Cristo

B 64

Cristo e il Padre

Rif.

Per san Giovanni, la descrizione dei miracoli operati da Cristo serve solo a penetrare nella sua coscienza e a manifestare le sue relazioni col Padre.
La fede è propriamente la capacità di interpretare i segni in funzione di questa personalità divina del Figlio.
Le opere del Figlio sono quelle del Padre; egli vi ha compiuto la sua volontà; con esse partecipa alla sua gloria, alla sua verità, alla sua vita.
Egli è un testimone, un'immagine, un inviato; ma il Padre opera in lui a tal punto che Cristo può anch'egli chiamarsi « Colui che è ».

Testi

Rilievi

Rif.

Gv 5,17-20.30
L'agire del Padre continua come prima, ma in Gesù, che è in una totale dipendenza dal Padre.

Gv 9,4-5
Gv 10,25-38
Si ritrova il tema delle « opere » del Padre, ma questa volta nel contesto dell'« inviato ».

Gv 5,19.30
Nm 16,28
Ger 23,16
Is 21,10
Dt 18,15-20
L'unità del Figlio e del Padre è espressa in termini di conoscenza: vedere, capire.
È un classico vocabolario dei profeti.

Gv 3,31-32
Mt 11,25-27
Gv 3,35
Tuttavia il vocabolario profetico è insufficiente per dare un'idea della situazione privilegiata di Cristo.
Perciò lo si completa con nuove immagini ( venire dall'alto; rimettere tutto nelle sue mani ).

Gv 3,35
Gv 5,20
Gv 17,21-26
Gv 10,17
Ma è soprattutto l'amore l'elemento che servirà a descrivere le relazioni tra il Padre e il Figlio.

Gv 3,13
Gv 1,18
Cristo apporta la rivelazione definitiva, perché egli è il testimone del Padre.
B 18

Gv 18,37
Gv 3,36
Gv 11,25-27.41-42
Egli partecipa a tutta la verità del Padre, come a tutta la sua vita.
B 31

Gv 5,43
Gv 7,18
Gv 4,34
Gv 6,38
Gv 8,28-29
Il Figlio esprime i suoi rapporti con il Padre specialmente con la sua obbedienza.

Gv 1,6
Gv 3,17-18.28
Gv 5,36
Gv 20,21
Egli non è venuto « da sé », ma nel nome del Padre.
Questa idea viene espressa nel tema della missione
B 28
da parte del Padre.

Gv 5,23-24
Gv 12,44-45
Gv 8,29
Questa missione è tale che l'inviato compie in sé l'azione stessa di colui che lo manda e tende a identificarsi con lui.

Gv 10,14-17
Gv 14,10-11
Gv 17,21-23
Queste formule esprimono la reciprocità dei rapporti tra Padre e Figlio.

Gv 17,1-5
Gv 12,20-28
Gv 13,31-32
Gv 8,50
La comunanza nella gloria
A 29
esprime la stessa identità.

2 Cor 4,4
Col 1,15
Eb 1,3-4
Il cristianesimo primitivo avrà altre immagini con lo stesso senso: immagine,
B 19
riflesso, ecc.
Indice