Catechesi tradendae

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Catechesi ed esperienza vitale

22 È vano contrapporre l'ortoprassi all'ortodossia: il cristianesimo è inseparabilmente l'una e l'altra cosa.

Le convinzioni ferme e ponderate spingono all'azione coraggiosa e retta: lo sforzo per educare i fedeli a vivere oggi come discepoli del Cristo esige e facilita una scoperta approfondita del mistero del Cristo nella storia della salvezza.

È altrettanto vano sostenere l'abbandono di uno studio serio e sistematico del messaggio di Cristo in nome di un metodo che privilegia l'esperienza vitale.

« Nessuno può raggiungere la verità integrale con una semplice esperienza privata, cioè senza una spiegazione adeguata del messaggio di Cristo, che è via, verità e vita » ( Gv 14,6 ).51

Non si contrapporrà, parimenti, una catechesi che parta dalla vita ad una catechesi tradizionale, dottrinale e sistematica.52

La catechesi autentica è sempre iniziazione ordinata e sistematica alla rivelazione che Dio ha fatto di se stesso all'uomo in Cristo Gesù, rivelazione custodita nella memoria profonda della chiesa e nelle sacre scritture, e costantemente comunicata, mediante una trasmissione vivente ed attiva, da una generazione all'altra.

Ma una tale rivelazione non è isolata dalla vita, né a questa è giustapposta artificialmente.

Essa riguarda il senso ultimo dell'esistenza che essa stessa illumina completamente, per ispirarla o per esaminarla alla luce del Vangelo.

È per questo che possiamo applicare ai catechisti ciò che il concilio Vaticano II ha affermato in maniera particolare dei sacerdoti: educatori - dell'uomo e della vita dell'uomo - nella fede.53

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51 Discorso di chiusura del Sinodo ( 29 ottobre 1977 ): AAS 69 ( 1977 ), p. 634
52 Directorium Catechisticum Generale, nn. 40 e 46: AAS 64 ( 1972 ), pp. 121 124 s
53 Presbyterorum Ordinis 6