Dio

A 29

Gloria di Dio

Rif.

La "gloria ( kabod ) designa in ebraico il valore, il peso si qualche cosa, l'importanza e la fama di qualcuno.
Si parlerà della gloria di Dio come della sua importanza, della sua potenza, della sua maestà.
Era specialmente lo splendore della luce e della nube che si manifestava nella sua apparizione.
A 27
La gloria di Dio è la rinomanza che egli si è procurato con i suoi prodigi.
Ma la gloria di Dio, mentre possiede questa caratteristica teocentrica, diventa anche il mezzo col quale Dio si rivela al mondo, si comunica all'uomo.
Diventa una caratteristica dell'era messianica, in cui l'uomo parteciperà della gloria stessa di Dio.

Testi

Rilievi

Rif.

Gen 13,2
Gen 31,1
Gen 45,13
Is 10,3
Sal 8,6
1 Re 3,9-14
1 Cr 29,18
La gloria si riferisce a tutto ciò che ha successo, ricchezza, splendore.

Es 14,4
Ez 28,22-23
Nm 14,21-22
Sal 24
Sal 47,6-10
Sal 96,3-8
Sal 108,6-7
Is 44,23
Dio ha la sua gloria, ossia la sua fama.
Egli "si glorifica" cercando la sua fama nella salvezza del popolo.

Is 35,1-4
Si noti in questo testo, i due sensi della gloria: lo splendore del Carmelo e la fama di Dio.

Sal 8
Sal 19,2-7
Sal 29,3-9
Sal 104
1 Cor 15,40-41
La gloria di Dio si manifesta anche nella creazione, specialmente nella tempesta.
A 37

Ez 20,9-14
Ez 36,21-23
Is 48,9-11
Sal 29
Sal 66,2
Sal 79,9
Nm 14,13-19
Ger 14,21
Questi passi manifestano il netto teocentrismo della Scrittura: Dio agisce nel mondo per "la gloria del suo nome", specialmente là dove il suo amore è gratuito.
A 15
L'uomo deve "dare questa gloria" a Dio, attraverso la sua preghiera.
D 65

Ger 13,15-17
Sal 136,1-3
Dt 10,12-22
La virtù della religione consisterà essenzialmente nel rendere "gloria" a Dio.

Es 24,16-18
Es 40,34-36
Nm 19,21-22
Dt 5,22-26
2 Cr 7,1-2
Is 6,1-7
Dio si rivelava sul Sinai nella luce, nel fuoco, nella nube.
A 27
Sotto l'influsso dei testi sacerdotali questi fenomeni naturali sono sostituiti dalla "gloria".
Ez 1,4-28
Ez 10,4-19
Ez 43,1-5
Sal 26,8
Sal 63,3
Soprattutto il profeta Ezechiele ha posto in Sion la presenza della gloria.
È verosimile che egli alluda con ciò allo splendore della liturgia dove la gloria ha la sua sede.
E 22
B 81

Is 40,3-5
Is 60,1-2
Is 62,1-2
Is 66,18-19
Sal 73,23-26
La gloria appariva, nel finale di Isaia, come la caratteristica dell'era messianica, quando Dio si comunica agli uomini comunicando loro questa "gloria".

2 Cor 3-4
Mt 17,2-8
La gloria che presiedette alle Alleanze del Sinai e di Sion circonda effettivamente la nuova Alleanza attorno a Cristo.

Gv 1,14
Gv 2,11
La "gloria" di Cristo manifesta la sua qualità di persona divina.

2 Cor 3,18
Fil 3,17-21
Gv 14,12-14
Gv 21,19
La vita morale di ogni fedele e quella futura di risorto sono così echi della gloria di Dio.
Là ora Dio ha la sua fama e la sua rivelazione.
Si noti, in Paolo, il legame tra croce e gloria.

Gv 5,41
Gv 7,18
Gv 8,50-54
In questi testi il senso di "gloria" è piuttosto greco e indica la "reputazione", l'"onore".

Gv 7,39
Gv 12,16
Terzo significato della gloria di Cristo, intesa qui come designazione della risurrezione.

Gv 17,1
Gv 12,23
Gv 13,31-32
Sintesi tra il tema della glorificazione e quello dell'ora.
Così la gloria è legata alla morte di Cristo.

Gv 12,20-28
Gv 13,31-32
Gv 17
Nel discorso dell'ultima Cena, Giovanni fa la sintesi dei diversi significati della glorificazione di Cristo.
Indice