Cristo

B 73

Presentazione

Rif.

In tutto questo racconto, Lc. ricorda con insistenza l'osservanza della Legge da parte della Sacra Famiglia.
Vi ritorna sopra ben cinque volte.
Tuttavia nella Legge non si trova alcuna cerimonia della presentazione.
Vi si tratta sola della purificazione della madre e del riscatto del bambino.
Ora, Lc. passa completamente sotto silenzio quest'ultima cerimonia.
Ma egli adatta alcuni passi della Legge che riguardano la consacrazione dei primogeniti, a una cerimonia che non si trova nella Legge.
Lc. si serve del suo metodo favorito, il midrash
B 71
che è in rapporto col mashal; racconta fatti storici a riguardo dei quali cita testi che sono, per i suoi contemporanei, la realizzazione dei fatti escatologici annunciati dai profeti.
Questi stessi testi, da Lc. meditati alla luce dei fatti che egli ha raccolto nel corso della sua vasta inchiesta, acquistano un nuovo senso, tutto orientato verso l'avvenire.

Testi

Rilievi

Rif.

Lc 1,13.26.36
Lc 2,22-24
Dn 9,24
In ossequio alla Legge, la Sacra Famiglia si reca al tempio per la purificazione di Gesù.
Il giorno in cui hanno luogo queste cerimonie dista 70 settimane dall'annuncio della nascita di Giovanni Battista a Zaccaria.
Così si compie la profezia delle 70 settimane di Dn. alla quale i contemporanei di Lc. si riferivano volentieri a volte in modo inaspettato.

Lc 2,22-24
Lc 1,9-13
La presentazione di Gesù al tempio fa riscontro all'annuncio della nascita di Giovanni Battista che avviene anche nel tempio.
L'offerta si trova in ambedue le scene.

Lc 1,24
Lc 2,6.22ss
Lc 1,35
Es 13,2.12.13
Lc 2,24
Lv 5,7
Lv 12,8
Con la stessa formula stereotipa vengono introdotti i tempi della concezione di Giovanni Battista, della nascita di Gesù, della sua presentazione al tempio.
Il testo dell'Es. al quale Lc. sembra riferirsi menziona una consacrazione del primogenito dell'angelo Gabriele a Maria.
Lc. ricorda l'offerta dei poveri, e non il riscatto.

Nm 3,12.46
Nm 8,16-18
Lc 1,36
Nm 36,6-9
Bisogna concludere da questo che Maria facesse parte, come sua cugina Elisabetta, della tribù di Levi?
Forse.
Ma sembra più probabile che essa sia stata, come Giuseppe, membro della tribù di Giuda.

Ml 3,1.4.20.21
Lc 2,22.25-32.38
Ml. aveva annunciato che nei tempi escatologici Dio avrebbe mandato il suo messaggero, che sarebbe entrato nel suo tempio.
I giusti vanno con gioia incontro al messaggero.

Lc 2,30-32
Simeone saluta Cristo come « luce » cioè come salvezza in mezzo alle tenebre della rovina di Israele e del peccato delle nazioni.
B 6

Lc 2,25-32
Es 40,34-35
Mosè non aveva potuto vedere la gloria di Jahvè senza morire; Simeone lo contempla prima della propria morte.

Lc 1,34
Mt 21,42
1 Cor 3,11
1 Pt 2,6-8
Ef 2,20
Se Gesù è una pietra di inciampo, egli è prima di tutto la pietra angolare.
B 62

Lc 2,35
Ez 14,17
Questa parola si rivolge direttamente a Maria.
Ma vi si può vedere anche un'applicazione a Maria e un testo che riguarda Israele.
Maria realizza così in sé ciò che è stato predetto dell'Israele collettivo.

Gv 19,25-27
Ef 6,17
Eb 4,12
Ap 1,16
Forse è anche un'allusione profetica alle parole di Gesù a sua madre.
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