Summa Teologica - I-II

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Articolo 6 - Se la legge naturale possa essere cancellata dal cuore dell'uomo

Supra, a. 4; infra, q. 99, a. 2, ad 2

Pare che la legge naturale possa essere cancellata dal cuore dell'uomo.

Infatti:

1. La Glossa [ ord. ], commentando l'espressione dell'Apostolo [ Rm 2,14 ]: « Quando i pagani, che non hanno la legge », ecc., afferma che « nell'intimo dell'uomo rinnovato dalla grazia viene scritta la legge della giustizia, che la colpa aveva cacellata ».

Ma la legge della giustizia non è altro che la legge naturale.

Perciò la legge naturale può essere concellata.

2. La legge della grazia è più efficace di quella di natura.

Ma la legge della grazia viene cancellata dal peccato.

Quindi a maggior ragione può essere cancellata la legge di natura.

3. Quanto è stabilito per legge si presenta come cosa giusta.

Ma gli uomini hanno stabilito molte cose contrarie alla legge naturale.

Quindi la legge naturale può essere cancellata dal cuore umano.

In contrario:

S. Agostino [ Conf. 2,4 ] ha scritto: « La tua legge [ o Signore ] è scritta nel cuore dell'uomo, e nessuna iniquità può cancellarla ».

Ma la legge scritta nel cuore dell'uomo è la legge naturale.

Quindi la legge naturale non può essere cancellata.

Dimostrazione:

Come si è già spiegato [ aa. 4,5 ], alla legge naturale appartengono innanzi tutto dei precetti universalissimi, che tutti conoscono, ma ci sono anche dei precetti secondari e meno generici, che sono come le conclusioni immediate dei princìpi.

Perciò rispetto ai princìpi universali la legge naturale non può essere cancellata in alcun modo dal cuore dell'uomo nella sua formulazione astratta.

Tuttavia ciò può capitare nei casi concreti, quando la ragione, a causa della concupiscenza o di altre passioni, è impedita di applicare il principio universale a un'azione da compiere, come si è visto in precedenza [ q. 77, a. 2 ].

- Invece rispetto ai precetti secondari la legge naturale può essere cancellata dal cuore dell'uomo, o per dei ragionamenti sbagliati, il che avviene anche in campo speculativo con errori in fatto di conclusioni necessarie, oppure per delle costumanze perverse e per abiti operativi corrotti: come per alcuni non erano più considerati peccaminosi i latrocini [ cf. a. 4 ], oppure, come riferisce S. Paolo [ Rm 1,24ss ], certi vizi contro natura.

Analisi delle obiezioni:

1. La colpa distrugge la legge non nella sua universalità, ma nel caso particolare; a meno che non si tratti, come si è visto [ nel corpo ], di precetti secondari.

2. Sebbene la grazia sia più efficace della natura, tuttavia la natura è più essenziale per l'uomo, e quindi più duratura.

3. L'argomento vale per i precetti secondari della legge naturale, contro i quali certi legislatori emanarono delle disposizioni inique.

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