Catechismo degli Adulti

Indice

Unità e varietà nella Chiesa

Cat. Chiesa Cat. 790-791; 797-801; 871-873

497 Pari dignità

Nell'Antico Testamento lo Spirito Santo veniva effuso su alcuni personaggi straordinari; nel giorno di Pentecoste è dato invece in abbondanza a tutta la comunità cristiana.

Lo sottolinea il discorso di Pietro, secondo cui si compie la promessa del Signore contenuta nel libro di Gioele: ( Gl 3,1-5 ) "Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno"
( At 2,17 ).

Tutto il popolo messianico partecipa all'ufficio profetico, regale e sacerdotale di Cristo. ( 1 Pt 2,5.9; Ap 5,10 )

Tutti i fedeli ricevono lo Spirito; tutti sono incorporati a Cristo mediante il battesimo; tutti sono figli di Dio, fratelli tra di loro, eredi della vita eterna.

Tutti sono chiamati alla santità, che consiste nella perfezione della carità; ( Mt 5,48; 1 Ts 4,3; 1 Pt 1,15 ) tutti cooperano a edificare la Chiesa ( Ef 4,12-13 ) e partecipano alla sua missione universale di salvezza: "Ogni fedele è chiamato alla santità e alla missione".1

498 Le discriminazioni, presenti nella società, non hanno alcun senso nella vita ecclesiale: "Tutti voi siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.

Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù" ( Gal 3,26-28 ).

Lo schiavo diventa "un fratello carissimo" ( Fm 16 ); la donna una sorella e una cooperatrice all'evangelizzazione. ( Rm 16,1.3.12 )

Tutti i cristiani hanno pari dignità; anzi sono uniti a Cristo e tra di loro, come una sola persona.

Cat. Chiesa Cat. 814

499 Diversità e complementarità

747

Sparisce allora ogni differenza?

L'uguaglianza fondamentale e la comunione comportano forse l'uniformità?

Certamente no: dallo stesso Spirito derivano unità e varietà.

Gli Atti degli apostoli mostrano che, se tutti i credenti hanno una funzione profetica, alcuni però hanno un dono particolare di profezia; ( At 21,9-10 ) se tutti partecipano alla vita comunitaria, alcuni, come gli apostoli, i loro primi sette collaboratori e gli anziani, hanno compiti specifici. ( At 6,6; At 15,6 )

Liberamente l'unico e identico Spirito concede doni diversi "per l'utilità comune" ( 1 Cor 12,7 ).

Mentre alimenta in tutti i fedeli il senso della fede, la santità e la fraternità, infonde nei singoli capacità particolari per rispondere a molteplici esigenze.2

500 L'unica Chiesa, non solo esiste in molte Chiese e si esprime in molte culture, ma si edifica e compie la sua missione con il contributo di vari carismi, ministeri, stati di vita, vocazioni.

La comunità ecclesiale è come un organismo vivo e operante: "In un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione …

Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi" ( Rm 12,4.6 ).

"Dio ha composto il corpo" in modo che "le varie membra avessero cura le une delle altre" ( 1 Cor 12,24-25 ).

Tutti sono abbastanza poveri per dover ricevere; tutti abbastanza ricchi per poter dare.

"Non può l'occhio dire alla mano: "Non ho bisogno di te"; né la testa ai piedi: "Non ho bisogno di voi".

Anzi quelle membra del corpo che sembrano più deboli sono più necessarie" ( 1 Cor 12,21-22 ).

I credenti sono responsabili gli uni degli altri; tra loro vige la legge della reciprocità: devono stimarsi a vicenda, accogliersi, edificarsi, servirsi, sostenersi, correggersi, confortarsi.

Nel mutevole intrecciarsi di tante storie personali si attua una incessante comunicazione di carità.

501 "Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratori di una multiforme grazia di Dio" ( 1 Pt 4,10 ).

Nella dinamica di questo scambio, con doni diversi e complementari, lo Spirito sostiene la vita e la missione della Chiesa.

Come un uomo "vede con gli occhi, ode con gli orecchi, sente odori con le narici, parla con la lingua, opera con le mani, cammina con i piedi, a tutte le membra dà la vita, a ognuno il suo compito", così lo Spirito Santo "in alcuni santi compie miracoli, in altri annuncia la verità, in altri custodisce la verginità, in altri ancora custodisce la pudicizia coniugale; in alcuni santi questo, in altri quello; a ciascuno concede di realizzare l'opera propria, a tutti parimenti di vivere".3

Cat. Chiesa Cat. 951; 2003

502 Carismi

I carismi sono grazie speciali dello Spirito Santo, con le quali ogni fedele viene reso adatto e pronto ad assumere qualche compito e a svolgere qualche attività, in modo da giovare, direttamente o indirettamente, alla santità della Chiesa, alla sua vitalità apostolica, al bene delle persone e della società.4

Intesi in senso proprio, si distinguono dalle grazie concesse per la santificazione personale: sono dati a vantaggio degli altri.

Tuttavia la capacità di contribuire al bene degli altri di solito è strettamente collegata alla qualità della propria vita spirituale.

Non per niente nella Bibbia, quando Dio affida a qualcuno una missione, provoca anche un cambiamento radicale nel suo modo di vivere. ( Gen 12,1-4; Ger 1,4-10; Am 7,14-15; Lc 1,26-38; Lc 5,1-11; At 22,3-21 )

Il primo dono da fare ai fratelli è la propria esistenza, la propria personalità.

503 I carismi, sebbene l'uso che spesso si fa di questa parola possa far pensare a qualcosa di eccezionale, vengono concessi a tutti i fedeli.

"Sono dati alla persona singola, ma possono anche essere condivisi da altri"; possono prolungarsi nel tempo e passare da una generazione all'altra "come una preziosa e viva eredità", dando luogo a "una particolare affinità spirituale".5

Essi sono innumerevoli come le esigenze alle quali rispondono.

Alcuni sono del tutto ordinari, come il matrimonio, la verginità, l'assistenza ai malati e ai poveri, altri straordinari come i miracoli; ( 1 Cor 7,7; 1 Cor 12,28 ) alcuni occasionali e spontanei, come il parlare lingue sconosciute, altri stabili come il compito di maestro, altri perfino istituzionali come gli uffici di presbitero e di evangelizzatore, conferiti con l'imposizione delle mani. ( At 20,28; 1 Tm 4,14; 2 Tm 1,6 )

Il Nuovo Testamento ignora ogni dualismo tra carisma e istituzione: lo Spirito è libero di agire come vuole, fuori e dentro l'istituzione.

504 Tutti i carismi sono preziosi; "devono essere accolti con gratitudine e consolazione";6 vanno integrati e valorizzati in una pastorale di comunione.

Non hanno però tutti la stessa importanza. I carismi dei grandi fondatori di ordini religiosi e movimenti spirituali hanno un peso ben maggiore delle semplici attività quotidiane.

Tutti comunque vengono da Dio.

I fedeli li chiedono con la preghiera e li accolgono con la libera cooperazione.

I pastori hanno il compito di discernere la loro autenticità e di regolarne l'esercizio,7 in umile atteggiamento di obbedienza allo Spirito e apertura ai fratelli.

Nessuno può conferirli o disporne a piacimento.

La Chiesa non è una iniziativa dei credenti; si costruisce a partire da Cristo e dal suo Spirito: "Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi" ( Gv 15,16 ).

carismi non vanno confusi con le aspirazioni e le imprese puramente umane.

Sono autentici, se si trovano in armonia con la dottrina della fede, professata dalla Chiesa,
( 1 Cor 12,3; 1 Gv 4,2-3 ) con l'effettiva utilità della comunità e con le direttive date dai pastori per il necessario coordinamento. ( 1 Cor 13,1-13; 1 Cor 14,12-26.37-38; 1 Gv 4,6 )

Cat. Chiesa Cat. 874-879; 901-903; 906; 1143

505 Ministeri

Alla varietà dei carismi corrisponde una varietà di servizi, momentanei o duraturi, privati o pubblici.

I servizi ecclesiali stabili e pubblicamente riconosciuti vengono chiamati ministeri.

Ci sono innanzitutto i ministeri ordinati dei vescovi, dei presbìteri e dei diaconi.

Ci sono poi i ministeri dei laici, fondati sul battesimo e sulla cresima e conferiti attraverso il riconoscimento, ufficiale o di fatto, della comunità e del vescovo.

506 Tra i ministeri laicali ricordiamo per primi quelli istituiti con rito liturgico: i lettori e gli accoliti.

Non meno importanti però sono quello dei ministri straordinari della comunione eucaristica e quelli dei responsabili di attività ecclesiali, a cominciare dai catechisti: testimoni, insegnanti ed educatori per la crescita dei fratelli nella fede.8

Accanto ai catechisti bisogna ricordare "animatori della preghiera, del canto e della liturgia; capi di comunità ecclesiali di base e di gruppi biblici; incaricati delle opere caritative; amministratori dei beni della Chiesa; dirigenti dei vari sodalizi apostolici; insegnanti di religione nelle scuole".9

L'attuazione dei ministeri laicali, fondati sui sacramenti del battesimo e della confermazione, non deve recar pregiudizio al sacerdozio ministeriale, fondato sul sacramento dell'ordine; non deve dar luogo ad alcun livellamento o struttura parallela.10

Cat. Chiesa Cat. 871-873

507 Stati di vita e vocazioni

Insieme alla varietà dei servizi, la comunione ecclesiale comporta varietà delle forme di vita, cioè dei modi stabili di configurarsi a Cristo, di rapportarsi agli altri e alle cose.

Vi sono innanzitutto tre modalità generali: lo stato laicale, caratterizzato dall'impegno secolare; lo stato ministeriale ordinato, caratterizzato dalla rappresentanza di Cristo pastore; lo stato di speciale consacrazione, caratterizzato dalla testimonianza alla vita del mondo che verrà.11

Sono tre modi, diversi e complementari, di esprimere l'inesauribile mistero di Cristo, di "vivere l'eguale dignità cristiana e l'universale vocazione alla santità nella perfezione dell'amore".12

508 All'interno di questi tre stati di vita, si precisano diversi cammini spirituali e apostolici concreti: sono le molteplici vocazioni particolari.13

800

Dono di Dio e scelta dell'uomo, la vocazione passa attraverso una preghiera perseverante, un prudente discernimento e una graduale maturazione, con la cooperazione di sagge guide spirituali.

Alcune vocazioni comportano una chiamata della Chiesa.

Per il discernimento occorre considerare la storia personale, le circostanze esterne, le attitudini, le corrette motivazioni, l'attrattiva interiore.

La maturazione consiste nel purificare e consolidare le motivazioni, nell'assumere uno stile di vita adeguato, nell'incanalare l'affettività verso gli obiettivi vocazionali, nel rimanere fedeli alla decisione presa.

509 Le vocazioni, infine, si personalizzano in modo originale in ogni singolo fedele.

Ognuno è chiamato per nome; ognuno ha la sua storia e porta un proprio contributo al regno di Dio.14

"L'acqua delle piogge scende dal cielo sotto un'unica forma e produce effetti molteplici …

Così anche lo Spirito Santo, pur essendo unico, semplice e indivisibile, a ciascuno distribuisce la grazia come vuole …

Egli suscita molte virtù per volontà di Dio nel nome di Cristo".15

510 Lo Spirito del Signore anima la Chiesa come una comunione organica di fedeli, partecipi della stessa dignità e missione, ma diversi per carismi, ministeri, stati di vita e vocazioni.

Indice

1 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 90
2 Lumen Gentium 4
3 Sant'Agostino, Discorsi, 276, 4
4 Lumen Gentium 12;
Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 24
5 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 24
6 Lumen Gentium 12
7 Lumen Gentium 12
8 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 73
9 Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 74
10 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 23
11 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 55
12 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 55
13 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 56
14 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 56
15 San Cirillo di Gerusalemme, Catechesi prebattesimali, 16, 12