Salmi

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Capitolo 6

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Implorazione nella prova

1 Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Sull'ottava. Salmo. Di Davide
2 Signore, non punirmi nel tuo sdegno,
non castigarmi nel tuo furore.
Ger 10,24
Sal 38,2
3 Pietà di me, Signore: vengo meno:
risanami, Signore: tremano le mie ossa,
Ger 17,14-15
4 L'anima mia è tutta sconvolta,
ma tu, Signore, fino a quando…?
5 Volgiti, Signore, a liberarmi,
salvami per la tua misericordia.
6 Nessuno tra i morti ti ricorda.
Chi negli inferi canta le tue lodi?
Is 38,18
Sal 88,11-13
7 Sono stremato dai lunghi lamenti,
ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio,
irroro di lacrime il mio letto.
8 I miei occhi si consumano nel dolore,
invecchio fra tanti miei oppressori.
9 Via da me voi tutti che fate il male,
il Signore ascolta la voce del mio pianto;
Sal 119,115
Mt 7,23
10 Il Signore ascolta la mia supplica,
il Signore accoglie la mia preghiera.
11 Arrossiscano e tremino i miei nemici,
confusi, indietreggino all'istante.
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Abbreviazioni
6,1 All'intensa supplica a Dio, l'orante accompagna la descrizione della sofferenza fisica e interiore che lo tormenta.
Il dono della guarigione è equiparato alla vittoria sui nemici.
Il salmo, che è una lamentazione individuale, è stato inserito dalla liturgia della Chiesa tra i sette "salmi penitenziali" ( così sono chiamati i Sal 6; Sal 32; Sal 38;
Sal 51; Sal 102; Sal 130; Sal 143 ), Un malato implora il suo Dio
Sull'ottava: si allude forse alla tonalità con cui veniva cantata la composizione.
6,4 L'espressione fino a quando?, presente in diversi salmi, va completata con i verbi di volta in volta sottintesi: fino a quando tarderai? fino a quando verrà meno il tuo aiuto?
Con anima si intende qui la parte più intima dell'essere umano ( come già le ossa del v. 3 ).
6,5 Dove sono i salvati fra la loro morte e il ritorno di Gesù?
liberarmi: alla lettera « libera la mia anima » con il TM.
La parola ebraica nefesh ( cf. Gen 2,7 ) designa il soffio vitale ( e per estensione la gola ) che è al principio della vita e si ritira con la morte.
Questa parola designa spesso l'uomo o l'animale, come individuo animato
( Gen 12,1; Gen 14,21; Es 1,5; Es 12,4 ecc. ) o nelle diverse funzioni della vita corporea o affettiva, sempre legate tra loro ( cf. Gen 2,21+ ).
L'espressione « la mia anima » equivale spesso al pronome riflessivo « io stesso »
( cf. Sal 3,3; Sal 44,26; Sal 124,7; Gen 12,13; Es 4,19; 1 Sam 1,26; 1 Sam 18,1-3; ecc. ), proprio come « la mia vita », « la mia faccia », « la mia gloria ».
Questi diversi sensi dell'« anima » saranno presenti anche nel NT ( psychê );
cf. Mt 2,20; Mt 10,28; Mt 16,25-26; 1 Cor 4,16+; 1 Cor 15,44+.
6,6 Si manifesta qui la concezione incerta che l'AT ha dell'oltretomba ( chiamato inferi ).
Nell'aldilà cessa ogni attività e in particolare cessa quel rapporto di adorazione e di lode a Dio, che l'uomo vive nella vita terrena vedi anche Gb 3,17-19; Gb 14,7-22 ).
Nello sheol ( cf. Nm 16,33+ ), i morti conducono una vita diminuita e silenziosa, senza più mantenere rapporti con Dio ( Sal 30,10; Sal 88,6.11-13; Is 38,18 ).
6,8 invecchio: con i LXX, Aquila, Simmaco, Girolamo; il TM ha: « invecchia », `atqâh, BJ congettura: « insolenza », `ateqâh.
Gli « oppressori » vedono nella prova del malato il castigo di qualche colpa nascosta ( cf. gli amici di Giobbe ).
Tema altrove più sviluppato ( Sal 31; Sal 35; Sal 38; Sal 69 ).