Rito della Penitenza

Introduzione

I. Il mistero della Riconciliazione nella storia della salvezza

1. Il Padre ha manifestato la sua misericordia riconciliando a sé il mondo per mezzo di Cristo, ristabilendo la pace, con il sangue della sua croce, tra le cose della terra e quelle del ciclo. ( Cf 2 Cor 5,18s; Col 1,20 )

Il Figlio di Dio, fatto uomo, è vissuto tra gli uomini per liberarli dalla schiavitù del peccato, ( Cf Gv 8,34-36 ) e chiamarli dalle tenebre alla sua luce ammirabile. ( Cf 1 Pt 2,9 )

Per questo, ha cominciato la sua missione in terra predicando la penitenza e dicendo: "Convertitevi e credete al Vangelo" ( Mc 1,15 ).

Questo invito alla penitenza, che più volte già s'era fatto udire per bocca dei profeti, preparò il cuore degli uomini all'avvento del regno di Dio con la voce di Giovanni Battista, che venne a "predicare un battesimo di conversione per il perdono dei peccati" ( Mc 1,4 ).

Gesù poi non soltanto esortò gli uomini alla penitenza, perché abbandonassero il peccato, e di tutto cuore si convenissero a Dio, ( Cf Lc 15 ) ma accolse anche i peccatori e li riconciliò con il Padre. ( Lc 5,20.27-32; Lc 7,48 )

Guarì pure gl'infermi, per dare un segno del suo potere di rimettere i peccati. ( Cf Mt 9,2-8 )

E infine morì egli stesso per i nostri peccati, e risuscitò per la nostra giustificazione. ( Cf Rm 4,25 )

Per questo, nella notte in cui fu tradito, e diede inizio alla passione salvatrice, istituì il sacrificio della nuova Alleanza nel suo sangue, per la remissione dei peccati, ( Cf Mt 26,28 ) e dopo la sua risurrezione mandò sugli Apostoli lo Spirito Santo, perché avessero il potere di rimettere i peccati o di ritenerli, ( Cf Gv 20,19-23 ) e ricevessero la missione di predicare nel suo nome, a tutte le nazioni, la penitenza e la remissione dei peccati. ( Cf Lc 24,47 )

Fedele al mandato del Signore, Pietro, a cui il Signore aveva detto: "Ti darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra, sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra, sarà sciolto nei cieli" ( Mt 16,19 ), nel giorno della Pentecoste predicò il perdono dei peccati per mezzo del Battesimo: "Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati" ( At 2,38; Cf At 3,19.26; At 17,30 ).

Da allora, mai la Chiesa tralasciò di chiamare gli uomini dal peccato alla conversione, e di manifestare, con la celebrazione della penitenza, la vittoria di Cristo sul peccato.

2. Questa vittoria risplende anzitutto nel Battesimo.

In esso, il vecchio uomo viene crocifisso con Cristo, perché sia distrutto il corpo del peccato, e perché noi non siamo più schiavi del peccato, e risorgendo con Cristo, viviamo ormai per Iddio. ( Cf Rm 6,4-10 )

Per questo la Chiesa professa la sua fede in "un solo Battesimo, per il perdono dei peccati".

Nel sacrificio della Messa viene ripresentata la passione di Cristo; il suo corpo dato per noi e il suo sangue per noi sparso in remissione dei peccati, nuovamente vengono offerti dalla Chiesa a Dio per la salvezza del mondo intero.

Nell'Eucaristia infatti Cristo è presente e viene offerto come "sacrificio di riconciliazione", e perché il suo santo Spirito "ci riunisca in un solo corpo"

Più ancora, il nostro Salvatore Gesù Cristo, quando conferì ai suoi Apostoli e ai loro successori il potere di rimettere i peccati, istituì nella sua Chiesa il sacramento della Penitenza, perché i fedeli caduti in peccato dopo il Battesimo riavessero la grazia e si riconciliassero con Dio. ( Cf Conc. trid., sess. XIV, Doctr. de sacramento Paenitentiae, cap. 1 ) "Acqua e lacrime non mancano alla Chiesa: l'acqua del Battesimo, le lacrime della Penitenza".

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