Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 86

Festa del Santo Natale
25 dicembre

1 Oggi Gesù nasce povero in una stalla.

La Santissima Vergine lo mette al mondo in un ambiente privo di ogni comodità e di qualsiasi aiuto umano, ed è costretta a deporre il Bambino in una mangiatoia, perché lì non c'era altro letto ( Lc 2,7 ).

Questi furono il palazzo e il letto regale di Gesù nostro Salvatore, il giorno del suo ingresso nel mondo!

Così dovette sistemarsi, nel cuore della notte e durante una stagione rigidissima.

In mezzo a tante necessità, nessuno si preoccupò di alleviare i suoi disagi.

L'altissimo grado di povertà che Gesù praticò nascendo, ci deve impegnare a prediligere questa virtù; egli è nato in quello stato perché anche noi l'amassimo.

Se manchiamo di qualche cosa, anche necessaria, non facciamo tante meraviglie poiché Gesù mancò di tutto al momento della sua nascita.

È così che si dovrebbe nascere alla vita spirituale, spogliati e sprovvisti di tutto; e, poiché il Figlio di Dio ha voluto nascere in questa condizione, vuole che anche noi ci mettiamo in questa disposizione: solo così egli entrerà pienamente in possesso del nostro cuore.

2 Gesù non si contentò di nascere povero, scelse anche l'umiliazione come se essa fosse la sorte a lui riservata nel venire in questo mondo.

Così afferma il reale poeta ( Sal 22,7 ).

Fece il suo ingresso in un luogo dove nessuno lo conosceva, dove gli abitanti non tennero in nessun conto né lui né la sua santa Madre e dove, praticamente, rimase abbandonato da tutti.

È vero che appena nato ricevette alcune visite, ma furono solo poveri pastori ( Lc 2,16 ) che andarono a trovarlo e l'unico onore che ricevette fu un semplice saluto.

Ci volle un angelo, inviato da Dio, per avvisarli che il Bambino nato a Betlemme era il loro Salvatore e che la sua nascita sarebbe stata motivo di grande gioia per tutto il popolo ( Lc 2,9-11 ).

Tranne quei poveri pastori, nessuno pensò al divino Bambino; sembrava perfino che Dio stesso non volesse che i ricchi e i grandi gli si avvicinassero.

Infatti l'angelo, che annunziò la sua venuta, diede ai pastori solo queste informazioni perché potessero riconoscerlo, a cominciare dall'ambiente povero e misero dove lo trovarono, ambiente addirittura repellente per chi ama i luoghi splendidi.

Anche noi abbracciando il nostro stato, abbiamo accettato una vita abietta proprio come il Figlio di Dio quando si fece uomo; questa dovrebbe essere la caratteristica della nostra professione e del nostro ufficio.

Siamo poveri Fratelli, dimenticati e poco considerati dal gran mondo: solo i poveri ci cercheranno perché essi, disposti a ricevere le nostre istruzioni, possono offrirci solo il loro cuore.

Amiamo anche gli aspetti più umilianti della nostra professione: partecipiamo così alle umiliazioni che Gesù subì al momento della sua nascita.

3 I pastori - come si legge nel vangelo odierno - andarono senza indugio a Betlemme e trovarono Maria, Giuseppe e il Bambino che giaceva nella mangiatoia.

e, dopo averlo visto, riferirono ciò che del Bambino era stato detto loro…

Poi se ne tornarono glorificando il Signore per tutto quello che avevano visto e udito ( Lc 2,16-17.20 ).

Niente attira tanto le anime a Dio quanto la vita povera e umile di chi li vuole condurre a lui.

Perché i pastori lodavano e benedivano Dio?

Perché avevano visto un povero bambino adagiato nella mangiatoia e - illuminati dalla luce interiore di Dio - avevano riconosciuto che quel bambino era davvero il loro Salvatore e che dovevano ricorrere a lui per essere liberati dalla miseria dei loro peccati.

Siate certi che, finché amerete di cuore la povertà e l'umiltà, porterete frutti nelle anime e gli angeli di Dio vi faranno conoscere e ispireranno ai genitori di mandarvi i bambini per istruirli.

Siate anche certi che con le vostre istruzioni riuscirete a toccare il cuore di questi poveri bambini e che molti di essi saranno buoni cristiani.

Ma se non rassomiglierete a Gesù Bambino in queste due eminenti qualità, resterete poco conosciuti e servirete a poco.

Non sarete amati dai poveri perché non siete loro graditi, e non sarete mai i loro salvatori, come dovreste essere per vocazione, perché riuscirete a portarli a Dio, solo se rassomiglierete ad essi e al Bambino Gesù.

 

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