Regola non bollata ( 1221 )

Capitolo XI

Che i frati non facciano ingiuria nè detrazione, ma si amino scambievolmente

[36] E tutti i frati si guardino dal calunniare alcuno, e evitino le dispute di parole ( Cfr. 2 Tm 2,14 ), anzi cerchino di conservare il silenzio, se Dio darà loro questa grazia.

E non litighino tra loro, né con gli altri, ma procurino di rispondere con umiltà, dicendo: Sono servo inutile ( Cfr. Lc 17,10 ).

[37] E non si adirino, perché chiunque si adira col suo fratello, sarà condannato al giudizio; chi avrà detto al suo fratello "raca", sarà condannato nel Sinedrio; chi gli avrà detto "pazzo", sarà condannato al fuoco della Geenna ( Mt 5,22 ).

E si amino scambievolmente, come dice il Signore: "Questo è il mio comandamento: che vi amiate scambievolmente come io ho amato voi" ( Gv 15,12 ).

E mostrino con le opere l'amore che hanno fra di loro, come dice l'apostolo: "Non amiamo a parola né con la lingua, ma con le opere e in verità" ( Cfr. Gc 2,18; 1 Gv 3,8 ).

E non oltraggino nessuno ( Tt 3,2 ); non mormorino, non calunnino gli altri, poiché è scritto: "i sussurroni e i detrattori sono in odio a Dio" ( Rm 1,29.30 ).

E siano modesti, mostrando ogni mansuetudine verso tutti gli uomini ( Cfr. Tt 3,2 ).

Non giudichino, non condannino; e come dice il Signore, non guardino ai più piccoli peccati degli altri, ma pensino piuttosto ai loro nell'amarezza della loro anima ( Cfr. Mt 7,3; Is 38,15 ).

E si sforzino di entrare per la porta stretta ( Lc 13,24 ), poiché dice il Signore: "Angusta è la porta e stretta la via che conduce alla vita; e sono pochi quelli che la trovano" ( Mt 7,14 ).

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