Giosuè

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Capitolo 4

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Le dodici pietre commemorative

1 Quando tutta la gente ebbe finito di attraversare il Giordano il Signore disse a Giosuè:
2 « Sceglietevi dal popolo dodici uomini, un uomo per ogni tribù,
3 e comandate loro: Prendetevi dodici pietre da qui, in mezzo al Giordano, dal luogo dove stanno immobili i piedi dei sacerdoti; trasportatele con voi e deponetele nel luogo, dove vi accamperete questa notte ».
4 Allora Giosuè convocò i dodici uomini, che aveva designati tra gli Israeliti, un uomo per ogni tribù,
5 e disse loro: « Passate davanti all'arca del Signore vostro Dio in mezzo al Giordano e caricatevi sulle spalle ciascuno una pietra, secondo il numero delle tribù degli Israeliti,
6 perché diventino un segno in mezzo a voi. Quando domani i vostri figli vi chiederanno: Che significano per voi queste pietre?
7 risponderete loro: Perché si divisero le acque del Giordano dinanzi all'arca dell'alleanza del Signore; mentre essa attraversava il Giordano, le acque del Giordano si divisero e queste pietre dovranno essere un memoriale per gli Israeliti, per sempre ».
Gs 4,21-24
Es 12,26
Dt 6,20
8 Fecero dunque gli Israeliti come aveva comandato Giosuè, presero dodici pietre in mezzo al Giordano, secondo quanto aveva comandato il Signore a Giosuè, in base al numero delle tribù degli Israeliti, le trasportarono con sé verso l'accampamento e le deposero in quel luogo.
9 Giosuè fece collocare altre dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo dove poggiavano i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca dell'alleanza: esse si trovano là fino ad oggi.

Fine del passaggio

10 I sacerdoti che portavano l'arca si erano fermati in mezzo al Giordano, finché fosse eseguito ogni ordine che il Signore aveva comandato a Giosuè di comunicare al popolo, e secondo tutte le prescrizioni di Mosè a Giosuè.
Il popolo dunque si affrettò a passare.
11 Quando poi tutto il popolo ebbe terminato la traversata, passò l'arca del Signore e i sacerdoti, dinanzi al popolo.
12 Passarono i figli di Ruben, i figli di Gad e metà della tribù di Manàsse, ben armati, davanti agli Israeliti, secondo quanto aveva comandato loro Mosè;
13 circa quarantamila armati per la guerra, passarono davanti al Signore per il combattimento verso le steppe di Gèrico.
14 In quel giorno il signore glorificò Giosuè agli occhi di tutto Israele e lo temettero, come avevano temuto Mosè in tutti i giorni della sua vita.
15 Disse allora il Signore a Giosuè:
16 « Comanda ai sacerdoti che portano l'arca della testimonianza che salgano dal Giordano ».
17 Giosuè comandò ai sacerdoti: « Salite dal Giordano ».
18 Non appena i sacerdoti, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, furono saliti dal Giordano, mentre le piante dei piedi sei sacerdoti raggiungevano l'asciutto, le acqua del Giordano tornarono al loro posto e rifluirono come prima su tutta l'ampiezza delle loro sponde.

Arrivo a Gàlgala

19 Il popolo salì dal Giordano il dieci del primo mese e si accampò in Gàlgala, dalla parte orientale di Gèrico.
20 Quelle dodici pietre che avevano portate dal Giordano, Giosuè le eresse in Gàlgala.
21 Si rivolse poi agli Israeliti: « Quando domani i vostri figli interrogheranno i loro padri: Che cosa sono queste pietre?
Gs 4,6-7
22 farete sapere ai vostri figli: All'asciutto Israele ha attraversato questo Giordano,
23 poiché il Signore Dio vostro prosciugò le acque del Giordano dinanzi a voi, finché foste passati, come fece il Signore Dio vostro al Mare Rosso, che prosciugò davanti a noi finché non fummo passati;
Es 14,21
24 perché tutti i popoli della terra sappiano quanto è forte la mano del Signore e temiate il Signore Dio vostro, per sempre ».
Es 14,31
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Abbreviazioni
4,1-24 Le dodici pietre commemorative e l'arrivo a Gàlgala
4,5-8 La terminologia usata è quella propria della catechesi deuteronomistica di Dt 6,20; vedi anche Es 12,26.
4,9 fino ad oggi: frase abituale che accompagna una eziologia.
L'autore dice che, quando lui scriveva, si vedevano ancora dodici pietre, che si pensava fossero quelle fatte porre da Giosuè.
Il racconto riunisce insieme due elementi diversi:
1. una spiegazione del cerchio di pietre che si vedeva a Gàlgala ( Gs 4,19+ ) con riferimento al passaggio delle dodici tribù;
2. una spiegazione delle pietre che si vedevano nel letto del Giordano, con riferimento alla traversata dell'arca ( Gs 4,9 ).
4,19 il dieci del primo mese: giorno in cui iniziava la preparazione della Pasqua
( Es 12,3 ).
La data serve a preparare la celebrazione della Pasqua di Gs 5,10-12.
4,20 Gàlgala: la parola gilgal significa « cerchio di pietre » ed è diventata nome proprio di molte località ( cf. Dt 11,30; 2 Re 2,1 ).
Gàlgala di Giosuè si trova tra il Giordano e Gerico, « al confine est ( del territorio ) di Gerico », ma la sua localizzazione precisa è sconosciuta.
È la località-santuario del tempo di Giosuè, di Samuele ( 1 Sam 11,14-15),
di Davide ( 2 Sam 19,16 ).
Dalle tradizioni nate intorno al santuario di Gàlgala, probabilmente, proviene il materiale confluito nella prima parte di questo libro.
Questo antico luogo di culto divenne il santuario principale di Beniamino; vi si ricollegava il ricordo della circoncisione e della prima pasqua in Canaan ( Gs 5,9-10 ) e del giuramento fatto ai gabaoniti ( Gs 9,6 ).
Questo primo accampamento, subito dopo il Giordano, fu la base di partenza per la conquista ( Gs 10,6; Gs 14,6 ).
Gàlgala restò un gran centro politico e religioso sotto Saul ( cf. 1 Sam 11,15+ ).
Il suo culto è criticato dai profeti ( Os 4,15; Os 9,15; Os 12,12; Am 4,4; Am 5,5 ).
4,21-24 Seconda catechesi, ugualmente di formulazione deuteronomistica.