Regola non bollata ( 1221 )

Capitolo II

Dell'accettazione e delle vesti dei frati

[5] Se qualcuno, per divina ispirazione, volendo scegliere questa vita, verrà dai nostri frati, sia da essi benignamente accolto.

E se sarà deciso nell'accettare la nostra vita, si guardino bene i frati dall'intromettersi nei suoi affari temporali, ma, quanto prima possono, lo presentino al loro ministro.

Il ministro poi lo riceva con bontà e lo conforti e diligentemente gli esponga il tenore della nostra vita.

Dopo di che, il predetto, se vuole e lo può spiritualmente, senza impedimento, venda tutte le cose sue e procuri di distribuire tutto ai poveri.

[6] Si guardino i frati e il ministro dei frati dall'intromettersi in alcun modo nei suoi affari, né accettino denaro né direttamente né per interposta persona.

Se tuttavia fossero nel bisogno, possono i frati ricevere le altre cose necessarie al corpo, ma non denaro, come gli altri poveri, per ragione della necessità.

[7] E quando sarà ritornato, il ministro gli conceda i panni della prova, per un anno, e cioè due tonache senza cappuccio e il cingolo e i calzoni e il capperone fino al cingolo.

Finito l'anno e il periodo della prova, sia ricevuto all'obbedienza.

Dopo di che non potrà passare ad altra Religione, né andar vagando fuori dell'obbedienza, secondo la prescrizione del signor Papa, e secondo il Vangelo, poiché nessuno che mette mano all'aratro e guarda indietro è adatto al regno di Dio ( Lc 9,62 ).

Se però venisse qualcuno che non può dar via le cose sue senza impedimento, pur desiderandolo spiritualmente, le abbandoni, e ciò è sufficiente.

Nessuno sia ricevuto contro le norme e le prescrizioni della santa Chiesa.

[8] Gli altri frati poi che hanno promesso obbedienza, abbiano una sola tonaca con il cappuccio e un'altra senza cappuccio, se sarà necessario, e il cingolo e i calzoni.

E tutti i frati portino vesti umili e sia loro concesso di rattopparle con stoffa di sacco e di altre pezze con la benedizione di Dio, poiché dice il Signore nel Vangelo: "Quelli che indossano abiti preziosi e vivono in mezzo alle delizie e quelli che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re" ( Lc 7,25; Mt 11,8 ).

E anche se sono tacciati da ipocriti, tuttavia non cessino di fare il bene; né cerchino vesti preziose in questo mondo perché possano avere una veste nel regno dei cieli.

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