Le realtà umane

F 32

Mare

Rif.

Il mare non ha attirato gli Ebrei come attirerà i loro vicini Fenici.
Ben lungi dal vedervi un'occasione di espansione e di comunicazione, l'ebreo vede nel mare la sede delle potenze del male.
Le città peccatrici, inghiottite nel mare, raggiungeranno Satana.
I mostri vi abitano.
Tuttavia Dio rivela la propria forza limitando il mare a confini che non può oltrepassare e ritraendo dall'abisso i propri eletti.
Questo concetto così negativo del mare lascia intravedere nello sfondo i racconti cosmogonici e mitologici dei Semiti.
Gli Ebrei purificarono in modo notevole queste concezioni, e le volsero a lode della potenza di Jahvè.

Testi

Rilievi

Rif.

Gen 1,10
Gb 38,8-11
Sal 104,25-26
Echi delle antiche cosmogonie secondo le quali Dio combatte il mare
A 11
A 26
e afferma così la sua potenza creatrice.

Gen 7-8
Noè trionfa sul diluvio.

Es 14
Sal 106,9
Is 11,15
Sal 114
Gn 1-2
At 27,14-44
2 Cor 11,25
La potenza di Dio sul mare, manifestata alla creazione, si rivela nel modo con cui Dio salva i suoi eletti dal mare, simbolo degli « inferi ».
B 95
F 4
D 11
Dio afferma così la sua potenza salvatrice.

Gn 1,4.5.12
Un uomo calma la tempesta offrendosi in sacrificio.
Si noti la rassomiglianza con Mt 8,23-27.

Mt 8,23-27
Is 50,2
Ger 31,35
Mt 14,25
Gb 9,8
Cristo manifesta la propria potenza calmando le tempeste o camminando sulle acque.

Mt 14,25-33
Cristo dà a Pietro e alla Chiesa la stessa potenza.

Ez 47,8-11
Gv 21,4-8
Altro modo di trionfare sulle acque del mare: renderle feconde.

1 Pt 3,18-21
2 Pt 2,4-8
Il cristiano battezzato, trionfatore sulle acque.
D 15

Sal 148,7
Ap 20,13
Ap 21,1
Perciò il mare e tutto ciò che lo abita deve alla fine rendere gloria al proprio Signore, fino al giorno in cui non vi sarà più mare.
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