La storia della Chiesa

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§ 93. Il barocco

1. Durante l'epoca della Riforma, le arti figurative in Germania accusano una profonda decadenza; essa segue immediatamente alla grande generazione dei geni ( Durer, Riemenschneider, Grùnewaid ) alimentati ancora essenzialmente di sostanza cattolica; in ambito prettamente evangelico esplicò la sua attività soltanto Luca Cranach il giovane.

Il motivo del decadimento è da ricercarsi nella direzione in cui erano forzatamente incanalate tutte le energie; l'arte era sempre stata di prevalente carattere religioso, il grande committente era la Chiesa ( direttamente o indirettamente ): per edifici di culto, altari, statue di santi, quadri religiosi la cui ispirazione era in gran parte attinta alla vita o alle leggende dei santi.

Essa veniva a perdere d'importanza e in parte addirittura era soffocata con la violenza ( fanatici, calvinismo ).

Inoltre le forze della nazione erano divise, mancava una base culturale unitaria.

Un grandissimo nome è quello di Giovanni Holbein ( 1498-1543 ), di non grande importanza tuttavia per la storia della Chiesa.

I suoi ritratti, disegni e dipinti, dell'Inghilterra di Enrico VIII, fanno sì che importanti personaggi della storia di quel tempo ci parlino immediatamente - e con quale efficacia! -: Erasmo, Tommaso Moro, Enrico VIII stesso ( e le sue donne ); ma la parte preminente della sua opera, nonostante le Madonne e altri soggetti religiosi, non è nella sostanza religiosamente impregnata ( si confronti per es. il suo « Cristo nel sepolcro » a Basilea, con il Cristo morto di Grunewaid sulla Predella di Aschaffenburg ); è d'ispirazione secolare.

2. Una forma d'arte, capita ed esercitata anche da Lutero, continuò a fiorire: la musica.

Il livello artistico, in un primo tempo, fu molto modesto.

Ma per il loro contenuto religioso e la loro funzione comunitaria, i poderosi e toccanti corali luterani, ad esempio, sono di un valore eccezionale e storicamente pregnanti.

Dopo la guerra dei 30 anni il livello si elevò e raggiunse nel protestantesimo, dopo Heinrich Schufz ( + 1672 ), con Georg Friedrich Hdndel ( 1675-1759 ) e Johann Sebastian Bach ( 1685-1750 ) i vertici supremi dell'arte musicale.

La spinta dell'ispirazione religiosa, artisticamente espressa, anzi autenticamente annunciata, è grande in ambedue, in Bach è sublime.

In lui, la musica vocale e strumentale composta, in gran parte, espressamente per il culto evangelico, raggiunse un'incomparabile oggettività di spirito di fede; essa è ancora sensibilmente nutrita di patrimonio cristiano comune ( la Passione secondo Matteo, nonostante testi pietistici; la messa latina in si-minore, naturalmente con tutto il Credo; l'imponente opera delle Cantate religiose ).

Un secolo prima in Italia Giovanni Palestrina ( 1525-94 ) e quanti a lui s'ispiravano, avevano dominato il campo con la loro musica religiosa polifonica, ammirata ancora oggi.

3. a) Ogni epoca, che sia animata da un grande senso della vita abbastanza unitario, si crea anche un'espressione artistica adeguata.

Ancora oggi il contatto più immediato con la vera anima dell'ultima parte del secolo XVI, ma soprattutto del secolo XVII, lo abbiamo nell'arte barocca e più precisamente nell'architettura barocca: questa, però, congenialmente realizzata in « opera d'arte globale » per mezzo della scultura e della pittura.

Non si può dire che quell'epoca fosse schiettamente religiosa: l'abbiamo visto a sufficienza.

Ma l'elemento dominante in essa divenne tuttavia la coscienza cattolica che, a partire dalla metà del secolo XVI incominciò, sia pure faticosamente, ma piena di promesse per il futuro, a farsi strada in Spagna e in Italia.

Il barocco ne è l'espressione globale, e trova la sua più frequente attuazione nell'architettura religiosa.

Per questo è giusta la definizione del barocco, come arte della Controriforma.153

Il barocco, che si pone fra il Rinascimento e il classicismo, affonda le sue radici nel XVI secolo.

Già nel 1523, su progetto di Michelangelo, sorse la Biblioteca Laurenziana, la cui scalinata rappresenta il modello di architettura barocca.

Dal punto di vista della forma, l'architettura barocca è la continuazione dello stile rinascimentale

a) con un ritorno alla tensione interna della struttura gotica154 e

b) con un superlativo ammorbidimento di tutte le forme.

Il barocco non ama la sobrietà delle linee, ma preferisce il sovrapporsi di luci.

Conosce raramente la forza contenuta, al contrario la accentua il più possibile.

È per la forma grandiosa, tutto vuol porre in un'evidenza pregnante, ma crea anche forti contrasti.

Il suo nucleo più vero si manifesta nell'espansione, in un sentimento di vita prorompente e vittorioso: è l'atteggiamento del secolo delle scoperte geografiche e della colonizzazione ( motivi d'oltreoceano, fra i più disparati, non solo negli affreschi dei soffitti, ma anche negli altari, per es. a Frauenburg ).

In campo religioso esso sta a rappresentare il rinnovamento e la riconquista.

Come la sua epoca, l'arte barocca è caratterizzata da un'estrema irrequietezza, da un attivismo che confonde.

Al tempo stesso però ( sintesi ) in molte delle creazioni scultoree o pittoriche effonde un ardore mistico percettibile quasi sensibilmente.

In Spagna quest'ardore è quasi inesauribile, esso sottende perfino creazioni formalmente sovraccariche e solo in parte riuscite ( facciate di chiese, cappelle interne di cattedrali ), a cui corrispondono per esempio in Italia delle realizzazioni piuttosto vuote.

Se si considera globalmente, questo ardore mistico del barocco non sempre è genuino e la forma ampollosa si traduce facilmente in un vuoto pathos ( specialmente in Italia, non così nella Germania meridionale, meno in Francia, meno ancora nei Paesi danubiani e nell'ardore singolare della Spagna ).

Nella costruzione e nella decorazione dei suoi interni e nel materiale non genuino impiegato, il barocco si avvicina alla rappresentazione teatrale, anzi all'opera.

Vale a dire: per molti aspetti il barocco costringe a porsi il problema della sua serietà religiosa.

Nessun annuncio cristiano può rinunciare a essere anche theologia crucis.

Certo non dobbiamo dimenticare che la croce è il segno della vittoria e quindi della gioia; è però legittimo chiedersi se l'annuncio artistico possa, per esempio, a tal punto dare la precedenza ad una voluta eccitazione del piacere dei sensi, da porre in primo piano l'autoesaltazione di una theologia gloriae legata ad un'estasi umana piuttosto che ad una vera trasfigurazione.

Dinanzi a molte rappresentazioni di sante dalle splendide forme, che tengono giocosamente con gesto elegante e grazioso il flagello di penitenza, legato ad una cordicella d'oro, sorgono immediatamente dei dubbi circa la loro serietà ascetica.

Problematico è anche l'accostamento di nudità o semi-nudità sensuale e di mistica ( molte incisioni; monumenti sepolcrali ).

In un pittore così insigne come Peter Paul Rubens, mistica, piena mondanità sensuale e intensa gioia di vivere si fondono in una grande sintesi che nulla toglie alla mistica, ma che, nell'insieme dell'opera, pone l'accento sul sensuale e carnale e, come riflesso della coscienza generale del tempo, non produce un effetto del tutto distensivo.

In talune figure di santi quest'intreccio, quasi morboso, si rivela in maniera stridente ( per esempio nella Mater Dei nel duomo di Miinster ).155

b) Comunque, con questi interrogativi venati di dubbio, non si attingono le profondità e le altezze di quest'arte stupenda, che non sembra conoscere, ne accettare limiti.

La critica rimane valida soltanto quando non si dimentichi ciò che v'è di positivo: la coscienza di fede che così riccamente viene professata e che, adorando, esalta.

Ne va dimenticato che il barocco ha tradotto la gioia dell'Eterno nella melodia infinita di un « inno di lode del cielo e della terra » ( Aibrecht Goes ) e l'ha resa straordinariamente affascinante.

Il barocco è anche espressione ( e fautore ) della vita cattolica di preghiera che fiorisce contemporaneamente, sia nella liturgia che nella pietà personale.

Nella struttura delle chiese di grande effetto sono sia l'ampiezza, come la struttura dell'interno intensamente inondato di luce, che può raccogliere sia grandi masse di popolo sia schiere di fanciulli, quanto la grandiosa decorazione.

Si tratta pur sempre di un'arte ricca e aristocratica.156

Va considerato, d'altra parte, che nel Sud di lingua tedesca essa attinse una fusione straordinariamente feconda con la pietà popolare nelle campagne ( chiese parrocchiali con le loro decorazioni; processioni religiose con gli emblemi usati in tali occasioni ).

Importante è stata la funzione religiosa e pastorale del teatro dei gesuiti, assieme agli oratori dalle sontuose decorazioni barocche, per le loro congregazioni maschili.

c) Il barocco si struttura, in maniera diversa, non solo a seconda dei diversi paesi, ma anche a seconda delle classi sociali: il sinuoso barocco aulico in Austria, per es., si esprime in maniera caratteristica nella figura di Abramo di Santa Chiara ( + 1709 ), il quale non fu certo un grande teologo, ma, nel suo genere, era congeniale al periodo successivo alla guerra dei 30 anni; al barocco renano, di forte impronta borghese popolare, corrisponde il talento naturale di amplissimo effetto - ancor oggi - del cappuccino Martino von Cochem ( + 1712 ).

Accanto alla coscienza cattolica, un altro tratto riveste importanza in molti spiriti di questo tempo: l'atteggiamento irenico nei confronti dei cristiani evangelici.

In tutti i 70 scritti di Martino von Cochem, per es., non troviamo neppure una parola dura contro i « signori protestanti ».

Troppo profondamente egli aveva sperimentato la sterilità di ogni polemica.

4. Al culmine del suo sviluppo in Italia l'architettura barocca ha creato una contenuta sintesi di insuperata e calma serenità nella cupola michelangiolesca di san Pietro in Roma ( ultimata nel 1592 ).

Si tratta di una realizzazione religiosa che non ha nulla a che vedere col titanismo prometeico da Michelangelo ormai superato nei suoi schiavi ( con quell'anelito interiorizzato di redenzione ) e più che mai nel Giudizio Universale ( cappella Sistina ).

Come le più belle creazioni del gotico, questa cupola si slancia verso il cielo.

La bellezza beatificante delle sue linee e del suo profilo si esprime certamente in uno stile assai più corposo che non un duomo gotico o la meravigliosa, sobria cupola del duomo di Firenze ( Brunelleschi ).

In essa si esprime anche una coscienza ecclesiastica sovrana, dominatrice: la corona del principe degli apostoli poggiante sui quattro bracci della chiesa che, secondo il progetto di Bramante e di Michelangelo, dovevano essere di uguale lunghezza, in modo da abbracciare simmetricamente e simbolicamente, nei quattro punti cardinali, tutta la terra.

5. In queste pagine, la rilevanza concreta del barocco per la storia della Chiesa non può esser analiticamente puntualizzata, a motivo della grande quantità di artisti e delle loro opere più o meno geniali.

Dobbiamo contentarci di pochi accenni.

Accanto all'insuperabile Michelangelo vi è un altro artista di prima grandezza, al quale spetta un posto particolare nella storia della Chiesa e della pietà.

Si tratta dell'olandese Rembrandt Harmensz van Rijn ( 1609-69 ), uno dei massimi disegnatori e pittori di tutti i tempi.

Era un riformato.

La poliedricità della sua opera non può esser espressa in un paio di proposizioni.

La curva dell'arte, come della vita, di questo maestro, procede con inesorabile consequenzialità sempre più verso l'intimo e sempre più sotto la croce.

All'uomo moderno, alcune scene fondamentali del Vangelo non sono mai state presentate con tanta efficacia nella povertà interiore, nella inesorabile veracità della professione di fede.

6. Infine, quale substrato, al quale attingeva alimento l'arte religiosa barocca, troviamo il ricco patrimonio della letteratura ascetica barocca.

La predicazione penitenziale che in essa si attesta non rimane soltanto sulla carta: la pratica della penitenza, come fondamento e garanzia della genuinità della preghiera mistica, è parte essenziale della pietà di quel tempo.

È giustificato, quindi, ammetterne i rapporti con l'arte e attribuire così a quest'ultima una profondità religiosa maggiore di quanto in un primo momento potrebbe sembrare a noi che guardiamo con sospetto ogni esuberanza non genuina.

In un maestro di risonanza così vasta e insospettata, come il già ricordato cappuccino Martino von Cochem, per la cui purezza religiosa un Joseph Gorres trovò parole del massimo riconoscimento, si può studiare da quali profonde forze religiose traessero vita, almeno in parte, gli scritti di edificazione barocca che pur presentano un linguaggio così ridondante.

7. Nell'ambito che interessa la storia della Chiesa, accanto al papato ( § 91, I, 5 a: Sisto V, creatore della Roma barocca ) la forza ecclesiastica più cospicua della Controriforma fu la Compagnia di Gesù.

Il ruolo rilevante che, nell'architettura di quel tempo, rivestono anche le molte chiese e i molti monasteri di altri Ordini, non s'avvicina minimamente all'importanza delle costruzioni dei gesuiti.

Grazie a loro quest'arte, nata in Italia, divenne realmente la tipica architettura ecclesiastica di quel tempo.

La loro chiesa principale in Roma « il Gesù » ne costituisce il modello insuperato.

Non esiste però un vero e proprio « stile gesuitico ».

8. Il secolo XVIII segna, in arte, come negli altri campi, un regresso dello spirito specificamente religioso.

La Germania, e fors'anche tutta l'Europa, non hanno in questo periodo delle realizzazioni che, dal punto di vista puramente artistico, reggano il confronto con quelle estasianti di un Baldassare Neumann ( 1687-1753; residenza di Wurzburg, compresa la chiesa; Vierzehnheiligen, castello di Briihi, chiesa abbaziale di Neresheim ) o con le meravigliose creazioni di Domenico Zimmermann ( 1685-1766 ), per esempio la chiesa di Wies.

Ciononostante, questi edifici meravigliosi non parlano quel linguaggio religioso che è proprio del gotico; negli inesauribili progetti del Neumann e dello Zimmermann, prevale lo studio teso alla soluzione dei problemi della forma.

9. Al di sopra dell'arte barocca va considerata, come movimento pan-europeo che abbraccia tutti i campi della vita, la civiltà barocca.

Le sue dimensioni e la sua natura si annunciano fra l'altro anche nella sorprendente forza di irradiazione della sfera cattolico-romana verso il nord, in ambito protestante ( letteratura; in maniera più chiara in campo filosofico e perfino teologico; ortodossia luterana! § 83 ) e addirittura in Russia fino a Kiev ( scolastica latina ).

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153 L'alto barocco ( dopo Michelangelo ) conquista anche la Germania, dove, a partire dalla seconda metà del XVII secolo, sorsero delle grandissime realizzazioni: Melk, Einsiedein, Weingarten, S. Gallo, Birnau, Banz, Vierzehnheiligen, Zwiefalten, Neresheim, Ottobeuren, Wies.
- Per la pittura vanno particolarmente ricordate la Spagna con El Grego e le Fiandre con Rubens.
154 Per esempio il limpido barocco della chiesa del monastero di Ettal è eseguito completamente su fondamenta gotiche, mantenendo gli antichi pilastri.
155 A tale proposito si potrebbe ripensare ai duri rimproveri di Savonarola: voi non dipingete la Vergine purissima, ma donne di mala vita.
156 Per lo stile di vita che essa riflette, sono istruttive le sacrestie e le biblioteche, anche le sale sfarzose delle grandi chiese e abbazie, per esempio le opere meravigliose affacciate sul Danubio, da san Ploriano presso Linz, oltre Kremsmunster, Melk, Gottweig, St. Polten fino a KIosterneuburg, nei pressi di Vienna.