Osservazioni sulla morale Cattolica

VIII. La Religione è necessaria per il popolo

Quelli che hanno scritta e contornata in tanti modi questa sentenza, hanno fatto alla Religione una più larga testimonianza di quello che pensavano.

Poiché hanno detto che vi è qualche cosa di necessario che i loro sistemi non saprebbero dare: e allora a che servono mai?

hanno detto che i loro sistemi sarebbero dannosi se fossero universali, e che la loro divulgazione sarebbe pessima.

Del resto questa asserzione mi sembra includere un falso supposto, cioè che i dotti, e i potenti e i ricchi, quelli insomma che si intendono esclusi, quando si dice popolo, non abbiano bisogno della religione.

Se fra il popolo vi ha qualche miscredente non si può supporre ragionevolmente ch'egli dirà: La religione è necessaria per i potenti, e per i dotti e per i ricchi?

Questi riguardano la religione come necessaria nel popolo, perchè egli si accontenti dello stato attuale; e quell'altro la vorrebbe in essi per determinarli ad avvicinarsi alla giustizia.

Il tempo e il progresso dei lumi hanno distrutte istituzioni orribilmente ingiuste, ma che nello stesso tempo erano mezzi di conservare la società: tale è la schiavitù degli antichi.

Non si può considerare un momento la storia senza vedere che, tolta quella, il moto della macchina sociale è divenuto più complicato; poiché niente rende le questioni politiche più semplici che il silenzio forzato di molti: una parte è contenta dell'ordine delle cose, e l'altra non può opporvisi: nulla di più quieto.

Allora l'influenza della religione è divenuta tanto più necessaria, quanto le tendenze a rompere l'ordine erano meno contenute.

Ma allora appunto lo stesso progresso di lumi rendeva impossibile la durata delle assurde religioni esistenti.

Ma ci voleva una religione che comandasse la moderazione agli uni e la pazienza agli altri, e sopratutto una religione che potesse persuadere gl'intelletti i più rozzi e i più raffinati, la religione Cristiana.

Essa diventa necessaria in proporzione del progresso dei lumi.

Dico necessaria alla società, non perchè io creda ch'ella debba essere un mezzo: nessuna idea mi sembra più falsa di questa; ma per mostrare la sapienza della religione proporzionata a tutti gli stadi della società che è fatta per la religione.

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