Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 85

Vigilia di Natale
24 dicembre

1 L'imperatore Augusto ( Lc 2,1-7 ) aveva emanato un editto con il quale ordinava di fare un censimento degli abitanti di tutte le città che facevano parte dell'impero romano, per cui tutti erano obbligati a farsi registrare nella loro città originaria.

Anche san Giuseppe dovette lasciare Nazareth in Galilea, dove risiedeva, per andare a Betleem in Giudea per farsi registrare assieme a Maria sua sposa ( Lc 2,1-5 ).

Una volta giunti cercarono un alloggio, ma nessuno volle ospitarli, perché tutti avevano dato la preferenza a gente più ricca e più qualificata di loro.

così si comporta il mondo: si guarda solo l'esterno delle persone che vengono onorate solo per ciò che brilla agli occhi della gente.

Se i Betlemiti avessero considerato la santissima Vergine come la Madre del Messia che, dopo poche ore avrebbe messo al mondo un Dio fatto uomo, non avrebbero osato rifiutare un alloggio nella loro casa.

E quali gentilezze non le avrebbero usato in ogni angolo della Giudea?

Ma, all'apparenza, era solo una donna comune, moglie di un operaio, perciò non si trovò come alloggiarla.

da quanto tempo Gesù viene a voi, bussa alla porta del vostro cuore per alloggiarvi e voi non lo ricevete?

Perché? Perché egli si presenta sotto l'aspetto di un povero, di uno schiavo, di un uomo sofferente. ( Is 53,3; Mt 25,44-45 ).

2 E così, non avendo trovato alloggio a Betlemme, la ss.ma Madre di Gesù fu costretta a rifugiarsi in una stalla e, mentre era lì,si compirono per lei i giorni del parto.

Diede alla luce il suo Figlio primogenito, e si vide costretta ad adagiare Gesù Cristo suo figlio in una mangiatoia.

Vi capita mai, di accogliere Gesù nel vostro cuore che, forse è peggiore di una stalla, sporco e corrotto perché ingombro dalle altre creature che gli preferite?

Se lo consideraste come il vostro salvatore e Redentore, quale onore non gli fareste!

Non sarebbe più bello che, dopo averlo accolto, rimaneste a fargli compagnia, considerandolo come Dio, adorando la sua santa presenza, ma anche come uomo, meditando sulle sue sofferenze e sulla sua Passione?

Per verificare quale profitto porta la venuta e il soggiorno del Signore nel vostro cuore, considerate se vi controllate di più; se siete più raccolti e più saggi di quanto eravate prima.

Cercate di controllarvi maggiormente nei giorni in cui ricevete l'eucarestia per non abbandonarvi al vostro umore, né a qualsiasi altro movimento sregolato?

Se volete profittare della venuta di Gesù Cristo in voi, dovete lasciargli dominare il vostro cuore ed essere docili a tutto ciò che esigerà da voi, ripetendogli spesso con il profeta Samuele: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta ( 1 Sam 3,10 ), ovvero con David: Ascolterò che cosa mi dirà Dio, il Signore ( Sal 85,9 ).

3 Sappiamo che oggi Gesù deve venire in noi e che lo riconosceremo per quello che è: prepariamogli, allora, una dimora degna di lui e disponiamo molto bene il nostro cuore in modo che sia contento di esservi venuto.

Per questo motivo, facciamo di tutto per distaccarlo da ogni legame profano e terreno.

L'uomo terreno, afferma san Paolo, parla con affetto delle cose della terra e sa parlare solo di questo; ma chi appartiene al cielo, parla delle cose del cielo e le mette al disopra di tutto ( 1 Cor 15,47-48 ).

Proprio per questo il Figlio di Dio è venuto sulla terra; e, se vuole entrare nel nostro cuore, è per renderci partecipi della natura divina ( 2 Pt 1,4 ), e farci diventare uomini celestiali.

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