Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 180

Sant'Ilarione ( 291 - 371 ca )
21 ottobre

1 Sant'Ilarione era molto intelligente e molto versato in letteratura, ma era ancora più famoso per la purezza dei costumi e soprattutto per la sua grande pietà.

L'esempio di sant'Antonio, assai celebre allora nel deserto, contribuì molto a fargliela acquistare.

Fu la reputazione di questo grande Padre del deserto che lo spinse a fargli una visita.

Giunto alla sua presenza, Ilarione osservò molto accuratamente il suo modo di vivere e la rigorosa astinenza a cui non rinunziava mai, neanche quando era ammalato; la sua assiduità all'orazione, la sua umiltà con i confratelli, la sua severità unita a dolcezza quando doveva rimproverarli e lo zelo che aveva per la loro santificazione.

Ripartito, sant'Ilarione rifletté molto su ciò che aveva visto e cercò, con tutto il fervore immaginabile, di praticare le virtù che aveva osservato in sant'Antonio.

È proprio vero che soprattutto l'esempio ha la forza ed efficacia per convertire le anime e farle avanzare nella virtù!

Da quel momento Ilarione condusse una vita di grande perfezione, perché Antonio gliene aveva dato coraggiosi esempi.

È nelle Comunità Religiose che il buon esempio risplende maggiormente ed è lì che ha maggiore forza ed efficacia.

Quelli che vi abitano insieme, si incoraggiano l'un l'altro a praticare ciò che c'è di più santo e di più perfetto nelle massime evangeliche perché ciò che fa l'uno, l'altro avrebbe vergogna di non farlo e - come afferma un assioma dei filosofi - sia la pratica che l'amore per il bene si comunicano facilmente a chi ha almeno un po' di buona volontà per metterli in pratica.

Fatevi coraggio e seguite l'esempio dei confratelli più ferventi e che posseggono in alto grado lo spirito dell'Istituto.

2 Il motivo vero che spinse sant'Ilarione a darsi completamente a Dio è l'affermazione di Nostro Signore. Chi non rinuncia completamente a ciò che possiede, non può essere mio discepolo ( Lc 14,33 ), che egli impresse profondamente nel suo spirito.

Perduti i genitori all'età di quindici anni, rinunciò a ogni eredità e si ritirò in solitudine.

Vedete quant'è potente la parola di Dio per commuovere i cuori!

Essa è - afferma san Paolo - viva ed efficace; trafigge il cuore più che non farebbe la spada a due tagli; entra e penetra nelle pieghe più nascoste dell'anima ( Eb 4,12 ).

Anche voi potrete essere felici, se permetterete alla parola divina di penetrare fino in fondo al vostro cuore per spezzare ogni legame con le creature!

Non sarete, tuttavia, degni del vostro ministero se non vi metterete in queste disposizioni di animo: è la prima rinunzia che Dio chiede a chi vuol essere suo discepolo.

E nulla, più della solitudine, può aiutarvi a raggiungere questo scopo, perché per trovare Dio, bisogna dapprima vuotare il cuore di tutto ciò che è creato, per poterlo poi riempire di lui.

Nulla è più consolante e più utile che consacrarsi a Dio quando si è giovani, perché più facilmente possiamo consolidare la nostra pietà, che diventa come una seconda natura.

Se non avete avuto questa fortuna da giovani, cercate di acquistarla ora, applicandovi interiormente e senza interruzione ai vostri esercizi spirituali ed essa, penetrando profondamente nel vostro animo, non si cancellerà più.

3 Anche nell'astinenza e nella penitenza sant'Ilarione fu un uomo straordinario, difatti aveva quasi del tutto rinunziato al cibo.

Si contentava di una quindicina di fichi al giorno; ogni tanto prendeva un po' di legumi ammorbiditi nell'acqua fredda o una porzione di pane secco; rompeva questo digiuno continuato solo dopo il tramonto del sole.

Fino alla morte prese il suo breve riposo notturno sulla nuda terra, cosparsa di un leggero strati di giunchi.

Questa vita penitente, la sua grande pietà e il dono dei miracoli, gli attirarono folle di ammiratori che andavano da lui per avere qualche sollievo alle loro pene.

È così che quelli che hanno domato il corpo e le passioni diventano padroni degli elementi e di tutto l'universo.

Questo Santo si mise completamente al di sopra di tutto ciò che è creato e Dio gli diede ogni potere sulle creature, di cui poteva disporre come credeva.

Anche voi potete compiere miracoli nei vostri confronti e nel vostro ministero.

Nei vostri confronti con un'intera fedeltà alla grazia, non lasciando sfuggire nessun movimento di spirito senza corrispondervi; nel vostro ministero cercando di penetrare nel cuore dei ragazzi più difficili, prendendo ogni mezzo per renderli docili e fedeli alle massime evangeliche, pii e modesti in chiesa e durante le preghiere in classe e convincendoli ad applicarsi totalmente allo studio sia a scuola che a casa.

Questi sono i miracoli che Dio richiede da voi e che voi potete compiere con il suo santo aiuto.

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