Catechismo degli Adulti

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La discesa agli inferi

Cat. Chiesa Cat. 631-635

241 Tra i morti

Secondo la fede della Chiesa, formulata nel "Credo apostolico", Gesù, morendo, "discese agli inferi".

Cosa significa questa espressione piuttosto oscura?

Gli inferi sono la dimora simbolica dei defunti. ( Gb 30,23 )

Al tempo di Gesù si riteneva che vi fossero sedi e condizioni diverse per i giusti e per i malvagi, mentre gli uni e gli altri attendevano la piena retribuzione nel giudizio finale.

242 Vittoria sulla morte

Gesù è andato tra i morti e poi è risorto dai morti. ( At 3,15; Rm 8,11 )

Ha raggiunto i morti come Salvatore; ha portato loro i benefici della sua morte redentrice: "È stata annunziata la buona novella anche ai morti" ( 1 Pt 4,6 ).

I giusti delle passate generazioni ottengono "la perfezione" ( Eb 12,23 ) e vengono introdotti nel santuario celeste, al seguito di Cristo morto e risorto. ( Eb 9,8; Eb 10,1; Eb 11,39-40 )

Il senso di questa fede neotestamentaria si riassume in tre affermazioni: Gesù è veramente morto; la sua morte redentrice ha valore salvifico per tutti gli uomini, anche per quelli vissuti prima di lui; il suo incontro con i giusti già morti comunica loro la pienezza della comunione con Dio.

In definitiva la discesa agli inferi, più che soggezione alla morte, è vittoria su di essa.

L'icona del Sabato Santo rappresenta Cristo sfolgorante di luce, che abbatte le porte, spezza le catene, annuncia la liberazione, prende per mano Adamo e lo solleva, riconduce fuori i morti.

243 Entrando nella morte, Gesù ha comunicato la pienezza della vita ai giusti che erano in attesa.

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