Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 188

Dedicazione della chiesa
1a domenica di ottobre

1 L'usanza di consacrare le chiese all'Onnipotente è santissima e molto antica.

Considerate che un'infinità di luoghi santi sono stati costruiti e consacrati dagli Apostoli e dai loro successori, considerate anche che, benché Dio che è immenso si trovi in ogni luogo, è però presente in modo del tutto particolare nei luoghi costruiti in suo onore, che sono come altrettanti tabernacoli dove vuole abitare con gli uomini ( Ap 21,3 ) e dove vuole che essi lo adorino e lo preghino.

Vuole anche che in questi santi luoghi si compiano le azioni più sacre e gli si rendano i più augusti doveri che la religione ci impone.

A questo scopo ordina di starvi con rispetto e minaccia di distruggere chi profana il tempio di Dio con le sue irriverenze e immodestie.

Considerate infine che viene celebrato il giorno della Dedicazione delle chiese con lo scopo di riparare le empietà e le colpe che vi sono state commesse durante l'anno, ma anche per ringraziare Dio di tutte le grazie che vi abbiamo ricevuto, per rinvigorire la nostra devozione e la venerazione che dobbiamo alla chiesa, che è chiamata appunto casa di Dio ( Gen 28,17 ).

questo è il modo con cui dovete comportarvi, lo spirito con cui dovete entrarvi e la disposizione che dovete avere quando rivolgete a Dio le vostre preghiere.

Lo fate sempre con viva fede nella presenza di Dio e con un vero sentimento di rispetto alla sua infinita Maestà?

2 Considerate ancora che Gesù Cristo è veramente e realmente presente nel SS.mo Sacramento conservato nelle nostre chiese; perciò ci dobbiamo sentire particolarmente obbligati e riconoscere la presenza di Dio in questi santi luoghi.

È egli stesso che li ha scelti per esservi onorato con un culto particolare ed è lì che si compiace di distribuire più abbondantemente le sue grazie a chi gliele chiede con una devozione sincera.

Se nell'antica legge si doveva tremare di paura e di rispetto quando si entrava nel tabernacolo ( Lv 16,2 ) dov'era l'arca dell'alleanza ( Es 40,2-3 ) e le tavole della legge ( 2 Cor 5,10 ), con quale riverenza e umiltà dobbiamo stare in un luogo in cui Dio si trova seduto su un trono di amore per usarci misericordia e dove è adorato in continuazione da una miriade di Angeli che considerano un grande onore stare alla sua presenza e rendergli i loro doveri!

3 Considerate il motivo che deve accrescere il nostro sentimento di rispetto e di devozione per i luoghi santi, quello cioè di pensare alla bontà di Dio che si compiace di spargere a profusione le sue grazie, con una bontà e una misericordia particolarissime.

È lì che questo Padre di bontà riceve a braccia aperte il figliol prodigo ( Lc 15,20 ), è lì che il buon Pastore porta al suo ovile la pecorella smarrita ( Lc 15,4-6 ), è lì che gli afflitti trovano consolazione e i malati la guarigione; è lì che i deboli ricevono la nostra forza e quelli che sono tentati un più forte aiuto contro i loro nemici.

Infine è lì che Dio ascolta favorevolmente le preghiere che gli sono presentate e si compiace di colmare delle sue grazie chi fa ricorso alla sua divina bontà.

Riconosciamo tutte queste verità e rinnoviamo il proposito di comportarci con grande rispetto in chiesa, in modo da essere degni di ricevere e di assaporare in noi gli effetti della divina misericordia.

Consacriamo nuovamente a Dio il tempio del nostro corpo e della nostra anima ( 1 Cor 6,19 ), immolandogli il nostro cuore e i nostri voleri, dopo averlo ricevuto devotamente nella santa Comunione.

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