Summa Teologica - II-II

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Articolo 2 - Se la trasgressione sia un peccato speciale

Pare che la trasgressione non sia un peccato speciale.

Infatti:

1. Nella definizione di un genere non può trovarsi una delle sue specie.

Ma la trasgressione si trova nella definizione del peccato, poiché S. Ambrogio [ De parad. 8 ] afferma che il peccato è « una trasgressione della legge di Dio ».

Quindi la trasgressione non è una specie del peccato.

2. Nessuna specie è più estesa del suo genere.

Ma la trasgressione è più estesa del peccato: il peccato infatti, secondo S. Agostino [ Contra Faustum 22,27 ], è « una parola, un'azione o un desiderio contro la legge di Dio », mentre la trasgressione è anche contro la natura o la consuetudine.

Perciò la trasgressione non è un peccato speciale.

3. Nessuna specie abbraccia tutte le parti in cui il suo genere si divide.

Ma il peccato di trasgressione si estende a tutti i vizi capitali, e anche ai peccati di pensiero, di parola e di opera.

Quindi la trasgressione non è un peccato speciale.

In contrario:

La trasgressione si contrappone a una virtù speciale, cioè alla giustizia.

Dimostrazione:

Il termine trasgressione è stato adottato nel campo morale a somiglianza dei moti corporali.

Ora, nel moto fisico si dice che uno trasgredisce per il fatto che passa oltre [ trans graditur ] il termine prestabilito.

Ma in campo morale il termine da non oltrepassare viene prestabilito all'uomo dai precetti negativi.

E così la trasgressione si verifica propriamente quando uno agisce contro un precetto negativo.

Ora, ciò può riscontrarsi materialmente in tutte le specie di peccati: poiché con un peccato di qualsiasi specie l'uomo trasgredisce sempre un precetto divino.

- Se però si prende la trasgressione formalmente, cioè sotto questo aspetto particolare di infrazione di un precetto negativo, allora essa è un peccato specifico in due modi.

Primo, in quanto si contrappone ai diversi generi di peccati che sono opposti alle altre virtù.

Come infatti alla giustizia legale spetta l'osservanza di ciò che è dovuto per legge, così è proprio della trasgressione mirare al disprezzo della legge.

Secondo, in quanto si distingue dall'omissione, che si oppone ai precetti positivi.

Analisi delle obiezioni:

1. Come la giustizia legale in concreto e materialmente è la virtù in genere [ cf. q. 58, a. 5 ], così l'ingiustizia legale materialmente è il peccato in tutta la sua universalità.

E S. Ambrogio definisce il peccato da questo punto di vista, cioè in quanto è un'ingiustizia legale.

2. L'inclinazione della natura rientra nei precetti della legge naturale.

E anche la buona consuetudine ha il vigore di un precetto: poiché secondo S. Agostino [ Epist. 36 ] « le usanze del popolo di Dio vanno considerate come legge ».

Quindi sia il peccato che la trasgressione possono essere contro le buone consuetudini e contro le inclinazioni naturali.

3. Tutte le specie dei peccati ricordati possono essere commesse con trasgressioni che non si limitano alla loro formalità propria, ma rivestono un aspetto speciale, come si è visto [ nel corpo ].

- Tuttavia il peccato di omissione si distingue sempre nettamente dalla trasgressione.

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