La storia della Chiesa

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IV. L'umanesimo in Spagna

Nell'Europa intera, ma specialmente in Francia, sul finire del secolo XV e poi per tutto il secolo XVI incontriamo l'importante movimento dell'« evangelismo » il quale, per molti aspetti influenzato da spinte umanistiche, costruiva in campo religioso e al tempo stesso demoliva nell'ambito gerarchico-ecclesiastico.

Si fece inoltre sentire in Francia, come in Italia e in Germania, con diversa intensità, quell'umanesimo illuministico che alla Chiesa fu più di danno che di vantaggio.

Già allora però c'era un paese dove l'umanesimo aveva già dimostrato di essere in grado di mettersi a servizio, in grande stile, della Chiesa cattolica.

Questo paese era la Spagna.

Qui l'umanesimo ( principalmente a causa dell'azione svolta dal francescano arcivescovo di Toledo e primate di Spagna, cardinale e futuro grande inquisitore Francesco de Cisneros Ximenes [ 1436-1517 ] )40 trovò una situazione spirituale rimasta immune, nell'insieme, da qualsiasi disgregazione ecclesiastica e religiosa, una pietà e una fedeltà alla Chiesa intatte come nel Medioevo.

Ciò era dovuto alla secolare lotta con i Mori, gloriosamente conclusa proprio al tempo dello Ximenes, dalle maestà cattoliche Ferdinando e Isabella, con la conquista di Granada nel 1492.

L'allontanamento dalla Chiesa, portato ovunque in proporzioni notevoli dall'umanesimo, fu risparmiato alla Spagna; essa poteva così divenire il paese del cattolicesimo futuro, il paese della Riforma cattolica e della Controriforma.

Il suo ardore mistico doveva poi manifestarsi, nel secolo successivo, in Teresa d'Avila; la sua cavalleresca audacia di fronte ai nemici della Chiesa doveva trovare un'espressione, che diede l'impronta a tutta un'epoca, in Ignazio di Loyola e nell'ordine dei gesuiti.41

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40 Il successo del Cisneros dipende ( oltre che dalle sue riforme monastiche ) dall'Università di Alcalà da lui fondata, ove egli riuscì a preparare una teologia purificata quale doveva poi esser sostenuta a Trento dai padri migliori; la base materiale era data da una Bibbia poliglotta ideata da Ximenes ed elaborata in base a moltissimi manoscritti, che prende nome da Alcalà ( = Complutum ) =: Poliglotta Complutense.
41 Ivi, in questo campo, tutto rigurgita di energie incontenibili.
Una visione molto istruttiva della sua peculiarità è offerta dalla singolare architettura dell'epoca immediatamente successiva ( e anche da significativi settori della pittura: El Greco 1541-1614 ): perfino nella sua confusa ridondanza, essa manifesta una forza vittoriosamente erompente, una fiamma ardente.