Catechismo degli Adulti

Indice

I segni dei tempi

Cat. Chiesa Cat. 1048-1050; 2820; 2850

1178 Criteri per il discernimento

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Il mondo, distinto e dipendente da Dio, è storia protesa al compimento in lui.

Quanto di buono cresce nella storia fiorisce nell'eternità.

Tutto è prezioso, anche "un bicchiere di acqua fresca" ( Mt 10,42 ) dato con amore.

In quanto preparazione e anticipo del Regno, la storia è il luogo dove agisce la Provvidenza divina e di questa azione è possibile discernere i segni indicatori: "Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia; e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo.

Sapete dunque interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi?" ( Mt 16,2-3 ).

I segni, ai quali Gesù fa riferimento, sono la sua stessa presenza, la sua predicazione e le sue opere.

Ne preannuncia altri in un prossimo futuro: la rovina di Gerusalemme e la diffusione del vangelo attraverso la Chiesa. ( Mt 24,1-36 )

I segni pubblici e non ambigui si riducono in definitiva a uno solo: Cristo annunciato e testimoniato dalla Chiesa.

In base a questo criterio occorre operare il discernimento riguardo a tutte le altre realtà storiche, per evitare di confondere i germi del Regno con le linee di tendenza prevalenti in una determinata epoca.

Altrimenti il discorso sui segni dei tempi si ridurrebbe a un'ideologia, per giustificare l'adeguamento al mondo e benedire ogni presunto progresso.

La Chiesa deve orientare la storia, non andarne a rimorchio.

Insieme al grano cresce ancora la zizzania; ( Mt 13,24-30 ) Cristo combatte ancora contro le potenze ostili.
( 1 Cor 15,24-25 )

D'altra parte, se Dio creatore e redentore agisce nella storia e in lui "viviamo, ci muoviamo ed esistiamo"
( At 17,28 ), bisogna ritenere che "tutto quello che è vero, nobile, giusto" ( Fil 4,8 ) deriva da lui e manifesta le ricchezze del mistero di Cristo.

L'autenticità umana costituisce così un criterio sussidiario e subordinato, che integra il criterio principale.

Procedendo secondo queste indicazioni, è possibile individuare i segni della Provvidenza nel nostro tempo.

Il concilio Vaticano II considera tali il rinnovamento della liturgia,3 l'ecumenismo,4 il riconoscimento del diritto alla libertà di religione,5 il crescente senso di solidarietà tra tutti i popoli.6

Ovviamente se ne potrebbero addurre molti altri.

Cat. Chiesa Cat. 2046; 2819

1179 Anticipo della salvezza

Ciò che è dono della Provvidenza è anche frutto della libera cooperazione dell'uomo.

Gli uomini contribuiscono a preparare il futuro e a disegnarne la figura: "L'attesa di una terra nuova non deve indebolire, ma piuttosto stimolare la sollecitudine nel lavoro relativo alla terra presente, dove cresce quel corpo dell'umanità nuova, che già riesce a offrire una certa prefigurazione che adombra il mondo nuovo".7

Se i contenuti tecnici, economici e politici del progresso appartengono alla figura di questo mondo che passa, invece i beni morali, in essi incorporati, sono destinati ad essere assunti e perfezionati: "Non sappiamo il modo con cui sarà trasformato l'universo"; ma resterà "la carità con i suoi frutti" e ritroveremo "purificati da ogni macchia, illuminati e trasfigurati" i valori che avevamo diffuso nel mondo, "quali la dignità dell'uomo, la fraternità e la libertà".8

La speranza cristiana non fa concorrenza alle speranze terrene autentiche, anzi risveglia e mette a loro disposizione preziose energie.

A chi cerca la salvezza eterna, i beni storici sono dati in aggiunta. ( Mt 6,33 )

1180 I segni dei tempi sono i germi del regno di Dio che crescono nella storia, gli eventi in cui si manifesta la divina Provvidenza.

"È dovere permanente della Chiesa di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del vangelo".9

Indice

3 Sacrosanctum Concilium 43
4 Unitatis Redintegratio 4
5 Dignitatis Humanae 15
6 Apostolicam Actuositatem 14
7 Gaudium et Spes 39
8 Gaudium et Spes 39
9 Gaudium et Spes 4