Matteo

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Capitolo 23

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Ipocrisia e vanità degli scribi e dei farisei

1 Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
2 Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
3 Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.
Dt 17,10
Rm 2,17-24
4 Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.
Lc 11,46
Mt 11,28
5 Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange;
Mt 6,1-18
Am 4,5
6 amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe
Mc 12,38-39
Lc 20,46
7 e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare " rabbi " dalla gente.
Lc 11,43
Lc 14,7
8 Ma voi non fatevi chiamare " rabbi ", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli.
Gv 13,13
9 E non chiamate nessuno " padre " sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.
10 E non fatevi chiamare " maestri ", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.
11 Il più grande tra voi sia vostro servo;
Mt 20,26
12 chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.
Lc 14,11
Lc 18,14
Mt 18,4
Lc 1,52-53

Sette maledizioni agli scribi e ai farisei

13 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci

[ 14 ]

Mt 6,9+
Lc 11,39-48.52
Is 5,8-25
Ger 8,8
Ml 2,8
15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.
Mt 18,9+
16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati.
Mt 15,14
Gv 9,38-41
Rm 2,19
17 Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro?
18 E dite ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se giura per l'offerta che vi sta sopra, si resta obbligati.
19 Ciechi! Che cosa è più grande, l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta?
20 Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra;
Mt 5,33-37
21 e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l'abita.
22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà.
Queste cose bisogna praticare, senza omettere quelle.
Dt 14,22+
Am 5,21+
24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza.
Mc 7,4
26 Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!
27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno sono belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume.
At 23,3
28 Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.
Lc 16,15
29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti,
Mt 13,17
30 e dite: se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti;
31 e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti.
At 7,52
32 Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!

Delitti e castighi imminenti

33 Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna?
Mt 3,7
Mt 12,34
34 Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città;
Lc 11,49-51
1 Ts 2,14-16
Mt 5,12
35 perché ricada su di voi tutto il sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l'altare.
Mt 27,25
Ap 16,6
Ap 18,24
36 In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.

Apostrofe a Gerusalemme

37 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!
Lc 13,34-35
Mt 21,35
Mt 22,26
Ger 7,14
Ger 12,7
Ger 26,4-6
38 Ecco: la vostra casa vi sarà lasciata deserta!
Ez 11,23
Gv 2,19-21+
39 Vi dico infatti che non mi vedrete più finché non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore! ».
Sal 118,26
At 2,33+
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Abbreviazioni
23,1-36 Gesù contro scribi e farisei ( Mc 12,38-40; Lc 11,37-54; Lc 20,45-47 )
23,2 Gli scribi e i farisei pretendono di essere i soli depositari della legge di Dio.
23,3 Quanto vi dicono fatelo: in quanto trasmettono la dottrina tradizionale ricevuta da Mosè.
Questo però non impegna affatto le loro interpretazioni personali, di cui Gesù altrove ha mostrato ciò che si deve pensare ( cf. Mt 15,1-20; Mt 16,6; Mt 19,3-9 ).
23,5 filattèri: piccole scatole che racchiudevano le parole essenziali della legge, e che i giudei appendevano alle braccia o alla fronte, in esecuzione materiale di Es 13,9.16; Dt 6,8; Dt 11,18.
- frange: fiocchi attaccati agli angoli del mantello ( cf. Nm 15,38+; Mt 9,20 ).
23,7 rabbì: parola ebraica che significa « maestro mio », titolo abituale dei dottori giudei.
Gesù stesso era chiamato così dai suoi discepoli ( Mt 26,25.49 ).
23,8-9 I titoli di rabbì, cioè maestro, e di padre erano riservati ai dottori della Legge.
23,8-12 I vv 8-12, indirizzati ai soli discepoli, forse in origine non appartenevano allo stesso discorso.
23,9 padre: in aramaico abba, altro titolo onorifico.
Perché non dobbiamo chiamare nessuno "padre"?
23,10 maestri: greco kathegêtai che può significare « guide » o « insegnanti »;
volg.: magistri; BJ preferisce: « direttori »;
Gesù fa forse allusione al capo religioso della comunità di Qumran, il « direttore giusto », chiamato comunemente « maestro di giustizia ».
23,13 Le esigenze della casistica rabbinica rendevano impossibile l'osservanza della legge.
23,14 Versetto omesso.
Dice: « Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che divorate le case delle vedove, pur sotto pretesto di lunghe preghiere:
voi subirete per questo una condanna più abbondante ».
Interpolazione desunta da Mc 12,40; Lc 20,47, e che porta a otto la cifra intenzionale delle sette maledizioni ( cf. Mt 6,9+ ).
23,15 proselito: pagano convertito al giudaismo.
La propaganda giudaica nel mondo greco-romano era molto attiva ( cf. At 2,11+ ).
degno della Geènna, alla lettera "figlio della Geènna", significa "destinato alla perdizione" ( Mt 5,22 ).
23,16 Vedi Mt 5,34.
dite: si tratta qui dei voti.
Per sciogliere coloro che li avevano imprudentemente emessi, i rabbini ricorrevano a sottili argomenti.
23,17 Perché Gesù disse di non chiamare qualcuno "pazzo" quando lui stesso lo fece?
23,23 La legge delle "decime" ( Dt 14,22-26 ) dai farisei veniva estesa anche alle erbe aromatiche.
Il precetto mosaico della decima da prelevare sui prodotti della terra era applicato dai rabbini con esagerazione alle piante più insignificanti.
23,25 Vedi Mc 7,4.
all'interno sono pieni: una variante legge: « all'interno voi siete pieni ».
- intemperanza: si registrano le varianti: « iniquità », « impurità », « cupidigia ».
23,32 colmate la misura: allusione alla morte ormai prossima di Gesù stesso
( cf. Mt 21,38s ).
23,34 profeti, sapienti e scribi: termini di origine giudaica, ma applicati qui ai missionari cristiani ( cf. Mt 10,41; Mt 13,52 ).
23,34-35 A quale Zaccaria si riferì Gesù?
23,35 Zaccaria: si tratta verosimilmente dello Zaccaria di 2 Cr 24,20-22.
Il suo assassinio è l'ultimo raccontato dalla bibbia ( essendo 2 Cr l'ultimo libro del canone giudaico ), come quello di Abele ( Gen 4,8 ) è il primo.
Figlio di Barachìa: deriva forse dalla confusione con un altro Zaccaria
( cf. Is 8,2 LXX; Zc 1,1 ).
Oppure si tratta della glossa di un copista.
23,37-39 Lamento di Gesù su Gerusalemme ( Lc 13,34-35 )
23,37 Allusione a una predicazione di Gesù in Gerusalemme, della quale parla diffusamente solo il vangelo di Giovanni.
Gerusalemme … che uccidi i profeti: cf. 1 Re 19,10.14; Ger 26,20-23;
2 Cr 24,20-22; 1 Ts 2,15; At 7,52; Eb 11,37 e le leggende giudaiche apocrife.
- quante volte: allusione a ripetute visite di Gesù a Gerusalemme;
di esse i sinottici non dicono nulla, ma sono riferite da Gv.
23,38 la vostra casa è lasciata a voi deserta: è abbandonata da Dio.
Dio si allontana da Gerusalemme ( Ger 22,5; Ez 11,22-23 ).
deserta: con S, C, D, volg., ecc. ( cf. Ger 22,5 ); è omesso da altri.
- Gesù sta per andarsene, rigettato dal suo popolo: ma anche Dio abbandonerà Gerusalemme e il suo tempio.
23,39 Citazione di Sal 118,26.
Benedetto … del Signore: queste parole, che Lc 13,35 sembra riferire all'ingresso del giorno delle palme, nel contesto attuale di Mt sembra si riferiscano a un ritorno ulteriore del Cristo, forse quello della fine dei tempi.
Anche i giudei saluteranno questo ritorno, perché allora si saranno convertiti
( cf. Rm 11,25s ).