Tobia

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Capitolo 12

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

XI. Raffaele

1 Quando furono terminate le feste nuziali, Tobi chiamò il figlio Tobia e gli disse: « Figlio mio, pensa a dare la ricompensa dovuta a colui che ti ha accompagnato e ad aggiungere qualcosa d'altro alla somma pattuita ».
Gen 30,25-31
2 Gli disse Tobia: « Padre, quanto potrò dargli come salario?
Anche se gli lasciassi la metà dei beni che egli ha portati con me, io non ci perderei.
3 Egli mi ha condotto sano e salvo, mi ha guarito la moglie, è andato a prendere per me il denaro e infine ha guarito te!
Quanto posso ancora dargli come salario? ».
4 Tobi rispose: « È giusto ch'egli riceva la metà di tutti i beni che ha riportati ».
5 Fece dunque venire l'angelo e gli disse: « Prendi come tuo salario la metà di tutti i beni che tu hai portati e va' in pace ».
6 Allora Raffaele li chiamò tutti e due in disparte e disse loro: « Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome.
Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non trascurate di ringraziarlo.
7 È bene tener nascosto il segreto del re, ma è cosa gloriosa rivelare e manifestare le opere di Dio.
Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male.
8 Buona cosa è la preghiera con il digiuno e l'elemosina con la giustizia.
Meglio il poco con giustizia che la ricchezza con ingiustizia.
Meglio è praticare l'elemosina che mettere da parte oro.
Tb 4,7-11+
Sir 29,8-13
Pr 16,8
Pr 11,4
9 L'elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato.
Coloro che fanno l'elemosina godranno lunga vita.
Sir 3,30
Dn 4,24
10 Coloro che commettono il peccato e l'ingiustizia sono nemici della propria vita.
11 Io vi voglio manifestare tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi ho già insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre è cosa gloriosa rivelare le opere di Dio.
12 Sappiate dunque che, quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l'attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore.
Così anche quando tu seppellivi i morti.
Zc 1,12
Gb 33,23-24
At 10,4
13 Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato a curare la sepoltura di quel morto, allora io sono stato inviato per provare la tua fede,
14 ma Dio mi ha inviato nel medesimo tempo per guarire te e Sara tua nuora.
Gb 1-2
15 Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore ».
Tb 3,17
Zc 4,10
Ap 8,2
Lc 1,19
16 Allora furono riempiti di terrore tutti e due; si prostrarono con la faccia a terra ed ebbero una grande paura.
Gdc 13,20-22
17 Ma l'angelo disse loro: « Non temete; la pace sia con voi.
Benedite Dio per tutti i secoli.
18 Quando ero con voi, io non stavo con voi per mia iniziativa, ma per la volontà di Dio: lui dovete benedire sempre, a lui cantate inni.
19 A voi sembrava di vedermi mangiare, ma io non mangiavo nulla: ciò che vedevate era solo apparenza.
Gdc 13,16.20
Lc 24,41-43
20 Ora benedite il Signore sulla terra e rendete grazie a Dio.
Io ritorno a colui che mi ha mandato.
Scrivete tutte queste cose che vi sono accadute ». E salì in alto.
Gv 20,17
Gv 16,5
21 Essi si rialzarono, ma non poterono più vederlo.
22 Allora andavano benedicendo e celebrando Dio e lo ringraziavano per queste grandi opere, perché era loro apparso l'angelo di Dio.
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Abbreviazioni
12,1-22 L'angelo Raffaele si fa riconoscere
12,8 il digiuno: con B e vet. lat.; S legge: « la verità ».
12,12 l'attestato della vostra preghiera: l'angelo ( cf. Tb 5,5+ )
diventa qui intercessore.
Raffaele presenta davanti a Dio la « memoria » ( BC « attestato » )
delle preghiere e delle opere buone di Tobi.
Il termine qui usato evoca un tono di ufficialità: può anche richiamare
il « memoriale » dei sacrifici ( cf. Lv 2,2+ ), cioè la parte di offerte bruciate sull'altare 'in odore soave'.
L'angelo del centurione Cornelio ( At 10,4 ) gli dirà analogamente che le sue elemosine sono salite in « memoriale » davanti a Dio.
BJ con vet. lat. aggiunge: « e le leggevo » ( le preghiere ).
12,13 per provare la tua fede: così come, in altro modo, fece Satana con Giobbe
( cf. Gb 1-2 ).
12,15 dei sette angeli: le Scritture conoscono soltanto tre nomi di angeli:
Gabriele ( Dn 8,16; Dn 9,21; Lc 1,19 ),
Michele ( Dn 10,13.21; Dn 12,1; Gd 9 )
e Raffaele ( qui e in Tb 3,17 ).
Gli scritti apocrifi completano la lista di sette in modo fantasioso.
Un'eco di Tb si ritrova nei sette angeli dell'Apocalisse ( Ap 8,2 ).
12,19 era solo apparenza: con vet. lat.; S ha: « voi vedete che non ho mangiato nulla e che voi avete avuto una visione »; volg. traduce: « io mi cibo di un nutrimento invisibile e di una bevanda che gli uomini non possono vedere ».