Magistero

È una strada pericolosa, la strada dell'autonomia.

I corrotti sono grandi smemorati, hanno dimenticato questo amore con il quale il Signore ha fatto la vigna, ha fatto loro.

L'abitudine delle tangenti è un'abitudine mondana e fortemente peccatrice

Gente incoerente, ha spiegato il Pontefice parlando degli scribi e dei farisei, che si comportavano « come se bastonassero le persone ».

E in effetti, ha ricordato Francesco, « l'unica strada per uscire dalla corruzione, l'unica strada per vincere la tentazione, il peccato della corruzione, è il servizio.

Perché la corruzione viene dall'orgoglio, dalla superbia, e il servizio ti umilia: è proprio la carità umile per aiutare gli altri ».

E allora « il Signore è un po' arrabbiato con i corrotti, perché scandalizzano, perché sfruttano quelli che non possono difendersi, schiavizzano ».

Infatti, ha detto il Papa, « sempre c'è nella Chiesa la tentazione della corruzione ».

Vi cade quando « invece di essere attaccata alla fedeltà al Signore Gesù, al Signore della pace, della gioia, della salvezza », essa « si lascia sedurre dai soldi e dal potere ».

La « paganizzazione », la « mondanità », la « corruzione » portano alla distruzione della persona.

Compendio della dottrina sociale