Catechesi tradendae

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L'unico « maestro »

8 Colui che insegna a questo modo merita, ad un titolo del tutto speciale, il nome di « maestro ».

Quante volte, in tutto il nuovo testamento e specialmente nei vangeli, gli è dato questo titolo di maestro!20

Sono evidentemente i dodici, gli altri discepoli, le moltitudini degli ascoltatori che, con un accento di ammirazione, di confidenza e di tenerezza, lo chiamano maestro. ( Mt 8,19; Mc 4,38; Mc 9,38; Mc 10,35; Mc 13,1; Gv 11,28 )

Perfino i farisei ed i sadducei, i dottori della legge, i giudici in generale non gli rifiutano questo appellativo: « Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia vedere un segno »; ( Mt 12,38 ) « Maestro, che debbo fare per ottenere la vita eterna? ». ( Lc 10,25; Mt 22,16 )

Ma è soprattutto Gesù stesso, in momenti particolarmente solenni e molto significativi, a chiamarsi maestro: « Voi mi chiamate maestro e signore, e dite bene, perché lo so no »; ( Gv 13,13; Mt 10,25; Mt 26,18 ) egli proclama la singolarità, il carattere unico della sua condizione di maestro: « Voi non avete che un maestro: il Cristo ». ( Mt 23,8 )25

Si comprende come, nel corso di duemila anni, in tutte le lingue della terra, uomini di ogni condizione, razza e nazione, gli abbiano dato con venerazione questo titolo, ripetendo ciascuno nel modo suo proprio il grido di Nicodemo: « Sappiamo che sei un maestro venuto da Dio ». ( Gv 3,2 )

Questa immagine del Cristo docente, maestosa insieme e familiare, impressionante e rassicurante, immagine disegnata dalla penna degli evangelisti e spesso evocata in seguito dall'iconografia sin dall'età paleo-cristiana27 - tanto è seducente - amo evocarla, a mia volta, all'inizio di queste considerazioni intorno alla catechesi nel mondo contemporaneo.

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20 In quasi cinquanta passi dei quattro Vangeli, questo titolo, ereditato da tutta la tradizione giudaica, ma rivestito qui di un nuovo significato, che il Cristo stesso cerca spesso di mettere in luce, è attribuito a Gesù.
25 Sant'Ignazio di Antiochia riprende tale affermazione e la commenta così: « Abbiamo ricevuto la fede, perciò perseveriamo per essere riconosciuti discepoli di Gesù Cristo, il solo nostro Maestro » ( Epistula ad Magnesios, IX, 1: Funk 1,239 )
27 La rappresentazione del Cristo docente in atteggiamento d'insegnare appare già nelle catacombe romane.
Essa è abbondantemente utilizzata nei mosaici dell'arte romano-bizantina del III e del IV secolo.
Sarà un motivo artistico predominante nelle sculture delle grandi cattedrali romaniche e gotiche del Medioevo