Summa Teologica - II-II

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Articolo 8 - Se sia necessario per la salvezza credere esplicitamente nella Trinità

In 3 Sent., d. 25, q. 2, a. 2, sol. 4; expos.; In 4 Sent., d. 5, q. 2, a. 2, sol. 1; De Verit., q. 14, a. 11

Pare che credere esplicitamente nella Trinità non sia necessario per la salvezza.

Infatti:

1. L'Apostolo [ Eb 11,6 ] ha scritto: « Chi si accosta a Dio deve credere che egli esiste, e che ricompensa coloro che lo cercano ».

Ora, si può credere questo senza la fede nella Trinità.

Quindi non è necessario avere la fede esplicita nella Trinità.

2. Il Signore [ Gv 17,6 ] ha detto: « Padre, io ho manifestato il tuo nome agli uomini »; e S. Agostino [ In Ioh. ev. tract. 106 ] spiega: « Non il tuo nome di Dio, ma quello con cui sei chiamato Padre mio ».

E aggiunge poco dopo: « In quanto creatore di questo mondo, Dio è noto presso tutte le genti; in quanto non va adorato con i falsi dèi Dio è noto in Giudea; in quanto Padre di questo Cristo mediante il quale toglie il peccato del mondo ha un nome che prima era occulto, e che ora viene ad essi manifestato ».

Prima della venuta di Cristo non si sapeva quindi che in Dio ci fossero la paternità e la filiazione.

Quindi non si credeva esplicitamente nella Trinità.

3. Di Dio siamo tenuti a credere esplicitamente ciò che forma l'oggetto della beatitudine.

Ma l'oggetto della beatitudine è la somma bontà, che può essere concepita in Dio anche a prescindere dalla distinzione delle persone.

Quindi non era necessario credere esplicitamente nella Trinità.

In contrario:

Nell'antico Testamento la trinità delle Persone viene espressa in molte maniere: fin dal principio della Genesi [ Gen 1,26 ], p. es., si legge: « Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza ».

Quindi fin da principio per salvarsi fu necessario credere il mistero della Trinità.

Dimostrazione:

Non è possibile credere esplicitamente il mistero di Cristo senza la fede nella Trinità: poiché il mistero di Cristo implica che il Figlio di Dio abbia assunto la carne, che abbia rinnovato il mondo mediante la grazia dello Spirito Santo, e ancora che sia stato concepito per opera dello Spirito Santo.

Perciò prima di Cristo il mistero della Trinità fu creduto come il mistero dell'Incarnazione, cioè esplicitamente dai maggiorenti e in maniera implicita e quasi velata dalle persone semplici.

E così dopo il tempo della propagazione della grazia tutti sono tenuti a credere espressamente anche il mistero della Trinità.

E tutti quelli che rinascono in Cristo raggiungono ciò grazie all'invocazione della Trinità, secondo le parole evangeliche [ Mt 28,19 ]: « Andate e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo ».

Analisi delle obiezioni:

1. Per tutti e in tutti i tempi fu necessario credere di Dio esplicitamente quelle due cose.

Non è detto però che per tutti e in tutti i tempi ciò sia sufficiente.

2. Prima della venuta di Cristo la fede nella Trinità era nascosta nella fede dei maggiorenti.

Da Cristo invece essa venne manifestata al mondo per mezzo degli Apostoli.

3. La somma bontà di Dio in quanto è comprensibile grazie agli effetti può essere concepita senza la trinità delle Persone.

Ma in quanto si identifica con Dio stesso, così come la vedono i beati, non può essere concepita senza tale trinità.

E inoltre è la stessa missione delle Persone divine che ci conduce alla beatitudine.

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