Lo Spirito Santo nella Liturgia

D 57

Giubileo

Rif.

Per le religioni semitiche, il tempo si divide in 7; il settimo giorno, il settimo anno ( e forse l'anno che chiudeva sette gruppi di anni ) erano nefasti e bisognava preservarsi dalla collera divina non lavorando perché ogni azione intrapresa sarebbe stata destinata all'insuccesso.
Questo « tabù » del settimo giorno e del settimo anno è un modo religioso per regolare il riposo delle bestie e degli uomini e il maggese della terra.
Quando questa organizzazione viene assunta da Israele, l'incentivo cambia: non è più il tabù sacro che detta questo ritmo, non è neppure più essenzialmente il riposo, è prima di tutto l'idea della mutua carità in cui ogni fratello è « liberatore »
B 26
del suo fratello con la « remissione » dei debiti.
La legislazione spinge così lontano le prescrizioni di questa « remissione » da farla diventare praticamente utopistica.
I profeti descrivono allora l'avvenire escatologico sotto i tratti di un anno sabbatico o giubilare, profezia che Cristo riprende a sua volta per definire la sua opera e quella dei suoi apostoli.

Testi

Rilievi

Rif.

Es 23,10-12
Il vecchio « Codice dell'Alleanza », parlando del riposo del sabato
D 58
e di quello dell'anno sabbatico, dà loro già un carattere sociale e caritatevole.
Questa visione si rifà d'altronde a delle ragioni pratiche: la terra di Palestina non si rigenera tanto presto come quella d'Egitto, occorre lasciare un po' di riposo.

Es 21,1-6
Stesso principio caritatevole a proposito della schiavitù, ridotta, per quanto possibile, al ritmo dell'anno sabbatico.

Lv 25,8-28
Questa parte della Legge di santità potrebbe essere di Mosè.
Si tratta qui, non più dell'anno sabbatico, ma dell'anno giubilare ( 49° o 50° ? ).
Vi si vede una nuova prescrizione: il ritorno delle terre alienata alle famiglie che le possedevano ( legislazione simile al diritto del fratello di un defunto di prendere in sposa la vedova del defunto ).
F 42

Lv 25,13-17
Questa sezione può essere dell'epoca dei Giudici.
Vuol mostrare che ogni contratto di vendita non è, in fondo, che un contratto di locazione fino al prossimo giubileo.

1 Re 21,1-3
Mi 2,2-4
Is 5,8
Am 8,4-8
I pericoli della civiltà urbana sono tuttavia reali e violano le leggi precedenti.

Dt 15,1-18
La situazione dei poveri, proletari nella nuova civiltà, obbliga il Dt. a considerare l'anno sabbatico come un anno in cui si attiva fino alla remissione dei debiti.

Dt 31,9-13
Dt. fissa la lettura della Legge nella festa che apre l'anno sabbatico: questo diventa da allora come un nuovo soggiorno nel deserto dove tutto si purifica nel rinnovo dell'Alleanza.
Si noti che Dt. non parla più di maggese!

Ger 34,8-22
2 Cr 36,21
Lv 26,34-35.43
Ma la Legge non è osservata e un intervento tardivo di Sedecia non basta a prevenire la punizione.
Questa punizione sarà come un lungo anno di riposo che Dio dà alla sua terra, poiché Israele non le ha dato questo riposo.

Lv 25,23-24.39-55
Ez 46,17-18
Questa nuova legislazione corregge l'antica.
Si è in una civiltà sempre più urbana: la nozione di eredità familiare tende a perdersi.
Si veda a questo proposito la distinzione tra i vv. 29-30 e 31.
Notare soprattutto l'introduzione del principio del riscatto ( gŏ'ĕl )
B 27
che, dottrinalmente, finirà col raggiungere l'idea della remissione e della redenzione.
Si noti infine le prime riflessioni teologiche: non si può alienare la terra perché appartiene a Dio ( v. 23 ); si deve liberare lo schiavo perché è stato liberato dall'Egitto ( v. 42 ).

Ne 10,30-32
1 Mac 6,49-53
Lv 25,9
Ne. s'immagina, e i Mac. dopo di lui, che bisogna tendere di nuovo all'osservanza letterale di questa Legge.
Il Lv. stesso sembra rinforzare l'antica Legge aggiungendovi un versetto che stabilisce, contrariamente al Dt., che l'anno sabbatico cominci con la festa dell'Espiazione; ciò orienta ancor più verso l'idea del giubileo come remissione dei peccati.

Is 61,1-2
Lc 4,18-22
Mt 26,28
At 13,38
Gal 3,28-29
Il Trito-Isaia annuncia per gli ultimi tempi il vero « anno di riscatto ».
Effettivamente, Cristo applica a sé la profezia.
L'era della remissione dei debiti è aperta.
D 21
Non c'è più né schiavo né libero; tutti sono fratelli nell'eredità familiare ( Gal ).
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