Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 170

San Girolamo ( 347 - 420 )
30 settembre

1 San Girolamo era un grande uomo di spirito e possedeva una vasta cultura.

Si dedicò dapprima allo studio delle scienze umane; ma quando si rese conto che esse più che avvicinarlo, lo allontanavano da Dio, le abbandonò e non risparmiò né sofferenze, né fatiche, né denaro, né sollecitudine per istruirsi nella Sacra Scrittura, in modo da avere una perfetta conoscenza di tutti i misteri in essa racchiusi.

È in questi sacri testi che si può trovare un deflusso di tutti i tesori della scienza e della sapienza di Dio ( Col 2,3 ).

Sono questi i libri divini che - come si esprime il Profeta - debbono mangiare e di cui debbono riempirsi i veri servi di Dio ( Ez 2,8; Ez 3,1-3 ), per comunicare e sviluppare questi segreti ai propri discepoli che, secondo l'obbligo ricevuto da Dio, debbono istruire e formare al Cristianesimo, proprio come ha fatto san Girolamo.

Egli era consultato da tutti gli angoli della terra sulle difficoltà della Sacra Scrittura, che aveva così bene approfondito e di cui aveva così bene trovato la soluzione.

Si racconta infatti che non lasciava alcun dubbio a chi si rivolgeva a lui.

È così che ha illuminato la Chiesa con le folgorazioni che aveva ricevuto da Dio.

Per esserne più abbondantemente riempito, si ritirò dal mondo, perché i suoi intrighi non gli togliessero il tempo necessario per approfondire le sante verità che Dio ha voluto far conoscere agli uomini.

Se volete riempirvi dello spirito di Dio e riuscire molto bene nel vostro insegnamento, studiate assiduamente la Sacra Bibbia, in particolar modo il Nuovo Testamento, perché esso serva come regola di vita a voi e a quelli che dovete istruire.

2 San Girolamo percosse quasi tutto il mondo per conferire con i più grandi uomini del suo tempo, soprattutto con gli esegeti biblici.

Mentre era ad Atene, conobbe san Gregorio Nazianzieno il quale gli disse che, per conoscere bene la Sacra Scrittura, bisognava prima praticarla bene.

Egli seguì il consiglio di questo grande Santo - che da quel momento considerò suo maestro - e si recò subito nel deserto di Siria, dove condusse una vita santa e penitente.

Appena giunto, scelse un luogo adatto alla preghiera, alla meditazione della Sacra Scrittura e alla pratica dei suoi insegnamenti, vegliando e digiunando in continuazione, separato completamente dal mondo circostante.

Fu lì che approfondì l'insegnamento di san Paolo e cioè che la scienza talvolta gonfia e che carità edifica e che se qualcuno crede di sapere qualcosa, non ha ancora imparato come bisogna sapere; ma se qualcuno ama Dio è da Lui conosciuto e amato ( 1 Cor 8,1-3 ).

Ascoltiamo, in proposito, anche l'Imitazione di Cristo: A che cosa serve la scienza senza il timor di Dio?

A che cosa serve dissertare acutamente sul mistero trinitario, se siamo sgraditi a Dio perché non siamo umili?

Fu in quella solitudine, in cui si trovava come in paradiso, che san Girolamo imparò a disprezzare se stesso e a non attribuire importanza a nulla sulla terra.

Per insegnare, bisogna prima sapere.

Convincetevi però che conoscerete meglio il Vangelo meditandolo, che imparandolo a memoria.

3 San Girolamo ha combattuto molto contro gli eretici per difendere la Chiesa dai loro attacchi.

Aveva ricevuto l'ordinazione sacerdotale, ma era così umile che non esercitò mai il ministero, perché se ne reputava indegno.

Tuttavia era pur sempre un ministro di Dio e in quanto tale si rese molto utile alla Chiesa, proteggendola dagli assalti lanciatile contro dai nemici che cospiravano accanitamente alla sua rovina, facilitati dal fatto che essa non era ancora molto diffusa e non aveva ancora quella fama che acquisterà in seguito.

Il vigore, lo zelo ma anche le grazie di san Girolamo per combattere gli eretici erano tanto grandi che essi lo consideravano come il loro flagello e non osavano contrapporglisi, perché le ragioni che egli portava, per distruggere la loro dottrina, erano così vive e forti che si lasciavano facilmente convincere di essere nell'errore.

Erano certamente l'orazione e la penitenza che, unite alla penetrazione naturale del suo buon spirito, lo mettevano in questa disposizione.

È così che questo Santo esercitò il suo ministero di sacerdote di Cristo.

Ascoltiamo san Paolo: « Benché esista un solo spirito che distribuisce le grazie a tutti, v'è comunque una diversità di grazie; benché esista un solo Dio che opera tutto e in tutti, c'è comunque diversità di operazioni soprannaturali.

Uno riceve dallo Spirito Santo il dono di parlare con grande saggezza, un altro il dono di parlare secondo la scienza; un altro il dono della profezia; un altro il discernimento degli spiriti; un altro il dono di parlare diverse lingue ( 1 Cor 12,4-11 ); un altro quello di assistere i fratelli ( 1 Cor 12,28 ) ».

Tutti,c erto, servono la Chiesa, ma non tutti allo stesso modo.

Chiedete oggi, per intercessione di san Girolamo, di partecipare almeno in parte all'abbondanza delle grazie che Dio gli ha dato per il bene della Chiesa e mettetevi nella disposizione di lavorarvi secondo il vostro personale carisma.

Amate come lui la vita ritirata e l'orazione: solo così sarete utili alla Chiesa.

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