Amos

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Capitolo 4

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Contro le donne di Samaria

1 Ascoltate queste parole, o vacche di Basàn, che siete sul monte di Samaria, che opprimete i deboli, schiacciate i poveri e dite ai vostri mariti: Porta qua, beviamo!
Is 3,16-24
Is 32,9-14
Is 5,11-12+
2 Il Signore Dio ha giurato per la sua santità: Ecco, verranno per voi giorni, in cui sarete prese con ami e le rimanenti di voi con arpioni da pesca.
Lv 17,1+
Sal 89,36
3 Uscirete per le brecce, una dopo l'altra e sarete cacciate oltre l'Ermon, oracolo del Signore.

Illusioni, impenitenza, castigo di Israele

4 Andate pure a Betel e peccate! A Gàlgala e peccate ancora di più!
Offrite ogni mattina i vostri sacrifici e ogni tre giorni le vostre decime.
2 Re 2,1+
5 Offrite anche sacrifici di grazie con lievito e proclamate ad alta voce le offerte spontanee perché così vi piace di fare, o Israeliti, dice il Signore.
Lv 7,11+
Mt 6,2
Mt 23,5p
6 Eppure, vi ho lasciato a denti asciutti in tutte le vostre città e con mancanza di pane in tutti i vostri villaggi: e non siete ritornati a me, dice il Signore.
Lv 26,14-39
Sap 12,2.10
7 Vi ho pure rifiutato la pioggia tre mesi prima della mietitura; facendo piovere sopra una città e non sopra l'altra; un campo era bagnato di pioggia, mentre l'altro, su cui non pioveva, seccava;
Ger 14,1-6
8 due, tre città si muovevano titubanti verso un'altra città per bervi acqua, senza potersi dissetare: e non siete ritornati a me, dice il Signore.
9 Vi ho colpiti con ruggine e carbonchio, vi ho inaridito i giardini e le vigne; i fichi, gli oliveti li ha divorati la cavalletta: e non siete ritornati a me, dice il Signore.
1 Re 8,37
Dt 28,22
10 Ho mandato contro di voi la peste, come un tempo contro l'Egitto; ho ucciso di spada i vostri giovani, mentre i vostri cavalli diventavano preda; ho fatto salire il fetore dei vostri campi fino alle vostre narici: e non siete ritornati a me, dice il Signore.
Es 9,1-7
Dt 7,15
Is 34,2-3
11 Vi ho travolti come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra; eravate come un tizzone strappato da un incendio: e non siete ritornati a me, dice il Signore.
Gen 19,1+
Zc 3,2
12 Perciò ti tratterò così, Israele!
Poiché questo devo fare di te, preparati all'incontro con il tuo Dio, o Israele!
Ml 3,1-2

Dossologia

13 Ecco colui che forma i monti e crea i venti, che manifesta all'uomo qual è il suo pensiero, che fa l'alba e le tenebre e cammina sulle alture della terra, Signore, Dio degli eserciti è il suo nome.
Am 3,7
Am 5,8.27
Am 9,6
Os 12,6
Ger 32,18
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Abbreviazioni
4,1-5 Contro le donne e il culto sacrilego
4,1 Basàn: il Basàn, in Transgiordania, era celebre per i suoi pascoli e i suoi greggi.
Nel Sal 22,13 i tori di Basàn sono il simbolo della forza violenta;
le vacche sottolineano qui lo spirito gaudente delle donne di Samaria.
4,3 oltre l'Ermon: il testo ebraico è di difficile lettura; qui lo si è leggermente corretto.
L'Ermon è un monte a nord della terra di Canaan, presso il quale passava la via verso l'Assiria.
sarete cacciate oltre l'Ermon: con i LXX; il TM legge: « voi caccerete … ».
4,4 Per Betel vedi nota a Am 3,14.
Anche a Gàlgala, nei pressi di Gerico, sorgeva un santuario importante.
peccate: il peccato non consiste nel frequentare quei santuari, dove il culto è corrotto da pratiche idolatriche, ma nell'associare al rifiuto d'obbedire alla volontà di Dio la premura di celebrarlo nel culto ( Am 5,21+ ).
Su Betel, cf. Gen 12,8; 1 Re 12,28-13,10;
su Gàlgala, cf. Gs 4,19+.
- ogni tre giorni: il profeta sembra ironizzare sulla sovrabbondanza degli atti di culto.
Altra traduzione: « il terzo giorno » ( forse dopo l'arrivo ).
- L'offerta della « decima » ( Dt 14,22+ ) è un'antica consuetudine religiosa,
la cui origine, a Betel, si faceva risalire a Giacobbe ( Gen 28,22 ).
- L'insistenza del profeta: i « vostri » sacrifici, le « vostre » decime, le « vostre » offerte, « così vi piace di fare », tende a sottolineare che i pellegrini del santuario realizzano i loro propri desideri e non la volontà del Signore.
4,6-13 Dio ha cercato di indurre Israele al pentimento
4,6 Il brano che segue ( vv 6-12 ) è un piccolo poema con ritornello
e mette in rilievo la pedagogia divina.
Come un padre castiga suo figlio ( Dt 8,5+ ), Dio ha tentato per mezzo d'una serie di sette flagelli, presentati in ordine di severità crescente ( Am 4,6-11; Lv 26,14-39; Dt 28,15-68 ), di ricondurre a sé il suo popolo, ma invano ( Is 9,12; Is 42,25;
Ger 2,30; Ger 5,3; Os 7,10; Sof 3,2.7; Ag 2,17, cf. Ap 9,20.21; Ap 16,9.11;
Es 7-11 ).
Israele si è indurito nel suo peccato e Dio sta per colpirlo.
- a denti asciutti: per la carestia.
4,9 ho inaridito: heherabetî, conget.; il TM legge harebbôt, « moltiplicare ».
4,11 vi ho travolti: allusione probabile a un terremoto ( cf. Am 1,1 )
4,12 prepàrati all'incontro: annunzio misterioso del castigo definitivo.
- Perciò ti tratterò così, Israele!: è forse una glossa.
4,13 Questo versetto è una dossologia, una lode al Signore,
con i toni dell'inno o del cantico.
Questa dossologia ( cf. Am 5,8-9; Am 9,5-6 )
forse è stata aggiunta per l'uso liturgico.
Nel presente contesto essa dà più forza alla minaccia.
- … il suo pensiero: oppure « che manifesta il pensiero dell'uomo »
( cf. 2 Re 5,25-26; Ger 11,20; Sal 94,11, ecc. ).
- l'alba e le tenebre: BJ ha: « che cambi l'alba in tenebre »: allusione alle eclissi o ai temporali mattutini, a meno che non si debba leggere come fa BC con i LXX:
« che fa l'alba e le tenebre ».
- sulle alture: allusione alla tempesta ( Sal 18,8-16 ) o, meglio, espressione simbolica dell'onnipotenza del Signore ( Dt 32,13; Gb 9,8; Sal 18,34; Is 58,14;
Mi 1,3-6 ).