Giobbe  

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Capitolo 42

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Ultima risposta di Giobbe

1 Allora Giobbe rispose al Signore e disse:
2 Comprendo che puoi tutto e che nessuna cosa è impossibile per te.
3 Chi è colui che, senza aver scienza, può oscurare il tuo consiglio?
Ho esposto dunque senza discernimento cose troppo superiori a me, che io non comprendo.
Gb 38,2
4 « Ascoltami e io parlerò, io t'interrogherò e tu istruiscimi ».
5 Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono.
6 Perciò mi ricredo e ne provo pentimento sopra polvere e cenere.

V. Epilogo

Iahve biasima i tre saggi

7 Dopo che il Signore aveva rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz il Temanita: « La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe.
8 Prendete dunque sette vitelli e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi; il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinché io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe ».
9 Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naanatita andarono e fecero come loro aveva detto il Signore e il Signore ebbe riguardo di Giobbe.

Dio reintegra la fortuna di Giobbe

10 Dio ristabilì Giobbe nello stato di prima, avendo egli pregato per i suoi amici; accrebbe anzi del doppio quanto Giobbe aveva posseduto.
11 Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo e mangiarono pane in casa sua e lo commiserarono e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui e gli regalarono ognuno una piastra e un anello d'oro.
12 Il Signore benedisse la nuova condizione di Giobbe più della prima ed egli possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine.
13 Ebbe anche sette figli e tre figlie.
14 A una mise nome Colomba, alla seconda Cassia e alla terza Fiala di stibio.
15 In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell'eredità insieme con i loro fratelli.
16 Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant'anni e vide figli e nipoti di quattro generazioni.
17 Poi Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni.
Gen 25,8
Gen 35,29
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Abbreviazioni
42,1-6 Giobbe si dichiara vinto e chiede perdono
42,3 Chi è colui che: come in Gb 38,2.
- senza aver scienza: con il TM;
BJ, con i LXX, sir. e in base a Gb 38,2, traduce: « con parole ( prive di senso ) ».
42,4 Forse è una glossa ( cf. Gb 33,31; Gb 38,3 ).
42,5 i miei occhi ti vedono: non si tratta di una visione in senso proprio ( cf. Es 33,20+ ), ma di una percezione nuova della realtà di Dio.
Giobbe, che aveva di Dio solo una conoscenza per sentito dire, ne ha colto il mistero e si china dinanzi al l'Onnipotenza.
Le sue domande sulla giustizia restano senza risposta.
Ma egli ha capito che Dio non ha da render conto, e che la sua sapienza può dare un significato impensabile a realtà come la sofferenza e la morte.
42,6 sopra polvere e cenere: il gesto classico del dolore e della penitenza ( cf. Gb 2,8 ).
42,7-17 Epilogo
42,7-9 Dio rimprovera gli amici di Giobbe
42,8 per riguardo a lui: ( o kî 'et ) invece di kî 'im.
- Giobbe figura come intercessore a somiglianza di Abramo ( cf. Gen 18,22-32;
Gen 20,7 ), Mosè ( Es 32,11+ ), Samuele ( 1 Sam 7,5; 1 Sam 12,19 ),
Amos ( Am 7,2-6 ), Geremia ( Ger 11,14; Ger 37,3; 2 Mac 15,14. Cf. Ez 14,14.20 ).
La sua prova sembra una delle ragioni dell'efficacia della sua preghiera.
Si profila all'orizzonte la figura del servo ( cf. Is 53,12 ), la cui sofferenza è, questa volta espressamente, una espiazione per gli altri.
42,10-17 Riabilitazione di Giobbe
42,11 una piastra: ebraico qeshîtah, antica moneta di valore sconosciuto.
Le versioni traducono: « pecore ».
42,13 sette figli: il Targum ha: « quattordici figli ».
42,14 Alla prima mise nome: i nomi intendono mettere in luce la bellezza delle tre figlie e si riferiscono al triplice regno: animale, vegetale e minerale.
Colomba è l'appellativo che lo sposo, affascinato e innamorato, dà alla sua donna
( Ct 2,14; Ct 5,2; Ct 6,9 ).
Cassia, essenza aromatica derivata da una pianta orientale, è uno dei tre profumi citati dal Sal 45 nel descrivere le vesti di nozze del re ( Sal 45,9 ).
Argentea vorrebbe rendere, per un lettore moderno, il significato di un'espressione ebraica piuttosto oscura, tradotta talvolta con "Fiala di stibio";
lo stibio ( o antimonio ), minerale dal colore argenteo, veniva usato dalle donne del Vicino Oriente per rendere più splendente il loro volto.
42,15 Normalmente, le figlie non avevano diritto all'eredità se non nel caso in cui mancassero figli maschi ( cf. Nm 27,1-11 ).
Il fatto è una testimonianza della ricchezza eccezionale di Giobbe.
42,17 Il greco contiene due aggiunte.
La prima testimonia che anticamente si trovava nel libro l'idea della resurrezione:
« Sta scritto che egli risorgerà di nuovo insieme a coloro che il Signore resusciterà ».
La seconda aggiunta ci informa che Giobbe dimorava « nel paese dell'Ausitide, ai confini dell'Idumea e dell'Arabia »; e lo identifica con Iobab di Gen 36,33