Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 114

San Leone Magno ( 390-461 ca )
11 aprile; nuovo calendario: 10 novembre

1 La dolcezza e la sapienza di san Leone sono state ammirabili e gli hanno attirato la stima e la venerazione degli infedeli, anche i più barbari.

Queste sue qualità diedero modo al Papa e all'Imperatore di inviarlo come paciere per risolvere una controversia sorta tra due generali degli eserciti, che egli risolse brillantemente.

Durante il suo pontificato, l'Imperatore lo pregò di andare a parlare con Attila, re degli Unni, che era alle porte di Roma, pronto ad assediarla, per impegnarlo a desistere dalla sua impresa.

Leone usò tanta saggezza, eloquenza ed efficacia che quel principe barbaro si sentì obbligato a ritirarsi e a lasciare l'Italia in pace.

Usate anche voi dolcezza e saggezza per portare i vostri alunni ad abbandonare il vizio e la vita libertina e darsi alla pietà?

Questi due mezzi, uniti alla preghiera, producono spesso un grande effetto sulle anime, più grande di qualsiasi altro.

2 Il suo zelo per il consolidamento della Chiesa e per la distruzione dei suoi nemici e delle eresie che imperversavano al suo tempo, risplendette in modo sorprendente ed ebbe un grandissimo successo, durante i diversi Concili, soprattutto il quarto Concilio Ecumenico, che promulgò in tutta la Chiesa la fede nel mistero dell'Incarnazione.

Quando si occupa un posto di responsabilità apostolica, se non si riesce ad unire lo zelo all'azione, tutto ciò che si fa per il prossimo, produce scarso effetto.

Voi occupate un posto in cui è necessario usare ogni cura per opporvi ai nemici, esterni ed interni, che vorrebbero impedire il progresso dei vostri alunni nella pietà.

Questi nemici sono soprattutto i compagni libertini e le loro cattive inclinazioni.

Non c'è nulla che dovete tralasciare per impedire che si lascino corrompere dagli uni e dalle altre.

Vi preoccupate davvero di promuovere il bene delle loro anime?

Pensate spesso che è proprio questo il compito che Dio vi ha assegnato?

3 Questo santo Papa proibì ai religiosi di ingerirsi negli interessi mondani.

Persuadetevi che è per voi, più che per qualsiasi altro religioso, che egli ha fatto questa proibizione.

Dapprima perché avete appena il tempo per dedicarvi agli esercizi che possono contribuire alla vostra santificazione e per compiere i doveri del vostro ministero e cioè l'istruzione dei vostri ragazzi.

Poi perché sarebbe una vergogna dedicare a questioni che non vi riguardano tutto il tempo o anche una parte di quello che Dio vi ha concesso perché lo dedicaste interamente a lui.

C'è ancora un altro motivo ed è che gli interessi esteriori dissipano molto lo spirito e rendono il vostro incapace di occuparsi di quegli esercizi che richiedono uno spirito ripieno di Dio, perché riguardano il suo servizio e la cura di ben condurre le anime sulla via del Cielo.

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