2 Timoteo

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Capitolo 2

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Senso delle sofferenze dell'apostolo cristiano

1 Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù
2 e le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri.
1 Tm 4,14
1 Tm 6,12
3 Insieme con me prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù.
4 Nessuno però, quando presta servizio militare, s'intralcia nelle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che l'ha arruolato.
5 Anche nelle gare atletiche, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole.
1 Cor 9,25+
6 L'agricoltore poi che si affatica, deve essere il primo a cogliere i frutti della terra.
1 Cor 3,6-9
1 Cor 9,7.10
7 Cerca di comprendere ciò che voglio dire; il Signore certamente ti darà intelligenza per ogni cosa.
8 Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo,
Rm 1,3-4
At 13,22-23
9 a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata!
Ef 3,1+
Fil 1,13-17
Lc 23,32
10 Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.
Col 1,24+
1 Ts 2,12
11 Certa è questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui;
1 Tm 1,15+
Rm 6,5+
12 se con lui perseveremo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, anch'egli ci rinnegherà;
Rm 8,17
Mt 10,33
13 se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.
1 Cor 1,9+

Lotta contro il pericolo attuale dei falsi dottori

14 Richiama alla memoria queste cose, scongiurandoli davanti a Dio di evitare le vane discussioni, che non giovano a nulla, se non alla perdizione di chi le ascolta.
1 Tm 1,4+
15 Sforzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della verità.
1 Tm 4,6-7
16 Evita le chiacchiere profane, perché esse tendono a far crescere sempre più nell'empietà;
1 Tm 1,4+
17 la parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena.
Fra questi ci sono Imenèo e Filèto,
1 Tm 1,20
18 i quali hanno deviato dalla verità, sostenendo che la risurrezione è già avvenuta e così sconvolgono la fede di alcuni.
19 Tuttavia il fondamento gettato da Dio sta saldo e porta questo sigillo: Il Signore conosce i suoi, e ancora: Si allontani dall'iniquità chiunque invoca il nome del Signore.
Ef 2,20+
Nm 16,5.26
Is 26,13
20 In una casa grande però non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno e di coccio; alcuni sono destinati ad usi nobili, altri per usi spregevoli.
Rm 9,21
Is 29,16+
21 Chi si manterrà puro astenendosi da tali cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al padrone, pronto per ogni opera buona.
22 Fuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro.
1 Tm 6,11
Gal 5,22+
23 Evita inoltre le discussioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese.
1 Tm 1,4+
24 Un servo del Signore non deve essere litigioso, ma mite con tutti, atto a insegnare, paziente nelle offese subite,
1 Tm 3,2s
Is 42,3
Mt 12,19s
25 dolce nel riprendere gli oppositori, perché riconoscano la verità
Gal 6,1
26 e ritornino in sé sfuggendo al laccio del diavolo, che li ha presi nella rete perché facessero la sua volontà.
1 Gv 2,14+
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Abbreviazioni
2,1-7 Soffri insieme con me
2,2 La tradizione, in cui si custodisce e trasmette il vangelo di Gesù Cristo,
passa attraverso la catena ininterrotta dei pastori.
La « tradizione », trasmissione del « deposito » ( 1 Tm 6,20+ ),
qui è ripresa al vivo, con quattro anelli successivi.
2,4-6 Questi versetti danno tre paragoni proverbiali: il soldato, l'atleta, il coltivatore.
2,8-13 Ricòrdati di Gesù Cristo
2,11-13 Il contenuto tradizionale del Vangelo, che è la parola di Dio, viene racchiuso in un frammento in cui si avverte l'eco della proclamazione liturgica in forma di inno
( testi simili in 1 Tm 3,16; 1 Tm 6,15-16 ).
2,11 Certa è questa parola: come in 1 Tm 1,17; 1 Tm 3,16+; 1 Tm 6,15-16, sembra che si tratti di un frammento di inno cristiano.
2,14-21 Guardarsi dagli eretici
2,14 Dio: volg., codice sinaitico, palinsesto di sant'Efrem e vari altri hanno:
« Signore ».
2,17 Il nome di uno dei due falsi maestri, Imeneo, compare anche in 1 Tm 1,20.
2,18 I falsi maestri, esasperando un elemento della tradizione paolina, affermano che la risurrezione è solo un evento spirituale, che si realizza con il battesimo.
sostenendo che la risurrezione è già avvenuta: il dogma della resurrezione era particolarmente difficile da accettare per gli spiriti greci ( At 17,32; 1 Cor 15,12 ).
Imenèo e Filèto forse la interpretavano in un senso puramente spirituale,
cioè come risurrezione interiore operata dal battesimo ( Rm 6,4+; Ef 2,6+ )
o come una specie di ascensione mistica verso Dio.
Paolo aveva messo in guardia i cristiani di Corinto contro una concezione troppo materiale ( 1 Cor 15,35-53+ ).
2,19 Le pietre di fondazione degli edifici erano sigillate e ornate da iscrizioni.
Questa immagine viene trasferita alla Chiesa,
che poggia sul fondamento posto dal Signore.
Le due iscrizioni che definiscono lo statuto della Chiesa sono riprese, con adattamenti, da Nm 16,5; Sir 17,26 e Nm 16,26; Is 26,13; Is 52,11.
il fondamento … porta questo sigillo: le due iscrizioni sono scolpite sulla pietra
o il documento di fondazione.
Poiché l'edificio è la chiesa, le fondamenta possono essere qui sia il Cristo
( 1 Cor 3,11 ),
sia gli apostoli ( Ef 2,20, cf. Ap 21,14 ),
sia la fede basata sulla parola del Dio fedele ( 2 Tm 2,13 ).
I due testi biblici si completano: Dio custodisce quelli che ama ( Nm 16,5 ),
e questi devono vivere nella giustizia ( Nm 16,26; Is 26,13; Is 52,11; Sal 6,9 ).
2,20-21 L'immagine dei vasi, che in una casa servono a diversi usi, viene utilizzata per prospettare il diverso destino di quelli che, nella Chiesa, restano fedeli, o meno,
alla loro condizione di santificati.
2,22-26 Badare alla propria condotta