Salmi

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Capitolo 39 ( 38 )

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

L'uomo è un nulla davanti a Dio

1 Al maestro del coro, Iditun. Salmo. Di Davide.
2 Ho detto: « Veglierò sulla mia condotta
per non peccare con la mia lingua;
porrò un freno alla mia bocca
mentre l'empio mi sta dinanzi ».
3 Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene,
la sua fortuna ha esasperato il mio dolore.
Sal 37,1+
4 Ardeva il cuore nel mio petto,
al ripensarci è divampato il fuoco;
allora ho parlato:
5 « Rivelami, Signore, la mia fine;
quale sia la misura dei miei giorni
e saprò quanto è breve la mia vita ».
Sal 89,48
6 Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni
e la mia esistenza davanti a te è un nulla.
Solo un soffio è ogni uomo che vive,
Gb 7,6.16
Gb 14,1.5
Sal 73,20
Sal 90,9-10
Sal 62,10
Sal 94,11
Is 40,7
Qo 2,21s
Qo 6,2
7 come ombra è l'uomo che passa;
solo un soffio che si agita,
accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.
8 Ora, che attendo, Signore?
In te la mia speranza.
9 Liberami da tutte le mie colpe,
non rendermi scherno dello stolto.
10 Sto in silenzio, non apro bocca,
perché sei tu che agisci.
11 Allontana da me i tuoi colpi:
sono distrutto sotto il peso della tua mano.
12 Castigando il suo peccato tu correggi l'uomo,
corrodi come tarlo i suoi tesori.
Ogni uomo non è che un soffio.
13 Ascolta la mia preghiera, Signore,
porgi l'orecchio al mio grido,
non essere sordo alle mie lacrime,
poiché io sono un forestiero,
uno straniero come tutti i miei padri.
Es 12,48+
Lv 25,23
Sal 119,19
14 Distogli il tuo sguardo, che io respiri,
prima che me ne vada e più non sia.
1 Cr 29,15
Gb 7,19
Gb 14,6
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Abbreviazioni
39,1 Percorsa da una sottile vena di amarezza, con accenti ora forti, ora ispirati a uno sconsolato pessimismo, questa composizione sembra contrapporsi all'ottimismo del Sal 8.
L'uomo è visto qui nei suoi limiti, sempre alle prese con il peccato, la sofferenza, lo sconforto, la delusione.
A ciò si aggiunge la constatazione della fugacità della vita che fa dell'uomo un forestiero e un ospite sulla terra ( v. 13 ).
Dio, che ha fatto pesare la sua mano, è il solo che può dare ascolto al grido della sua creatura.
Iedutùn: un personaggio con questo nome è citato nel primo libro delle Cronache
( 1 Cr 9,16; 1 Cr 16,38.41-42 ) tra i leviti incaricati di un servizio particolare nel tempio di Gerusalemme ( Sal 62,1; Sal 77,1 ).
39 Il salmista ( cf. Sal 88 ) confessa il suo tormento davanti alla felicità degli empi e alla brevità dell'esistenza ( vv 2-7 ); si affida a Dio e ne implora la clemenza.
39,3 la sua fortuna: alla lettera « a causa della sua fortuna », mittobô, conget.;
il TM ha mittôb û, « senza fortuna e » ( mal diviso ).
39,7 ricchezze: hamôn, conget.; il TM ha: jehemajûn, « essi si agitano ».
39,14 respiri: alla lettera « io faccia buon viso » ( cf. Gb 9,27; Gb 10,20 ).