Lo Spirito Santo nella Liturgia

D 41

Indissolubilità del matrimonio

Rif.

Gen. non ci presenta una teologia dell'amore.
Tuttavia, se il N. T. riprende e approfondisce queste visioni, lo fa perché questi due brani della creazione manifestano, ciascuno con le sue proprie idee, il piano di Dio che, fin dalle origini del mondo, è un piano di indissolubilità.
Il N. T. arriva a ristabilire quest'ultima: Mt. sul piano giuridico, Mc. e Ef. su un piano più teologico.
D 42

Testi

Rilievi

Rif.

Gen 2,18-24
« Non è bene che l'uomo sia solo ».
Nel paradiso, l'uomo riceve sovranità sulla creazione e sugli animali.
Solo la donna è una compagna « adatta », ossa delle sue ossa.
Per questo l'uomo lascerà tutto per unirsi alla sua donna e diventare con lei una sola carne.

Dt 24,1-4
La legislazione anteriore all'esilio tollera il caso di divorzio, ma ne regola l'uso ( atto di ripudio ).
F 48

Lv 18
Dopo l'esilio, la Legge regola l'unione coniugale per fondarla sull'ideale della santità.
A 6
C 21

Ml 2,13-16
Tb 8,5-7
Ritorna così la possibilità del divorzio.
Si noti l'importanza del libro di Tb. a proposito del nostro argomento.

Gen 1,26-31
La teologia è più elaborata.
L'uomo, creato a immagine di Dio, è creato uomo e donna perché possa essere fecondo come Dio e prolungare la sua creazione.

Mc 10,2-9
Mt 19,3-9
Cristo completa la dottrina post-esilica sul ripudio, condannandola.
La « durezza del cuore »
E 10
ha impedito di arrivare più in fretta a questa unica legge.
Si noti che Mc. si appoggia su Gen 1,27; Mt. su Gen 2,24.
Il secondo è più giuridico, il primo richiama il modo di fare di Dio.

1 Cor 7,10-11
Lc 16,18
Mc 10,11-12
La nuova legge pronuncia una condanna incondizionata del divorzio in vista di un nuovo matrimonio.
L'atto di ripudio non può annullare il matrimonio.

Mt 19,9
Mt 5,32
A questa legge incondizionata, Mt. aggiunge una condizione: ammette il ripudio per cattiva condotta, ma senza un nuovo matrimonio, perché perdura l'antico matrimonio.
Per questo Mt. intende « ripudio » in un senso più debole dell'A. T.

Ef 5,22-33
Ef. lascia il piano giuridico per ritornare, come Mc., al piano teologico: l'indissolubilità si spiega con il « mistero » del matrimonio.
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