Summa Teologica - III

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Articolo 2 - Se Cristo sia stato sepolto in modo conveniente

In Matth., c. 27; In Ioan., c. 10, lect. 6

Pare che Cristo non sia stato sepolto in modo conveniente.

Infatti:

1. Il suo seppellimento doveva corrispondere alla sua morte.

Ora, Cristo subì una morte sommamente ignominiosa, secondo quelle parole [ Sap 2,20 ]: « Condanniamolo a una morte infame ».

Quindi non fu giusto che a lui venisse data una sepoltura onorifica, con la tumulazione cioè da parte di Giuseppe d'Arimatea, che era « un nobile decurione », e di Nicodemo, che era « un capo dei Giudei », come dice il Vangelo [ Mc 15,43 Vg; Gv 3,1 ].

2. Riguardo a Cristo non si doveva fare nulla che potesse dare esempio di spreco.

Ora, fu evidentemente uno spreco che al seppellimento di Cristo Nicodemo venisse « portando una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre » [ Gv 19,39 ]; specialmente se si tiene conto che una donna, « ungendo in anticipo il suo corpo, lo aveva già preparato per la sepoltura » [ Mc 14,8 ].

Quindi tale trattamento del corpo di Cristo non era conveniente.

3. Non è conveniente che un fatto presenti aspetti contrastanti fra loro.

Ora, la sepoltura di Cristo da una parte fu semplice, poiché come narra S. Matteo [ Mt 27,59 ] « Giuseppe ne avvolse il corpo in un candido lenzuolo », e non già, come nota S. Girolamo [ In Mt 4, su l. cit. ], « in drappi d'oro, di seta od ornati di gemme »; dall'altra invece fu lussuosa, poiché lo seppellirono « con oli aromatici ».

Pare quindi che le circostanze della sepoltura di Cristo non siano state convenienti.

4. Come dice S. Paolo [ Rm 15,4 ], « ciò che è stato scritto, è stato scritto per nostro insegnamento », soprattutto ciò che riguarda Cristo.

Ma nei Vangeli vengono notate delle cose a proposito del sepolcro che in nessun modo ci possono essere di insegnamento: p. es. che fu sepolto « in un giardino », « in un sepolcro nuovo », « appartenente ad altri » e « scavato nella pietra ».

Perciò le circostanze del seppellimento di Cristo non erano convenienti.

In contrario:

In Isaia [ Is 11,10 Vg ] si legge: « Il suo sepolcro sarà glorioso ».

Dimostrazione:

Le circostanze della sepoltura di Cristo risultano convenienti per tre motivi.

Primo, perché sono adatte a confermare la fede nella sua morte e risurrezione.

Secondo, perché mettono in evidenza la pietà di coloro che lo seppellirono.

Da cui le parole di S. Agostino [ De civ. Dei 1,13 ]: « Sono ricordati con lode dai Vangeli coloro che, accogliendone il corpo deposto dalla croce, provvidero con cura e con onore a coprirlo e a seppellirlo ».

- Terzo, perché sono conformi al mistero che si compie in coloro che « sono consepolti con Cristo nella morte » [ Rm 6,4 ].

Analisi delle obiezioni:

1. Nella morte di Cristo vanno ammirate la pazienza e la costanza di colui che la subiva: e tanto più quanto più la morte fu ignominiosa.

Nella sepoltura onorifica invece viene considerata la potenza di colui che muore, il quale contro l'intenzione dei crocifissori viene sepolto con onore anche dopo la morte; e viene prefigurata la devozione dei fedeli che avrebbero servito il Cristo morto.

2. Come spiega S. Agostino [ In Ioh. ev. tract. 120 ], dicendo che lo seppellirono « secondo il costume dei Giudei » [ Gv 19,40 ] l'evangelista « volle ricordare che in tali pratiche relative ai funerali si deve seguire l'uso delle varie nazioni.

Ora, in quel popolo c'era l'uso di cospargere i corpi dei morti con vari aromi, perché si conservassero più a lungo ».

Per cui anche altrove [ De doctr. christ. 3,12.18 ] il Santo afferma che « in tutte queste cose non sono colpevoli le usanze, ma la passione di chi se ne serve ».

E aggiunge: « Ciò che per altri è in genere qualcosa di scandaloso, per una persona divina o per un profeta è un segno di grandi cose ».

Infatti la mirra e l'aloe con la loro amarezza esprimono la penitenza, con la quale ognuno preserva in se stesso Cristo senza la corruzione del peccato.

E il profumo degli aromi significa la buona fama.

3. La mirra e l'aloe furono applicati al corpo di Cristo per conservarlo immune dalla corruzione: e ciò aveva l'aspetto di una certa necessità.

Per cui ci viene dato come un esempio, in modo che possiamo lecitamente fare uso di medicine costose quando si tratta di conservare il nostro corpo.

Invece l'avvolgimento del corpo [ in un lenzuolo ] aveva solo un motivo di decenza.

E in questi casi dobbiamo accontentarci delle cose più semplici.

Tuttavia ciò stava a significare, spiega S. Girolamo [ In Mt 4 ], che « avvolge Gesù in un lenzuolo bianco colui che lo riceve con una mente pura ».

Per cui, come nota S. Beda [ In Mc 4, su 15,46 ], « si introdusse nella Chiesa l'usanza di celebrare il sacrificio dell'altare non con drappi di seta o colorati, ma con panni di lino: come il corpo del Signore fu sepolto in un candido lenzuolo ».

4. Cristo fu sepolto « in un giardino » per indicare che dalla sua morte e sepoltura siamo liberati dalla morte incorsa per il peccato di Adamo, commesso nel giardino del Paradiso terrestre.

« Il Salvatore poi fu posto nel sepolcro di altri », nota S. Agostino [ Serm. supp. 248 ], « poiché era morto per la salvezza altrui: ora, il sepolcro non è altro che l'abitacolo della morte ».

- E ciò serve anche a misurare il grado di povertà abbracciata per noi.

Infatti Cristo, che in vita non aveva una casa, dopo la morte trovò accoglienza nel sepolcro di un estraneo, e nella sua nudità fu ricoperto da Giuseppe.

Fu posto inoltre in un sepolcro « nuovo », nota S. Girolamo [ In Mt 4, su 27,60 ], « per paura che dopo la risurrezione, se fossero rimasti nella tomba altri cadaveri, si potesse pensare che era stato un altro a risorgere.

Inoltre il sepolcro nuovo può anche indicare il seno verginale di Maria ».

Di più ciò serve anche a indicare che grazie al seppellimento di Cristo tutti « siamo rinnovati », con la distruzione della morte e della corruzione.

E fu sepolto in una tomba « scavata nella pietra », osserva S. Girolamo [ ib., sul v. 64 ], « perché se la tomba fosse stata costruita con molte pietre, forse si sarebbe attribuita a un furto la sparizione del corpo, con la rimozione delle fondamenta ».

Per cui anche « la grande pietra » che lo chiudeva « dimostra che il sepolcro non poteva essere aperto senza l'aiuto di molti » [ ib. ].

- « Se poi egli fosse stato sepolto nella terra », nota S. Agostino [ cf S. Tomm., Cat. aurea su Mt 27,6 0], « avrebbero potuto dire: Hanno scavato sotto terra e l'hanno rubato ».

- Secondo S. Ilario [ In Mt 33 ] ciò starebbe poi a indicare, in senso mistico, che « con l'insegnamento degli Apostoli Cristo fu introdotto nel duro petto dei gentili, scavato dal lavoro di tali maestri: un petto grezzo e nuovo, nel quale prima non era penetrato alcun timore di Dio.

E poiché oltre a lui bisognava che non entrassero altre cose nei nostri cuori, sull'ingresso fu rotolata una pietra ».

Inoltre, come dice Origene [ In Mt ], « non a caso è stato scritto che "Giuseppe avvolse il corpo di Cristo in un lenzuolo candido, e lo pose in un sepolcro nuovo", e che "rotolò una pietra grande": poiché tutto ciò che ha attinenza con il corpo di Cristo è mondo, è nuovo ed è oltremodo grande ».

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