Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo

" Con Lui, sarai sapiente! "

Non ha studiato teologia, Leopoldo, ma ha le idee chiarissime sulla chiamata di Dio e sulle urgenze del suo ( e nostro ) tempo, e scrive: "Tu, o modernista, che pretendi di riformare il mondo e vai affaticandoti a cercare la verità, che con testarda e superba pazienza non vuoi piegare il capo alla luce vivissima, allo splendore della Croce ( questa è veramente la sapienza di Dio, che estende il suo regno, riformando e santificando le anime, il mondo, questa è la vera sapienza del Signore ), non temere di troppo umiliarti, mettiti ai piedi del Santo Crocifisso e con riverenza, umiltà e fede prega piuttosto Dio che sani il tuo cuore dalle piaghe nocive che ti sono d'impedimento a vedere chiaro, studia attentamente e dimostra pietà, e vedrai quanta utilità e sapienza troverai nella Croce santa, ci troverai la Verità santissima.

Piega il capo, fanne tesoro e diverrai un grande sapiente da riformare te stesso e da ringraziare l'altissimo Dio di aver dato lume e fede al tuo intelletto, e sarai per grazia del Signore l'esempio altrui e avrai pace e gaudio nel cuore e nell'anima tua" ( 26 dic. 1910 ).

I novatori del suo ( e nostro ) tempo, cercano la sapienza?

Ebbene, suggerisce loro, pregando, fra Leopoldo, la cerchino soltanto in Gesù Cristo, in Lui Crocifisso, perché non ce n'è un'altra: "Dolce Gesù, dallo splendore della Croce, Tu infondi nell'anima nostra fede salda e profonda.

L'uomo di buona volontà più studia il Santo Crocifisso, più si diletta a sfogliare un libro tanto prezioso e più il buon Gesù l'accarezza e gli apre la via di santità, come fecero i santi" ( 28 dic. 1910 ).

"Da questo libro santo - il Crocifisso - non esce mai il mio spirito; l'immagine del mio Signore, del mio Dio Gesù Crocifisso, sia questo mio nutrimento, mia consolazione, mia preghiera, mia meditazione, mia contemplazione.

Tu, Gesù, sei la vera pienezza del sapere, salute delle anime, fonte dei più sublimi meriti, delizia del nostro cuore, prodigio nostro santissimo: oh, sapere Te, mio Signore, mio regno, mio tutto!" ( 30 dic. 1910 ).

Alla luce di questa sapienza della Croce, gli appare sempre più chiara la situazione in cui è chiamato a dar vita alla sua "opera", la quale nascerà proprio da questa sapienza, dal Cuore trafitto e dalle piaghe aperte del divino Martire del Calvario.

Gesù dice a Leopoldo: "Quanto preferisco te in confronto di certi preti!

Voglio dire non di tutti, ma pochi sono in confronto del grande numero dei miei ministri che si perdono, che si allontanano dal mio amore, anzi gli oltraggi che mi fanno, oltrepassano la misura".

"Figlio mio, cammina sempre così in preghiera: in questo modo saremo così intimi come te lo promisi anni fa nella S. Comunione nella mia casa - la chiesa di S. Dalmazzo, dei PP. Barnabiti" ( 12 febb. 1911 ).

La preghiera del piccolo frate si fa ardente a chiedere la realizzazione dell'"Opera" del Signore: "Mio Signore, mio Dio, suscita presto anime generose nell'Ordine tuo futuro, perché vedi bene, mio Gesù, che in questi tempi di tenace incredulità, in questo mondo, di Te l'uomo superbo non ne vuol più sapere e cercano ognor più di scrutinare nel libro divino dove nascondi i tuoi segreti: la scienza superba non si contenta più delle prove fedelissime che diedero gli Apostoli per mezzo tuo, nostro divin Maestro, i santi e i martiri.

Di penitenza il mondo non ne vuol più sapere, anzi peggio il mondo ama onori e ricchezze, di far trionfare il vizio e s'ingolfa nelle cose oscenissime, esecrande, tendendo a scoronarti della aureola della tua divinità; un delitto più orrendo non potrebbe l'uomo inventare!" ( 4 marzo 1911 ).

In breve, Leopoldo ha detto tutto: "l'Ordine futuro" sarà interamente del Crocifisso e lo esalterà, lo glorificherà fino all'ultimo, contro l'immoralità del mondo e la scienza superba, contro la nuova esegesi e la nuova teologia, che negano il Cristo.

Farà brillare lo splendore del Cristo Crocifisso e raccoglierà le anime e il mondo attorno a Lui, nella sua pedagogia, nella sua mirabile attrattiva di luce e di amore.

Gesù stesso manderà a Leopoldo coloro che daranno vita a questo "Ordine". Non c'è da temere.

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