Supplemento alla III parte

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Articolo 2 - Se la risurrezione avrà inizio per tutti dalle ceneri

Pare che la risurrezione non avrà inizio per tutti dalle ceneri.

Infatti:

1. La risurrezione di Cristo è il modello della nostra.

Ma la sua risurrezione non iniziò dalle ceneri: poiché « la sua carne non vide la corruzione », come leggiamo nei Salmi [ Sal 16,10 ] e negli Atti degli Apostoli [ At 2,31 ].

Quindi neppure la risurrezione universale inizierà dalle ceneri.

2. I corpi umani non sempre vengono bruciati, e d'altra parte la combustione è l'unico modo per ottenere le ceneri.

Quindi non tutti risorgeranno dalle ceneri.

3. Il cadavere non va subito in cenere.

Ora alcuni, cioè i superstiti alla fine del mondo, risorgeranno subito dopo la morte [ Sent. 4,43,6 ].

Quindi non risorgeranno dalle ceneri.

4. Il punto di partenza deve corrispondere al punto di arrivo.

Ma il punto di arrivo della risurrezione non è uguale per i buoni e per i cattivi: « Tutti risorgeremo », dice infatti S. Paolo [ 1 Cor 15,51 ], « ma non tutti saremo trasformati ».

Perciò non sarà uguale neppure il punto di partenza.

E così se i cattivi risorgeranno dalle ceneri, da esse non risorgeranno i buoni.

In contrario:

1. Dice Aimone [ In Rm 5,10 ]: « Tutti coloro che sono nati nel peccato originale soggiacciono alla sentenza: Tu sei polvere e in polvere ritornerai ».

Ora, tutti quelli che risorgeranno alla fine del mondo, siano essi nati vivi o siano essi morti nel seno materno, sono nati col peccato originale.

Tutti quindi risorgeranno dalle ceneri.

2. Nel corpo umano vi sono molti elementi estranei alla sostanza della natura umana.

Ora, tali elementi saranno eliminati.

Quindi tutti i corpi saranno ridotti in cenere.

Dimostrazione:

Gli argomenti da noi addotti sopra [ a. 1 ] per dimostrare che tutti devono risorgere da morte valgono anche per provare che tutti risorgeranno dalle ceneri nella risurrezione universale; a meno che, per uno speciale privilegio gratuito, per alcuni non avvenga diversamente, come si è notato [ q. 77, a. 1, ad 2 ] a proposito della risurrezione anticipata.

La Sacra Scrittura però, come predice la risurrezione [ Gv 5,25ss; 1 Cor 15,21.51 ], così predice anche la « trasformazione dei corpi » [ Fil 3,21 ].

Come quindi è vero che tutti devono morire per poter veramente risorgere, così tutti i cadaveri dovranno necessariamente dissolversi perché tutti i corpi possano davvero essere trasformati.

- Del resto come per il peccato la divina giustizia ha inflitto all'uomo la morte, così gli ha anche inflitto la dissoluzione del corpo, secondo le parole della Genesi [ Gen 3,19 ]: « Tu sei polvere e in polvere tornerai ».

Similmente l'ordine della natura non solo richiede che si dissolva l'unione dell'anima con il corpo, ma vuole anche la dissociazione degli elementi: come anche l'aceto non può ridiventare vino se non mediante una risoluzione nella materia preesistente.

- Del resto la stessa composizione degli elementi è prodotta e mantenuta dal moto dei cieli.

Cessando quindi tale moto, i corpi misti si risolveranno nei loro elementi.

Analisi delle obiezioni:

1. La risurrezione di Cristo è il modello della nostra risurrezione quanto al punto di arrivo, non quanto al punto di partenza.

2. Per ceneri si intendono tutti i resti mortali dell'uomo dopo la decomposizione del corpo; e ciò per due motivi.

Primo, poiché presso gli antichi era usanza comune bruciare i cadaveri e conservarne le ceneri.

Dal che nacque l'uso di chiamare comunemente ceneri i resti mortali dell'uomo.

- Secondo, perché a causare questa dissoluzione è il fuoco del fomite, o concupiscenza, da cui il corpo umano è corrotto radicalmente.

Ora, per togliere questa corruzione è necessario che il corpo umano si dissolva nei suoi primi elementi.

Ma ciò che è dissolto dal fuoco si dice che è ridotto in cenere.

E così gli elementi in cui si dissolve il corpo umano vengono detti cenere.

3. Lo stesso fuoco che purificherà la faccia della terra potrà ridurre subito in cenere i corpi di coloro che sopravviveranno: come dissolverà nella materia preesistente anche tutti gli altri corpi composti.

4. Il moto è specificato dal punto di arrivo, non da quello di partenza.

Perciò la risurrezione gloriosa dei santi sarà diversa da quella non gloriosa degli empi per il punto di arrivo, non già per un diverso punto di partenza.

Capita infatti spesso che a un identico punto di partenza non corrisponda un identico punto di arrivo: come un oggetto da nero può diventare bianco, oppure giallo.

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