La storia della Chiesa

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Capitolo primo

La fioritura

§ 97. Un secondo secolo dei santi

I. Situazione generale della Chiesa in Francia

1. Anche in Francia i primi frutti della pietà dopo la Riforma giungono dall'estero, proprio da quelle forze che alimentano tutta la restaurazione cattolica.

I progressi del calvinismo in Francia allarmano Teresa, ed ella invia le sue milizie mistiche al di là dei Pirenei ( § 92 ); la prima grande figura che noi incontriamo è Francesco di Sales, allievo dei gesuiti e impregnato dell'esempio e dello spirito di san Filippo Neri, da lui personalmente conosciuto.

2. La situazione etico-religiosa della Chiesa in Francia alla fine del secolo XVI - lo si è visto - era ben lungi dal corrispondere all'ideale.

Di una vera riforma si poteva appena parlare.

La Francia del secolo XVII vive, per molti aspetti, in quell'atmosfera che abbiamo appena caratterizzato ( § 96 ), e che fa rifiorire il più mondano spirito rinascimentale della Roma anteriore al tempo della Riforma: alla nobiltà e ai favoriti di corte erano riservate le alte prelature; il giovane Vincenzo de' Paoli era entrato nel clero per la sua propensione agli studi; Richelieu aveva scelto la carriera ecclesiastica per mantenere alla sua famiglia il vescovado di Lucon.

I decreti del Concilio di Trento che proibivano il cumulo dei benefici, non erano stati applicati.

La sproporzione fra lo stile di vita dell'aristocrazia, che si divertiva senza lavorare, e del popolo comune, povero e gravato da pesi di ogni genere, era tanto più insana in quanto l'alto clero faceva suo, in tutto, il modo di vivere dell'aristocrazia.

Mancava ogni presupposto pedagogico per la formazione dei futuri sacerdoti: mancavano del tutto i seminar! e per lo più i modelli da imitare.

Proprio su questo sfondo occorre collocare le realizzazioni delle quali stiamo parlando, al fine di apprezzarne esattamente il valore.

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