Dagli scritti di Fra Leopoldo Maria Musso dei Minori

B62-A4

Per concessione speciale del Rev. P. Provinciale di Torino

( Vietata ogni riproduzione )

( Continuazione v. num. precedente )

14 agosto 1908, Vigilia dell'Ascensione di Maria Verg., ore 22, Adorazione del SS. Sacramento

Domando io a Gesù la grazia di allontanarmi dal desiderio e dal tumulto del mondo.

Dammi, sommo mio Bene, di pensar solo a Te, amabile Gesù mio!

Gesù mi disse: Quando sarai nella tua povera cella, segna anche questo pensiero.

Alzati non più tardi delle tre e tre quarti o delle quattro della mattina; è l'ora dell'adorazione.

Ora del silenzio; l'ora più acconcia per l'adorazione.

Mio Dio, che paradiso stare con Te; o Signore, è vero gaudio della tua misericordia!

Domandami qualcosa che sia oggetto del tuo amore.

Dolce Gesù, tu Io sai quello che desidero: è che tutto il mondo ti ami immensamente, e che tu salvi tutti.

Tu sei figlio del mio Cuore, come sempre ti dissi; figlio mio, la sera cibati appena appena per reggere il tuo corpo, perché ho da farti segnare cose d'importanza.

Se io volessi non farebbe bisogno che tu ti cibassi, ma a nessuno deve dare nell'occhio il tuo operare a questo riguardo.

Continuando l'adorazione della vigilia dell'Assunzione di Maria Vergine il mio Gesù mi disse: Caro figlio, tu pensi sempre a me e io penso sempre a te.

Mio Dio, quanto amore e grazia! gli dissi, vale più stare un minuto con te, mio Gesù, che cent'anni col mondo, con tutte le sue promesse e piaceri; ma chi legge questo scritto può comprendere questo linguaggio? lo comprende bene l'anima che vive solo per Gesù!

Ma per quanto amore porto a Gesù Crocifisso, esso non va disgiunto dall'amore alla sua SS. Madre, ed Ella stessa tanto si compiacque di vedere il suo Divin Figlio amato, che mi disse: Da quel Cuore di mio Figlio che tu tanto ami, uscirà ogni bene paradisiaco.

Gesù: Caro figlio, hai già, dimenticato l'afflizione che avevi?

Mio Gesù sei tu che mi impasti come vuoi, mi dai dolori, consolazioni, stanchezza, sonno che non posso mai saziarmene, umiliazione!

Ebbene Gesù, con tutta questa roba che tu permetti, io non sono mai stato così deliziato: come non fare ciò che vuoi tu, mio Gesù?

Gesù Crocifisso che parla: Caro figlio, ricordati d'alzarti al più tardi alle ore quattro; io desidero stare molto tempo con te.

Ore 23: Questa sera non ti lascio tanto presto andare a riposo: l'amore che ho verso di te è indescrivibile; guai a te se tu non mi segui alle mie chiamate.

Mi vuole un vero serafino del suo Cuore trafitto su questa terra, e non vuole che si cancelli sillaba di quanto scrivo.

Se sapessi, mio Leopoldo, quanti meriti troverai un giorno per lo stare vicino a me e fare la mia obbedienza!

Comprendere quanto scrivo certamente è più facile per una persona che sia tutta spirituale, che arriverà a comprendere quanto è immensa la misericordia di Dio, solo quando la sua potenza e sapienza opera anche nelle persone idiote.

Figlio mio, grande è l'amore che io ti porto, guai se tu non tieni caro il tempo che ti resta! Voglio che tu pensi sempre a me: io ti darò tanto amore e grazia per compiere il mio desiderio, se tu non lo fai è per tua negligenza.

Considera bene, mio Gesù Crocifisso, ciò che vuoi tu lo voglio io.

Il mio Gesù si fece promettere, e ho promesso sopra il suo Cuore trafitto, d'amarlo con tutte le potenze della mia anima per tutto il tempo della mia vita, sfidando ogni dolore, ogni pena sempre colla forza suprema.

Quanto ti voglio bene, principalmente quando ti cibi del mio Corpo nella SS. Comunione; sebbene io non ti dia in quel momento grandi segni del mio amore, tuttavia l'anima diventa sempre più angelica colla mia grazia e virtù.

Presto è mezzanotte: un po' di riposo con Gesù per saziare col riposo questa povera creta del mio corpo, che mi ha dato Dio.

Adorazione del 15 agosto 1908 Maria SS. Assunta

Se tu sapessi, figlio, cosa ti pende sul capo!

- Povero me! è cosa buona? - Altro che! è cosa buona, bella e santa: oggi voglio manifestarti la benevolenza del mio Cuore, perché molto, ami il mio figlio Gesù.

Sta guardingo, mio figlio, dalle suggestioni del demonio, principalmente quando fai l'adorazione; ricordati che l'astuto tentatore ha maniere così fini di persuadere conoscendo quanto è fragile l'uomo! ma ricordati che hai la protezione della tua Mamma Maria SS.

Quelli che amano adorare il mio Divin Figlio Gesù Crocifisso, non solo ne hanno il merito da mio Figlio, ma io, sua Madre, spando nel loro cuore le più dolci consolazioni. ( Detti di Maria Santissima ).

L'opera già intrapresa, Gesù Crocifisso vuole che si metta sotto la protezione di Maria SS.

Adorazione del 15 agosto 1908, ore 22

- Appunto perché hai sempre avuto grande venerazione a mia Madre, Maria SS., voglio fare il tuo cuore tutto d'oro e sopra collocherò perle preziose.

La misericordia di Dio: Gesù e Maria per la loro misericordia mi hanno assicurato l'unione col loro Cuore, e che molto avrò da scrivere sempre per il bene delle anime.

La Vergine Santa mi domandò se consento di fare la volontà sua e di suo Figlio nell'operare santamente; io le risposi: Ma chi crederà a tanta roba fattami segnare, e molte cose tanto in mio favore?

La Vergine SS. rispose: Saranno le opere.

Gesù e Maria mi ripetono: Guai a te se vieni meno; noi abbiamo volto gli occhi sopra di te per servizi che si manifesteranno più avanti.

Ti ricordi, Leopoldo, quando ti dicevo che ho molte cose a dirti e che grande confidenza ci sarebbe stata fra me e te? quantunque sembri che ti abbia già palesato molte cose, in realtà ho ancora da incominciare.

Gesù e Maria parlano: Tanto è l'amore che ti portiamo che a momenti siamo costretti a parlarti a viva voce; in conclusione questo sia il testamento: che tu sii unito per sempre al nostro Cuore e tu tenga scolpito nel tuo cuore i nostri nomi Gesù e Maria.

Adorazione del 16 agosto 1908 - S. Rocco, mattino, ore 3,30

- Figlio, mi vedi sopra questa croce malconcio, insanguinato; amami, verrà presto il giorno che mi vedrai nello splendore della mia gloria.

Ricordati bene, come se tu avessi un chiodo in fronte, di tenere conto perfino dei minuti; breve è il tempo di vita che ti rimane; se ti dò tanto amore è per avanguardia nella battaglia che hai da sostenere.

Questo luogo non è per godere, ma una preparazione e il conforto che tu avrai è quello di aver fatto la mia volontà.

- Il demonio si aggira sempre a te d'intorno per strapparti fosse pure il più piccolo pensiero santo dovuto a me, per convincerti sinistramente: sta in guardia.

Adorazione del 17 agosto 1908

Il mio Gesù parla: Tu mi hai chiamato il mio « amore ».

- Si, perché Tu sei degno, mio Dio, d'ogni bene, adorazione, venerazione, benedizione.

- Figlio, avrai da me grande amore e grazia, in cambio di certi religiosi che pretendono calpestarmi negando ciò che con fede dovrebbero credere, e mentre dovrebbero consolare il mio Vicario in terra gli danno invece dispiaceri, non volendo piegarsi a ubbidirlo in ciò che ha diritto. ( Intende dire dei modernisti ).

Adorazione del 18 agosto 1908

Gesù: Il mio ed il tuo cuore in avvenire bruceranno d'amore, santo.

- Quando penso alle anime che leggeranno queste pagine, resto perfino umiliato.

Gesù: E perché, figlio? - Perché mi pare di parlare troppo in favor mio, a lode mia.

Gesù: Mai sai bene che te l'ho già detto che sei troppo piccolo.

Non sono io che ti detto tutto quello che scrivi, affinché la mia misericordia risplenda più che il sole, per tutto il mondo?

Sempre come già ti dissi, quando hai qualche momento libero, vieni da me: se non ti faccio scrivere, prega, ma non vada perduto un minuto di tempo!

Se sei interrogato su questo punto: « Come ti parla il tuo Gesù Crocifisso? Senti proprio la sua voce? »

Sì, ti parlo con, la mia voce interna e il mio Spirito si comunica col tuo che ai miei voleri si piega. ( Risposta di Gesù su tale interrogazione ).

- Caro Gesù, quanto ci resta pesante, quando vengono a parlare di coserelle di questo o di quello: io non vorrei neanche rispondere; principalmente certuni tolgono la buona fama ad altri come fosse la cosa più semplice: che cosa deforme! il Santo Vangelo non insegna così!

- Figlio, questi tali vengono da te se non per tentarti, ma perché non sanno certo che tu sei il mio Fra Leopoldo.

Non c'è anima al mondo che possa, immaginarsi ciò che possa fra me e te in questa povera cella.

Il mio Crocifisso Gesù: Soffri per amore del tuo Crocifisso Gesù, il più grande sofferente del mondo!

Tu non devi inquietarti per qualunque contraddizione: Ti prenderei il tuo cuore, lo trafiggerei e lo tempesterei di sante iscrizioni.

E non potrebbe Gesù farlo lo stesso?

- La tua missione è già stabilita.

- Con l'amore che mi vuole il mio Gesù ( essendo Dio di bontà e sapienza infinita, vede l'avvenire ), disse tutto quello che io farò: lo faccio tanto volentieri per meritarmi tanto bene dal mio Gesù Crocifisso!

Io mi rivolgo a tutta la corte celeste e al Paradiso intero per aiuto, affinché non mi allontani mai un minuto dal Cuore trafitto del mio Gesù Crocifisso.

Ah! se potessi narrare al mondo ciò che è nascosto nel Cuore trafitto di Gesù Crocifisso!

Oh! che gaudio, che paradiso per chi ama Gesù!

Risplenda di viva luce di bontà, la misericordia di Dio.

Nel vedermi lodato mi umilio profondamente in me povero peccatore.

Adorazione del 19 agosto 1908

- Tutto quello che ti ho fatto segnare è come uno specchio; cioè devi ricordarti che io sono stato maltrattato, crocifisso e tu devi specchiarti in me, nelle tribolazioni, nelle croci, nel bene immenso che ti voglio, quando soffri con me in croce per amore del tuo Crocifisso Gesù; e non venir meno in tutte le occasioni che si presentano.

Adorazione del 20 agosto 1908

- Tutti i buoni fedeli sanno che qui in terra non sono per godere, ma per prova, in preparazione; e a te restano ancora molte croci e in queste croci io ti voglio concedere grazie senza misura, perché soffri con me in croce; e quando le afflizioni ti si presentano, allora ricorderai quanto amore ti porto, quante grazie ti feci e che si deve avere una preparazione costante.

Sempre con me unito alla croce! Io sarò, come sempre ti dissi, la tua forza; non sarai santo se non continui a passare per la croce.

Adorazione del 22 agosto 1908, mattino, ore 3,45

Gesù che parla: Caro Leopoldo, sopra il tuo capo cadrà tutta la responsabilità: quanti disgusti avrai da sopportare per me.

- Caro Gesù, quando mi si presentano alla mente i momenti paradisiaci che tu mi dai in quella piccola cucina, là nascosto! …

Non un'anima in quel convento poteva immaginare i dolci colloqui con cui il tuo Spirito visitava l'anima mia, dandomi gioie celesti a mio conforto, mentre era una catena di continue sofferenze per sei anni!

E tu bontà infinita me lo dicevi che volevi macinarmi, ma io non capivo, perché quando venivi a visitarmi col balsamo celeste della tua misericordia m'infondevi nel cuore l'amore dei Serafini verso di te tanto da sollevarmi sopra tutte le gioie e tutte le grandezze del mondo; amavo allora di non venire scoperto; nei momenti in cui tu innalzavi l'anima mia con affetti santi, andavo dicendo tra me: ma io sono più ricco, più onorato che tutti i re della terra e non cambierei la mia condizione con la loro.

Gesù che parla: Sebbene tu abbia a soffrire su questa terra, tu avrai il paradiso in te stesso, perché io sono sempre con te.

Io e tu non ci lasciamo più per tutta l'eternità: voglio fare del tuo cuore una fornace ardente d'amore che non si spenga mai.

Gesù si fece promettere seriamente che tra il suo Cuore e il mio sia confermata l'unione che per qualunque contrarietà non venga mai meno; e che nel lavoro i nostri due cuori siano come due specchi che si guardano.

( Continua )


Ogni volta che nel nostro Bollettino, si trovi parole, espressioni o il menomo accenno a santità, intendiamo darvi solo fede puramente umana, sottoponendoci totalmente ai decreti di Sua Santità Urbano VIII e dei Suoi Successori.

N. d. R.