò giù dalle rocce e farò di te una montagna bruciata;
26 da te non si prenderà più né pietra d'angolo, né pietra da fondamenta, perché diventerai un luogo desolato per sempre ».
Oracolo del Signore.
Ger 50,40

Verso la fine

27 Alzate un vessillo nel paese, suonate la tromba fra le nazioni; preparate le nazioni alla guerra contro di essa, convocatele contro i regni di Araràt, di Minnì e di Aschenàz.
Nominate contro di essa un comandante, fate avanzare i cavalli come cavallette spinose.
28 Preparate alla guerra contro di essa le nazioni, il re della Media, i suoi governatori, tutti i suoi prefetti e tutta la terra in suo dominio.
29 Trema la terra e freme, perché si avverano contro Babilonia i progetti del Signore di ridurre il paese di Babilonia in luogo desolato, senza abitanti.
30 Hanno cessato di combattere i prodi di Babilonia, si sono ritirati nelle fortezze; il loro valore è venuto meno, sono diventati come donne.
Sono stati incendiati i suoi edifici, sono spezzate le sue sbarre.
Ger 50,37
Is 19,16
Na 3,13
31 Corriere corre incontro a corriere, messaggero incontro a messaggero per annunziare al re di Babilonia che la sua città è presa da ogni lato;
32 i guadi sono occupati, le fortezze bruciano, i guerrieri sono sconvolti dal terrore.
33 Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: « La figlia di Babilonia è come un'aia al tempo in cui viene spianata; ancora un poco e verrà per essa il tempo della mietitura ».

La vendetta del Signore

34 « Mi ha divorata, mi ha consumata Nabucodònosor, re di Babilonia, mi ha ridotta come un vaso vuoto, mi ha inghiottita come fa il coccodrillo, ha riempito il suo ventre, dai miei luoghi deliziosi, mi ha scacciata.
Ger 50,17
35 Il mio strazio e la mia sventura ricadano su Babilonia! » dice la popolazione di Sion, « il mio sangue sugli abitanti della Caldea! » dice Gerusalemme.
36 Perciò così parla il Signore: « Ecco io difendo la tua causa, compio la tua vendetta; prosciugherò il suo mare, disseccherò le sue sorgenti.
Ger 50,34
37 Babilonia diventerà un cumulo di rovine, un rifugio di sciacalli, un oggetto di stupore e di scherno, senza abitanti.
Ger 50,39.40
38 Essi ruggiscono insieme come leoncelli, rugghiano come cuccioli di una leonessa.
39 Con veleno preparerò loro una bevanda, li inebrierò perché si stordiscano e si addormentino in un sonno perenne, per non svegliarsi mai più.
Parola del Signore.
Ger 51,57
Sal 76,6
40 Li farò scendere al macello come agnelli, come montoni insieme con i capri ».

Elegia su Babilonia

41 Sesac è stata presa e occupata, l'orgoglio di tutta la terra. Babilonia è diventata un oggetto di orrore fra le nazioni!
Ger 25,26
Ger 50,23
42 Il mare dilaga su Babilonia essa è stata sommersa dalla massa delle onde.
43 Sono diventate una desolazione le sue città, un terreno riarso, una steppa.
Nessuno abita più in esse non vi passa più nessun figlio d'uomo.

La visita del Signore agli idoli

44 « Io punirò Bel in Babilonia, gli estrarrò dalla gola quanto ha inghiottito.
Non andranno più a lui le nazioni ». Perfino le mura di Babilonia sono crollate,
Ger 50,2+
45 esci da essa, popolo mio, ognuno salvi la vita dall'ira ardente del Signore.
Ger 50,8
Ger 51,16
46 Non si avvilisca il vostro cuore e non temete per la notizia diffusa nel paese; un anno giunge una notizia e l'anno dopo un'altra.
La violenza è nel paese, un tiranno contro un tiranno.
Mt 24,6s
47 Per questo ecco, verranno giorni nei quali punirò gli idoli di Babilonia.
Allora tutto il suo paese sentirà vergogna e tutti i suoi cadaveri le giaceranno in mezzo.
48 Esulteranno su Babilonia cielo e terra e quanto contengono, perché da settentrione verranno i suoi devastatori.
Parola del Signore.
Ap 18,20
Ap 19,1-2
49 Anche Babilonia deve cadere per gli uccisi di Israele, come per Babilonia caddero gli uccisi di tutta la terra.
50 Voi scampati dalla spada partite, non fermatevi; da questa regione lontana ricordatevi del Signore e vi torni in mente Gerusalemme.
Sal 137,5
51 « sentiamo vergogna nell'udire l'insulto; la confusione ha coperto i nostri volti, perché stranieri sono entrati nel santuario del tempio del Signore ».
52 « Perciò ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali punirò i suoi idoli e in tutta la sua regione gemeranno i feriti.
53 Anche se Babilonia si innalzasse fino al cielo, anche se rendesse inaccessibile la sua cittadella potente, da parte mia verranno i suoi devastatori ».
Oracolo del Signore.
Is 14,13
Ger 49,16
54 Udite! Un grido da Babilonia, una rovina immensa dal paese dei Caldei.
55 È il Signore che devasta Babilonia e fa tacere il suo grande rumore.
Mugghiano le sue onde come acque possenti, risuona il frastuono della sua voce,
56 perché piomba su Babilonia il devastatore, sono catturati i suoi prodi, si sono infranti i loro archi.
Dio è il Signore delle giuste ricompense, egli ricompensa con precisione.
57 « Io ubriacherò i suoi capi e i suoi saggi, i suoi governatori, i suoi magistrati e i suoi guerrieri; essi dormiranno un sonno eterno e non potranno più svegliarsi » dice il re, il cui nome è Signore degli eserciti.
Ger 51,39

L'abbattimento di Babilonia

58 Così dice il Signore degli eserciti: « Il largo muro di Babilonia sarà raso al suolo, le sue alte porte saranno date alle fiamme.
Si affannano dunque invano i popoli, le nazioni si affaticano per nulla ».
Ab 2,13

L'oracolo gettato nell'Eufrate

59 Ordine che il profeta Geremia diede a Seraià figlio di Neria figlio di Maasia, quando egli andò con Sedecìa re di Giuda in Babilonia nell'anno quarto del suo regno.
Seraià era capo degli alloggiamenti.
60 Geremia scrisse su un rotolo tutte le sventure che dovevano piombare su Babilonia.
Tutte queste cose sono state scritte contro Babilonia.
61 Geremia quindi disse a Seraià: « Quando giungerai a Babilonia, abbi cura di leggere in pubblico tutte queste parole
62 e dirai: Signore, tu hai dichiarato di distruggere questo luogo così che non ci sia più chi lo abiti, né uomo né animale, ma sia piuttosto una desolazione per sempre.
63 Ora, quando avrai finito di leggere questo rotolo, vi legherai una pietra e lo getterai in mezzo all'Eufrate
Ger 51,26
64 dicendo: Così affonderà Babilonia e non risorgerà più dalla sventura che io le farò piombare addosso ».
Fin qui le parole di Geremia.
Ap 18,21
Indice

Abbreviazioni
51,1 Caldea: in ebraico leb qamaj, anagramma di Kasdim ( caldei ) nella stessa scrittura criptografica di Ger 25,25-26.
51,2 spalatori: con Aquila, Simmaco e volg.; il TM ha: « stranieri ».
51,3 Non deponga … e non si spogli: questa doppia proibizione
( 'al … al , letta con 15 mss ebr. e le versioni,
mentre il TM ha: 'el … 'el, « verso … verso » ), si rivolge agli assediati.
Gli altri due stichi del v si ri volgono, al contrario, ai loro assedianti.
- L'ebraico ( ketib ) ripete due volte la parola « deponga »,
dittografìa omessa da qere e versioni.
51,7 L'immagine della coppa richiama la punizione divina ( Ger 25,15 ).
perciò sono divenuti pazzi: l'ebraico ripete alla fine del v il termine « popoli », omesso dalle versioni.
51,11 del re di Media: il poema parlava di un nemico del nord ( Ger 50,3.9.41;
Ger 51,48 ).
Il glossatore precisa: i medi, identificati con i persiani come in Is 13,17.
51,13 il momento: alla lettera « la misura » o « cubito » con il TM ( 'ammat );
BJ congettura: « il termine », wetam, lett.: « sono terminate ».
51,19 Israele: con Targum e volg. ( cf. Ger 10,16 ); il TM omette.
51,20 Il martello è Babilonia, strumento nelle mani di Dio per punire i popoli.
51,27 Araràt … Askenaz: popoli del nord che abitavano la regione armena
e i suoi confini: Ararat o Urartu; Minnì, attorno al lago Van; Askenaz o gli sciti.
51,34 dai miei luoghi deliziosi: me adanaj del TM;
BJ congettura: « dai miei buoni pezzi », ma adannaj.
- Cambiando leggermente la vocalizzazione e la divisione delle parole si potrebbe anche comprendere: « dal mio Eden mi ha cacciata ».
- È Gerusalemme che parla.
51,35 il mio strazio e la mia sventura: alla lettera « la mia violenza, la mia carne sanguinante ».
51,36 Qui e nel v. 42 si menziona il mare: forse espressione iperbolica per il fiume Eufrate.
Nell'AT il mare è anche simbolo di caos e distruzione.
51,59-64 Gesto simbolico: la fine di Babilonia
Gesto simbolico compiuto, su incarico di Geremia, da Seraià, fratello di Baruc,
nel 594/593.
Il gesto esprime la certezza del compimento della parola divina.
Questa azione simbolica ( cf. Ger 18,1+ ), che doveva rimanere segreta,
venne compiuta verso il 593.
Essa attesta la fede del profeta nell'irrevocabilità della parola divina,
come pure la sua perfetta lucidità: nel momento stesso in cui Geremia predica la sottomissione a Babilonia, egli non si nasconde i crimini dei babilonesi.
51,59 quando egli andò con Sedecìa: forse la stessa missione di cui si parla in Ger 29,3
51,64 Fin qui le parole di Geremia: questa frase, omessa dal greco, in origine doveva trovarsi dopo il v 58.
Essa nel TM è preceduta dall'ultima parola di questo stesso v 58, « si affaticano », ripetuta qui accidentalmente