De musica sacra et sacra liturgia

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Secondo il pensiero delle Encicliche di Pio XII Musicae sacrae e Mediator Dei

Tre documenti di fondamentale importanza sono stati emanati dai Sommi Pontefici, nell'epoca nostra, sulla Musica sacra, e cioè:

il Motu proprio di san Pio X, Tra le sollecitudini, del 22 novembre 1903;

la Costituzione Apostolica Divini Cultus di Pio XI, di f. m., del 20 dicembre 1928;

da ultimo la Lettera Enciclica Musicae Sacrae disciplina del Sommo Pontefice Pio XII, felicemente regnante, del 25 dicembre 1955;

vi furono inoltre vari altri documenti pontifici di minore entità e decreti di questa Sacra Congregazione dei Riti, concernenti l'ordinamento di ciò che si riferisce alla Musica sacra.

Tutti sanno che tra la Musica sacra e la sacra Liturgia intercorre, per la loro stessa natura, una così stretta relazione, che non è possibile fissare leggi o dare norme intorno all'una trascurando l'altra.

In realtà, anche nei ricordati documenti pontifici e decreti della Sacra Congregazione dei Riti, ricorrono continuamente cose relative alla Musica sacra e insieme alla sacra Liturgia.

Atteso poi che lo stesso Sommo Pontefice Pio XII, prima ancora di trattare della Musica sacra, aveva emanato, il 20 novembre 1947, l'altra gravissima Enciclica sulla Sacra Liturgia Mediator Dei, nella quale con mirabile coordinamento sono esposte la dottrina liturgica e le necessità pastorali,

è sembrato cosa molto opportuna raccogliere organicamente dai ricordati documenti i punti principali concernenti la sacra Liturgia, la Musica sacra e la loro efficacia pastorale,

ed esporli più in particolare per mezzo di una speciale Istruzione,

affinché ciò che è contenuto negli stessi documenti possa più facilmente e sicuramente essere tradotto in pratica.

Alla redazione di questa Istruzione contribuirono a bella posta uomini esperti nella Musica sacra e la Pontificia Commissione costituita per la riforma generale della Liturgia.

La materia poi di questa Istruzione è trattata nell'ordine seguente:

Capitolo I. Nozioni generali ( nn. 1-10 ).

Capitolo II Norme generali ( nn. 11-21 ).

Capitolo III Norme speciali.

1. Delle principali azioni liturgiche nelle quali entra la Musica sacra.

A) Della Messa.

a) Alcuni principi generali sulla partecipazione dei fedeli ( nn. 22-23 ).

b) Della partecipazione dei fedeli nelle Messe in canto ( nn. 24-27 ).

c) Della partecipazione dei fedeli nelle Messe lette ( nn. 28-34 ).

d) Della Messa conventuale, detta anche Messa in Coro ( nn. 35-37 ).

e) Dell'assistenza dei sacerdoti al sacrosanto sacrificio della Messa e delle cosiddette Messe sincronizzate ( nn. 38-39 ).

B) Dell'Ufficio divino ( nn. 40-46 ).

C) Della Benedizione eucaristica ( n . 47 ).

2. Di alcuni generi di Musica sacra.

A) Della polifonia sacra ( nn. 48-49 ).

B) Della Musica sacra moderna ( n. 50 ).

C) Del canto popolare religioso ( nn. 51-53 ).

D) Della Musica religiosa ( nn. 54-55 ).

3. Dei libri di canto liturgico ( nn. 56-59 ).

4. Degli strumenti musicali e delle campane.

A) Alcuni princìpi generali ( n. 60 ).

B) Dell'organo classico e strumenti simili ( nn. 61-67 ).

C) Della Musica sacra strumentale ( nn. 68-69 ).

D) Degli strumenti musicali e delle macchine automatiche ( nn. 70-73 ).

E) Delle azioni sacre da trasmettersi per radio e televisione ( nn. 74-79 ).

F) Del tempo nel quale è proibito il suono degli strumenti musicali ( nn. 80-85 ).

G) Delle campane ( nn. 86-92 ).

5. Delle persone che occupano una parte rilevante nella Musica sacra e nella sacra Liturgia ( nn. 93-103 ).

6. Della cultura della Musica sacra e della sacra Liturgia.

A) Della formazione generale del Clero e del popolo nella Musica sacra e nella sacra Liturgia ( nn. 104-112 ).

B) Degli istituti pubblici e privati per promuovere la Musica sacra ( nn. 113-118 ).

Premesse dunque alcune nozioni generali ( Capitolo I ),

si danno norme parimenti generali circa l'uso della Musica sacra nella Liturgia ( Capitolo II );

posto questo fondamento, tutta la materia viene trattata nel Capitolo III;

nei singoli paragrafi poi di questo capitolo si fissano dapprima alcuni princìpi più importanti, dai quali discendono poi ovviamente le norme speciali.

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