Summa Teologica - I

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Articolo 2 - Se tutti gli angeli siano inviati in ministero

In 2 Sent., d. 10, q. 1, a. 2; In Hebr., c. 1, lect. 6

Pare che tutti gli angeli siano inviati in ministero.

Infatti:

1. S. Paolo [ Eb 1,14 ] dice: « Sono tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire ».

2. Il supremo tra gli ordini è quello dei Serafini, come si è visto [ q. 108, a. 6 ].

Ma a mondare le labbra del profeta Isaia fu mandato un Serafino, come narra la Scrittura [ Is 6,6s ].

Tanto più dunque sono mandati gli angeli di grado minore.

3. Le Persone divine trascendono infinitamente tutti gli ordini angelici.

Ma le Persone divine sono mandate, come si disse [ q. 43, a. 1 ].

Molti più dunque sono mandati, senza eccezione, gli angeli supremi.

4. Se gli angeli superiori non vengono inviati a compiere ministeri esterni ciò accade solo perché essi, per eseguire i ministeri divini, si servono degli angeli inferiori.

Ma essendo tutti gli angeli disuguali, come si è visto sopra [ q. 50, a. 4; q. 108, a. 3, ad 1 ], ciascun angelo, se si eccettua l'ultimo, ha sotto di sé un angelo inferiore.

Quindi uno solo, l'ultimo, verrebbe mandato per ministero.

Cosa questa contraria alla Scrittura [ Dn 7,10 ] che dice: « Mille migliaia lo servivano ».

In contrario:

S. Gregorio [ In Evang. hom. 34 ], riferendo la sentenza di Dionigi [ De cael. hier. 13,2 ], afferma: « Le schiere più alte non esercitano in alcun modo il ministero esterno ».

Dimostrazione:

Come è evidente da quanto è stato già detto [ q. 106, a. 3; q. 110, a. 1 ], l'ordine della divina provvidenza vuole che non solo tra gli angeli, ma in tutto l'universo gli esseri inferiori siano governati attraverso il ministero di quelli superiori: tuttavia nel mondo materiale si deroga talora per disposizione divina a quest'ordine in vista di un ordine più alto, nella misura cioè in cui questo giova alla manifestazione della grazia.

Come la guarigione del cieco nato [ Gv 9,1ss ] e la risurrezione di Lazzaro [ Gv 11,43s ] furono opere compiute immediatamente da Dio senza l'intervento dei corpi celesti.

E anche gli angeli, buoni o cattivi, possono operare qualcosa nel mondo materiale senza l'azione dei corpi celesti, p. es. condensare le nubi in pioggia e altre cose del genere.

E così non vi è da dubitare che Dio possa direttamente fare rivelazioni agli uomini senza servirsi degli angeli, e gli angeli superiori senza servirsi degli inferiori.

Partendo dunque da questa considerazione alcuni affermarono che, pur essendo inviati ordinariamente soltanto gli angeli inferiori e non i superiori, per una speciale disposizione divina qualche volta sarebbero inviati anche i superiori.

Ma tale opinione non pare giustificata.

Infatti l'ordine angelico è costituito in vista dei doni della grazia, e l'ordine della grazia non ha un altro ordine sopra di sé in funzione del quale si debba ad esso derogare, come invece si deroga all'ordine della natura in vista dell'ordine della grazia.

- E bisogna anche considerare che si deroga all'ordine della natura, con i miracoli, per recare una conferma alla fede.

Ma a questa non gioverebbe nulla una deroga fatta all'ordine angelico, dato che essa non potrebbe essere conosciuta da noi.

- Nulla inoltre è così grande nei ministeri divini da non poter esser compiuto per mezzo degli angeli inferiori.

Infatti S. Gregorio [ l. cit. ] scrive che « si chiamano Arcangeli coloro che annunziano le cose della più alta importanza.

E per questo alla Vergine Maria viene mandato l'Arcangelo Gabriele ».

Eppure, come nota lo stesso santo, si trattava del più sublime fra tutti i divini ministeri.

- Perciò bisogna ritenere senz'altro, con Dionigi [ l. cit ], che gli angeli superiori non sono mai inviati per ministeri esterni.

Analisi delle obiezioni:

1. Come tra le creature corporee, e qualcuna invisibile che avviene solo con effetti spirituali, così tra le missioni degli angeli ve n'è qualcuna di esterna, che consiste in ministeri da svolgere presso esseri corporei, e secondo la quale non tutti sono inviati, e ve n'è un'altra interna, destinata a produrre effetti spirituali mediante l'illuminazione intellettiva, e secondo la quale sono inviati tutti gli angeli.

O si potrebbe anche rispondere che l'Apostolo porta quell'argomento per provare la superiorità di Cristo sugli angeli per mezzo dei quali fu data la legge, mostrando così la superiorità della legge nuova su quella antica.

Per cui la frase andrebbe riferita ai soli angeli addetti al ministero per mezzo del quale fu data la legge.

2. Secondo Dionigi [ ib. ], l'angelo inviato a mondare le labbra del profeta apparteneva a un ordine inferiore, ma fu chiamato Serafino, cioè bruciante, in senso analogico, dato che era venuto a purificare col fuoco le labbra del profeta.

O si potrebbe anche rispondere che gli angeli superiori comunicano i propri doni, da cui sono denominati, mediante gli angeli inferiori.

Così dunque si dice che un Serafino mondò col fuoco le labbra del profeta non perché lo fece lui direttamente, ma perché lo fece un angelo inferiore in virtù di lui.

Come si suol dire che il Papa assolve uno anche nel caso che impartisca l'assoluzione servendosi di una terza persona.

3. Le Persone divine non vengono inviate per ministero, ma sono dette inviate in senso analogico: come risulta dalle spiegazioni date in precedenza [ q. 43, a. 1 ].

4. Nei divini ministeri vi sono molti gradi.

Nulla quindi impedisce che anche angeli disuguali siano inviati in ministero; però ai ministeri più alti sono deputati gli angeli superiori, e a quelli più bassi gli angeli inferiori.

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