Geremia

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Capitolo 20

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

1 Pascùr figlio di Immèr, sacerdote e sovrintendente capo del tempio, udì Geremia predire tutte queste cose.
2 Pascùr fece fustigare il profeta Geremia e quindi lo mise in ceppi nella prigione che si trovava presso la porta superiore di Beniamino, nel tempio del Signore.
3 Quando poi il giorno dopo Pascùr fece liberare dai ceppi Geremia, questi gli disse: « Il Signore non ti chiama più Pascùr, ma Terrore all'intorno ».
4 Perché così dice il Signore: « Ecco io darò in preda al terrore te e tutti i tuoi cari; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Metterò tutto Giuda nelle mani del re di Babilonia, il quale li deporrà a Babilonia e li colpirà di spada.
5 Consegnerò tutte le ricchezze di questa città e tutti i suoi prodotti, tutti gli oggetti preziosi e tutti i tesori dei re di Giuda in mano ai suoi nemici, i quali li saccheggeranno e li prenderanno e li trasporteranno a Babilonia.
6 Tu, Pascùr, e tutti gli abitanti della tua casa andrete in schiavitù; andrai a Babilonia, là morirai e là sarai sepolto, tu e tutti i tuoi cari, ai quali hai predetto menzogne ».

Estratti diversi dalle « Confessioni »

7 Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre, mi hai fatto forza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno; ognuno si fa beffe di me.
Ger 15,10+
8 Quando parlo, devo gridare, devo proclamare: « Violenza! Oppressione! ».
Così la parola del Signore è diventata per me motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno.
9 Mi dicevo: « Non penserò più a lui, non parlerò più in suo nome! ».
Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo.
Ger 23,29
Gb 32,19-20
Sal 39,4
10 Sentivo le insinuazioni di molti: « Terrore all'intorno! Denunciatelo e lo denunceremo ».
Tutti i miei amici spiavano la mia caduta: « Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta ».
Sal 31,14
11 Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori cadranno e non potranno prevalere; saranno molto confusi perché non riusciranno, la loro vergogna sarà eterna e incancellabile.
12 Signore degli eserciti, che provi il giusto e scruti il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di essi; poiché a te ho affidato la mia causa!
Ger 11,20+
13 Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perché ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.
14 Maledetto il giorno in cui nacqui; il giorno in cui mia madre mi diede alla luce non sia mai benedetto.
15 Maledetto l'uomo che portò la notizia a mio padre, dicendo: « Ti è nato un figlio maschio », colmandolo di gioia.
Gb 3
Ger 1,5
Ger 15,10
16 Quell'uomo sia come le città che il Signore ha demolito senza compassione.
Ascolti grida al mattino e rumori di guerra a mezzogiorno,
Gen 19,24-25
17 perché non mi fece morire nel grembo materno; mia madre sarebbe stata la mia tomba e il suo grembo gravido per sempre.
18 Perché mai sono uscito dal seno materno per vedere tormenti e dolore e per finire i miei giorni nella vergogna?
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Abbreviazioni
20,3 Terrore all'intorno: il nome richiama la distruzione operata dal nemico ( Ger 6,25; Ger 46,5 )
20,7-18 Geremia sedotto dal Signore
Altro lamento o "confessione" di Geremia.
20,7 Dio seduce le persone?
hai prevalso: queste immagini di seduzione e di lotta sottolineano l'opera di Jahve sul profeta.
Quest'ultimo sembra qui ribellarsi contro un Dio che ritiene responsabile della sua sventura.
Espressioni di una simile disperazione son rare nella bibbia ( cf. tuttavia Gb 3,1s;
Sal 88 ).
Però Geremia conserva la certezza che Jahve è il Dio della grazia e nel momento stesso in cui è afferrato dall'angoscia lancia un grido di speranza ( vv 11-13 ).
20,10 Terrore all'intorno: espressione cara a Geremia, della quale i suoi avversari non avranno mancato di fare la parodia ( cf. Ger 6,25; Ger 20,3; Ger 46,5; Ger 49,29 ).
20,12 che provi il giusto: oppure « con giustizia », secondo 2 mss ebr., sir.,
versione araba ( cf. Ger 11,20 ).
20,13 la vita del povero o « del misero » o « del mendicante » 'ebiôn, ma il termine è praticamente sinonimo di « povero » `anaw ( cf. Ger 22,16 ), e assume qui un significato religioso: colui che è provato in mezzo agli uomini e ripone la sua fiducia in Dio.
I « poveri di Jahve » ( cf. Sof 2,3+ ) rappresenteranno la posterità spirituale di Geremia.
20,14-18 Le espressioni qui usate si avvicinano a quelle di Gb 3
20,14 Geremia, chiamato fin dal grembo materno ( Ger 1,5 ),
maledice il giorno della sua nascita.
Questa maledizione, che sarà ripresa da Gb 3, costituisce il punto culminante della sofferenza interiore del profeta