Discorsi sui tempi Liturgici

Indice

Pentecoste

1 - Il dono delle lingue simboleggia l'unità della Chiesa
2 - Fuori della Chiesa non è dato lo Spirito Santo
3 - L'unità della creazione
4 - L'unità della Chiesa affidata agli Apostoli

1 - Il dono delle lingue simboleggia l'unità della Chiesa

Questo giorno per noi è sacro perché celebriamo la discesa dello Spirito Santo.

È il cinquantesimo giorno dalla risurrezione del Signore; è il risultato della moltiplicazione fra il numero sette e la settimana.

Ma se contate sette settimane vi porterà quarantanove giorni: si aggiunge uno, per ricordarci l'unità.

Che cosa comportò la discesa dello Spirito Santo? Che cosa operò?

Con quale segno fece conoscere la sua presenza? Come la manifestò?

Tutti [ i presenti ] parlarono nelle lingue di tutti i popoli.

Erano in centoventi riuniti in uno stesso luogo: il sacro numero degli Apostoli, il dodici, è stato moltiplicato per dieci, e non senza nascondere un qualche significato misterioso.

Cosa avvenne? Forse che le singole persone su cui scese lo Spirito Santo parlarono le lingue proprie di ciascun popolo, alcuni una lingua, altri un'altra, come dividendosi tra loro le lingue di tutti i popoli?

No!, non fu così: ma ogni persona, ogni singola persona parlava le lingue di tutti i popoli.

Parlava ogni singola persona le lingue di tutti i popoli: è l'unità della Chiesa nelle lingue di tutti i popoli.

Ecco, anche con questo fatto viene raccomandata l'unità della Chiesa cattolica diffusa in tutto il mondo.

2 - Fuori della Chiesa non è dato lo Spirito Santo

Chi dunque ha lo Spirito Santo è nella Chiesa, la quale parla tutte le lingue.

Chiunque è fuori di questa Chiesa non ha lo Spirito Santo.

Infatti lo Spirito Santo proprio per questo si è degnato di manifestarsi nelle lingue di tutti i popoli: perché si comprenda che ha lo Spirito Santo solo chi rimane nell'unità della Chiesa, la quale parla tutte le lingue.

Un solo corpo - dice l'apostolo Paolo - un solo corpo e un solo spirito. ( Ef 4,4 )

Osservate le membra del nostro corpo.

Di molte membra è costituito il corpo, ma un solo spirito vivifica tutte le membra.

Ecco, con lo spirito umano, per il quale io stesso sono un uomo, tengo unite insieme tutte le membra: comando alle membra di muoversi, indirizzo gli occhi a vedere, le orecchie ad ascoltare, la lingua a parlare, le mani ad agire, i piedi a camminare.

Le mansioni delle membra sono suddivise, ma un unico spirito le tiene tutte unite.

Molte operazioni vengono comandate, molte vengono fatte: ma uno solo comanda, ad uno solo si obbedisce.

Ciò che è il nostro spirito, cioè la nostra anima, per le membra del nostro corpo, è lo Spirito Santo per le membra di Cristo, per il corpo di Cristo che è la Chiesa. ( Col 1,18 )

Perciò l'Apostolo, dopo aver parlato di un unico corpo, perché non pensassimo che si trattasse di un corpo morto, disse: Un solo corpo.

Ma ti chiedo: Vive questo corpo? Sì che vive! Di che cosa? Di un unico spirito.

E un solo spirito.

Guardate, fratelli, ciò che accade nel nostro corpo e compiangete coloro che si recidono dalla Chiesa.

Tra le membra del nostro corpo, finché viviamo e quando siamo sani, ciascun membro svolge la propria mansione.

Se per qualche motivo un solo membro comincia a star male, tutte le altre membra partecipano al suo dolore.

Tuttavia, finché è inserito nel corpo, può star male, ma non può spirare.

Che cosa significa " spirare " se non " perdere lo spirito "?

Ma se un membro viene reciso dal corpo, forse lo spirito lo segue?

E tuttavia si riconosce che membro è: è un dito, una mano, un braccio, un orecchio; anche separato dal corpo mantiene la forma esterna, sebbene non abbia la vita.

Così è anche la persona separata dalla Chiesa.

Cerchi presso di lui il sacramento e lo trovi; cerchi il battesimo e lo trovi; cerchi la professione di fede e la trovi.

Ma è l'elemento esterno: se interiormente non sei vivificato dallo Spirito, invano esternamente ti vanti di avere gli elementi materiali [ della fede ].

3 - L'unità della creazione

Carissimi, Dio raccomanda sommamente l'unità.

Vi solleciti a questa unità quanto avvenne all'inizio della creazione.

Quando Dio creò tutte le cose, fece gli astri in cielo, le erbe e le piante sulla terra e disse: Produca la terra e furono create le piante e tutte le erbe verdeggianti; disse: Producano le acque gli esseri che nuotano e i volatili e fu così; Produca la terra gli animali viventi secondo la loro specie: animali domestici e fiere ( Gen 1,20.24 ) e fu così.

Forse Dio da un unico uccello fece derivare tutti gli altri uccelli?

Forse da un unico pesce fece derivare tutti i pesci?

Da un unico cavallo tutti i cavalli?

Da un'unica bestia selvatica tutte le bestie selvatiche?

Non produsse forse la terra simultaneamente molti esseri?

Non ingravidò i molti esseri di molteplici feti?

Quando però si venne alla creazione dell'uomo, ne è stato creato uno solo e da questo solo è derivato tutto il genere umano.

Neanche per fare l'uomo e la donna Dio volle fare i due esseri separatamente; ma creò un solo uomo e da questo trasse una sola donna. ( Gen 1-2 )

Perché ha fatto così? Perché il genere umano ha inizio da un solo essere, se non perché al genere umano viene raccomandata l'unità?

Anche il Signore, Cristo, è nato da una sola creatura; la Vergine è segno dell'unità: mantiene la verginità, conserva l'incorruttibilità.

4 - L'unità della Chiesa affidata agli Apostoli

Lo stesso Signore affida agli Apostoli l'unità della Chiesa.

Quando appare loro, essi credono vedere un fantasma e si spaventano; egli li rassicura e dice loro: Perché siete così turbati e i dubbi affiorano dai vostri cuori?

Guardate le mie mani, palpatemi e osservate: un fantasma infatti non ha carne ed ossa come vedete che ho io. ( Lc 24,38-39 )

Ed ecco, poiché nella loro gioia ancora esitavano a credere, prende del cibo - non per necessità di mangiare ma per dimostrare la sua potenza - e lo mangia alla loro presenza.

Affida loro - contro gli empi che la negheranno - la realtà del suo corpo [ risuscitato ], affida l'unità della Chiesa.

Che cosa aggiunge infatti? Non era proprio questo quanto vi andavo dicendo quando ero ancora con voi: che era necessario che s'adempisse tutto quello che è stato scritto di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi?

Allora aprì la loro mente - dice il Vangelo - alla comprensione delle Scritture.

E disse loro: Poiché così sta scritto, era anche necessario che il Cristo soffrisse e risorgesse dai morti il terzo giorno. ( Lc 24,44-46 )

Ecco il nostro capo; ecco il capo: dove sono le membra? Ecco lo sposo: dov'è la sposa?

Leggi il contratto di nozze: ascolta lo sposo. Cerchi la sposa? Da lui ascolta la risposta.

"Nessuno gli toglierà la sua sposa, nessuno gliela sostituirà con un'altra "; ascoltala dalla voce dello sposo stesso.

Dove cerchi Cristo? Nelle ciance degli uomini o nella verità dei Vangeli?

[ Qui troverai che ] patì, risuscitò il terzo giorno, si fece vedere dai suoi discepoli.

Già lui sappiamo dov'è. Dove cercheremo la sposa?

Chiediamolo a lui: Era necessario che il Cristo soffrisse e risorgesse dai morti il terzo giorno. ( Lc 24,46 )

Ecco, questo è già avvenuto, già lo possiamo vedere.

Dicci, o Signore, diccelo tu, Signore, affinché non sbagliamo: E che nel suo nome si predicasse la penitenza e la remissione dei peccati a tutte le nazioni, incominciando da Gerusalemme. ( Lc 24,47 )

Cominciò da Gerusalemme e arrivò fino a noi.

È presente lì ed è anche qui.

Per venire a noi infatti non ha dovuto partire da colà: crebbe, non ha emigrato.

È quello che affidò loro subito dopo la risurrezione.

Visse poi con i discepoli per quaranta giorni e quando stava per salire al cielo di nuovo affidò ad essi la Chiesa stessa.

Lo sposo, in procinto di partire, affidò la sua sposa ai suoi amici; a questa condizione: che non ami nessuno di essi, ma ami lui come sposo, gli altri come amici dello sposo e nessuno di essi come sposo.

Gli amici dello sposo mantengono gelosamente questo patto e non permettono che la sposa venga violata con impuro amore.

Non sopportano di essere amati [ al posto dello sposo ].

Ascoltate uno zelante amico dello sposo; vedendo che la sposa in un certo senso veniva insidiata da alcuni amici dello sposo disse: Vengo a sapere che vi sono fra di voi delle divisioni e in parte ci credo. ( 1 Cor 11,18 )

Mi è stato riferito a vostro riguardo, fratelli miei, da quelli della casa di Cloe, che ci sono delle contese in mezzo a voi.

Intendo riferirmi a ciò che ognuno di voi va dicendo: "Io sono di Paolo", "Io di Apollo", "Io di Pietro", "E io di Cristo".

È stato tagliato a pezzi il Cristo? O forse è stato crocifisso Paolo per voi?

O nel nome di Paolo siete stati battezzati? ( 1 Cor 1,11-13 )

O vero amico! Rifiuta l'amore della sposa di un altro!

Non vuole che venga amato al posto dello sposo, per poter regnare insieme allo sposo.

La Chiesa è stata dunque affidata.

Cristo, quando ascese al cielo, a coloro che gli chiedevano sulla questione della fine del mondo: Dicci quando accadranno queste cose e quando, sarà il tempo della tua venuta, ( Mt 24,3 ) rispose: Non sta a voi conoscere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato in suo potere.

Da' ascolto a ciò che hai imparato dal tuo maestro, o discepolo.

Ma riceverete la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi. ( At 1,7-8 )

E così avvenne. Cristo dopo quaranta giorni ( dalla sua risurrezione ) ascese al cielo ed ecco oggi, con la discesa dello Spirito Santo, vengono riempiti ( di grazia ) tutti coloro che erano presenti e si mettono a parlare nelle lingue di tutti i popoli.

Anche attraverso le varie lingue di tutti i popoli viene raccomandata l'unità.

Viene raccomandata dal Signore nella risurrezione, viene raccomandata da Cristo nell'ascensione; oggi viene confermata dalla discesa dello Spirito Santo.

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